19-11-2019
Paco Roncero, chef de La Terraza del Casinò di Madrid, 2 stelle Michelin, lunedì scorso a Milano per la cena di presentazione della Plénitude 2 2002 di Dom Pérignon
È stata presentata lunedì sera a Milano Plénitude 2 2002, ultima nata in casa Dom Pérignon, la più celebre casa di Champagne e anche la più longeva: le sue radici affondano fino al 1668, con l’omonimo monaco benedettino folgorato dall’illuminazione nei dintorni dell’abbazia di San Pietro di Hautvillers (Pierre era in pratica coevo di Luigi XIV). A introdurre la serata è sceso nientemeno che Vincent Chaperon, classe 1976, figlio di vigneron bordolesi, da neanche un anno chef de cave della maison al posto di Richard Geoffroy, un fuoriclasse al cui fianco Vincent ha spiato il mestiere per 13 anni filati: «Questo turnover non significa cambiamento brutale», ha tenuto a precisare il neo-incaricato, «ma un’evoluzione che procede nel segno della continuità e della nostra storia». La P2 2002, uvaggio di Chardonnay e Pinot Nero con lieve prevalenza del primo, è il terzo esemplare assoluto di deuxième plenitude, dopo quelli del 1998 e 2000. Se normalmente un millesimato Dom Pérignon richiede almeno 8 anni sui lieviti (la Première Plénitude), con il P2 parliamo di 16 primavere, una sosta che dà origine appunto a una “doppia pienezza” (poi c’è anche la troisième plenitude, dai 25 ai 30 anni di affinamento). Poche bottiglie dimenticate in cantina, dunque, per un intervallo superiore al consueto, un riposo superiore che dà l’assist a tutta un’abile retorica di Dom Pérignon, che parla di «elevazione alla seconda vita, di una dimensione più ampia, profonda e più lunga». Una striscia temporale prlungata che ha dato luogo a un prodotto «preciso, intenso e vibrante».
Vincent Chaperon, da gennaio 2019 nuovo chef de cave di Dom Pérignon
Cupola di lava con mini verdure, l'orto commestibile di Paco Roncero
Carpaccio d’astice con brodo di canocchie, Paco Roncero
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt