Gert De Mangeleer
Ricotta fritta di Montella con purea di zucchine, acqua di pomodoro, spuma di alici di Cetara e prosciutto di Venticanodi Antonio Pisaniello
Mondo pizza L'importanza di chiamarsi fiordilatte (ovvero: non confondiamolo con la mozzarella!)
Il Benvenuto Brunello si è tenuto a Montalcino dal 21 al 24 febbraio 2020
Al Brunello di Montalcino 2015 piace vincere facile. L’annata, ma questo lo si sapeva da tempo, ha un grande potenziale, e lo si era già potuto notare assaggiando il Rosso di Montalcino 2015.
Ma soprattutto arriva dopo un 2014 che, come avevamo già osservato l’anno scorso (leggi qui l’articolo), era stata una vera sfida per i produttori, che si sono trovati ad affrontare una stagione di freddo e pioggia che non avevano permesso al Sangiovese di esprimersi al meglio. La conferma arriva dal fatto che quest’anno nessuno si è azzardato a presentare una Riserva 2014, segno tangibile di come la produzione non fosse indimenticabile.
«Aromi intensi di frutta matura, ottimo rapporto tra struttura tannica e acidità e lunga persistenza aromatica sia al naso che al palato, per un millesimo destinato a passare alla storia»: questo è quanto sostiene il Consorzio del Brunello di Montalcino, sulla base dell’analisi effettuata da 40 esperti tra enologi e tecnici da tutta Italia su quasi 50 campioni degustati. Un’annata anche abbastanza abbondante: si stima infatti una produzione di 10,5 milioni di bottiglie di Brunello di Montalcino.
Alcune importanti etichette in degustazione
I vini hanno come filo conduttore la finezza e l’eleganza, con un tannino ben presente ma anche molto fine. Qualcuno forse ha presentato un frutto troppo carico, o una presenza leggermente coprente da parte del legno, ma la maggioranza dei prodotti trova un ottimo equilibrio e lunghe prospettive di affinamento. In pratica, tutto quello che si vuole da un Brunello di Montalcino.
Le degustazioni grazie all'ottimo lavoro dell'Associazione Sommelier della Toscana
Un elenco piuttosto lungo, certo, ma è davvero difficile escludere qualcuno, anche etichette blasonate. Pronti a essere smentiti, ovviamente, ma si tratta di un giudizio personale.
I banchi dei produttori
Sarà una “Cinque stelle con lode”? Se la 2015 è «destinata a passare alla storia», cosa dovremo poi dire della 2016?
Il presidente del Coni Giovanni Malagò con il presidente del Consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci presentano la formella celebrativa dell'annata 2019
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Il territorio si è raccontato nella sua varietà di caratteristiche e produzioni a Taste Piemonte
Unidici suggerimenti tra Italia e Francia, sempre con lo sguardo a brindisi particoli e ricchi di sfumature. Non sei ancora iscritto alla nostra newsletter? Puoi farlo qui
Vito Mollica e Francesco Ricasoli
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo