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La Docg Tullum: solo 15 ettari per puntare alla massima qualità
Un piccolo gioiello enologico: 15 ettari e 110mila bottiglie. Con la volontà di crescere, ma non troppo: per rimanere unici.
Questa è la realtà della Docg Tullum, nata giuridicamente solo un anno fa, ma che raccoglie secoli di tradizione vitivinicola in Abruzzo. O meglio, a Tollo.
Il direttore generale di Cantina Tollo Andrea Di Fabio
Ma qui il vino si è sempre fatto, da centinaia di anni, come si tramanda di padre in figlio. Nel 2019 il percorso arriva al riconoscimento della Docg, che vuole essere visto non come traguardo ma come punto di arrivo.
Un momento della vendemmia
Come detto stiamo parlando di un progetto di nicchia: coinvolge attualmente 4 aziende, ma solo due escono con un proprio marchio e una propria bottiglia. Il Montepulciano d’Abruzzo è il vitigno principe, utilizzato per il Rosso Tullum e il Rosso Riserva Tullum, insieme a Passerina e Pecorino per i bianchi. Nella Docg, al momento, ci sono in produzione 15 ettari di uve, per circa 110mila bottiglie per anno, che sono vendute al 40% in Italia e 60% all’estero. «Il potenziale è di circa 300 ettari, ma l’obiettivo reale del Consorzio è quello di non superare i 40-50 ettari. Abbiamo anche condotto un’analisi scientifica di tre anni con il professor Attilio Scienza per la scelta dei vitigni».
Montepulciano d'Abruzzo per il Rosso Tullum
La scelta, per i vini bianchi, è quella di utilizzare soltanto l’acciaio e farli permanere per qualche tempo sulle fecce fini. La Passerina 2019 ha una buona verticalità, con note di mandorla, una buona freschezza e un finale abbastanza lungo. Il Pecorino, sempre annata 2019, si distingue per dei sentori di erbette aromatiche e un tocco di agrumato. In bocca è un più rotondo, con un corpo superiore, mantenendo sempre una buona bevibilità.
Il Tullum Rosso di Feudo Antico
Al naso è la frutta a farla da padrona, dalla ciliegia, all’amarena, al ribes nero, ma poi esce la liquirizia, il tabacco e una nota leggermente muschiata. In bocca il tannino è ben presente e fa pensare a un vino da invecchiamento.
InAnfora è il progetto più ambizioso
Il tempo farà il suo corso, ne siamo sicuri.
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
I vini del consorzio Tullum DOCG degustati nella cornice del Casadonna a Castel di Sangro, abbinati alla cucina dello chef Niko Romito
La manifestazione Abruzzo Wine Experience si è svolta a Vasto
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo