27-02-2020
La fortezza di Montepulciano, dove si è svolta l'Anteprima del Vino Nobile
Le 5 Stelle dell’annata 2017 brillano, purtroppo, solo sulla carta. L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano ci porta a fare una riflessione sulla valutazione dell’annata, alla quale il Consorzio due anni fa aveva dato il massimo punteggio.
Già allora, dato l’andamento così particolare della stagione, con la ormai celeberrima gelata di aprile e la successiva estate siccitosa, c’era qualche dubbio sulla reale potenzialità dell’annata 2017. Ricordiamo: 5 stelle è il massimo, l'annata eccezionale, quella da ricordare per tanto tempo.
Presentati in particolare i vini dell'annata 2017 e le Riserve 2016
Insomma, era estremamente difficile trovare il giusto equilibrio tra i vari componenti. Ed è quello che si è riscontrato nei bicchieri di Vino Nobile di Montepulciano 2017: l’eleganza, che dovrebbe essere un elemento essenziale e caratteristico del Sangiovese di Montepulciano, non esce come dovrebbe, a scapito di vini dalla maggiore consistenza e grassezza e, come detto, da alcol piuttosto sostenuti e tannini non sempre aggraziati.
Andrea Natalini, Le Bèrne
Alessandro Sartini, Il Molinaccio
Oltre a Nobile 2017 e Riserva 2016, sono stati presentati alcuni campioni di annate precedenti: segnaliamo tra i Nobili 2016 Villa S. Anna e il Macchione, e le Riserve 2015 di Contucci e Bossona di Dei.
I vini di Metinella
La degustazione alla cieca
Infine, parliamo dell’ultima annata, la 2019, che ha ottenuto le 5 stelle. Speriamo che non si tratti di un giudizio troppo generoso, come è avvenuto per la 2017.
I banchi di assaggio
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nostro viaggio enoico, calice dopo calice, camminando nella cantina di Località San Cassiano
Da sinistra: Alberto, Teresio e Alessandro Schiavi