27-10-2020
Sara Afifi e Stefano de Costanzo, promotori di Culture Whisk. Lei è egiziana, lui pugliese (con un passato di capo pasticcere da Giorgio Locatelli e Gordon Ramsay)
Cos’hanno in comune Tiramisù - il dolce italiano forse più conosciuto al mondo - e Om Ali, il dolce nazionale egiziano? Ben poco, verrebbe da dire. E invece, moltissimo, a dare retta a Stefano de Costanzo - che già conosciamo come ex capo pasticcere di Giorgio Locatelli e Gordon Ramsay.
Nel mondo post pandemia ci si reinventa, ci si mette in gioco. Stefano ha fatto proprio così. Perso il lavoro appena il lockdown ha colpito Londra, non è rimasto con le mani in mano e assieme all’amica di sempre e collega Sara Afifi, ha lanciato un canale YouTube. Senza nessuna esperienza precedente in video making, grafica, suoni, editing e simili i due hanno messo in piedi un'impresa davvero lodevole. Non a caso, hanno scelto di chiamare il canale Culture Whisk - il frullino della cultura. Il logo - una frusta a mano vintage scovata su eBay - è uno dei props che figurano nei video, assieme a oliere di rame pugliesi, piatti di ceramica con attraenti motivi mediorientali e moderni attrezzi da cucina.
Culture Whisk è nato quando Sara e Stefano si sono incontrati a un corso di pasticceria a Londra nel 2018. La loro amicizia è iniziata quando - non appena finito il corso - cominciarono a cucinare l'uno per l'altra autentici piatti delle proprie terre d’origine, l’Egitto e l’Italia. Questo scambio di pietanze, storia e cultura è l'ispirazione per creare gli episodi che pubblicano su YouTube regolarmente.
Ecco perché Culture Whisk è molto di più di un semplice canale di cucina. Sara e Stefano vengono da due realtà culturali diverse (lui pugliese, lei egiziana e musulmana osservante), ma condividono la passione per il buon cibo e le proprie origini, nonché la voglia di far conoscere al mondo non solo i piatti a loro cari, classici dei due paesi, ma anche tante idee per trovare ulteriori punti di incontro e dialogo tra culture che possono a volte sembrare invalicabili orizzonti. Soprattutto in un anno come il 2020 - tra il disastro del Covid/19 e i movimenti anti razzismo - Culture Whisk arriva sugli schermi come una bella novità.
Tiramisu al bicchiere
Il necessaire per Om Ali, dolce simbolo d'Egitto
Quando sentiamo Stefano, è presissimo e ha tanto da fare. Le idee che hanno sono tante, troppe; cucinare, filmare, fare l’editing e poi occuparsi anche della parte marketing e finanziaria porta via tanto tempo. Ma i due non si sono lasciati scoraggiare dalla mole di lavoro, anzi: procedono avanti tutta e ogni settimana puntualmente pubblicano un nuovo video, una nuova ricetta. “Siamo contentissimi - ci dice - stiamo avendo dei risultati positivi e molto incoraggiamento sia da colleghi sia dal pubblico in generale che sta cominciando a seguire il nostro canale”.
Che cosa ci si può aspettare da Culture Whisk? Uno dei video più recenti è la classica insalata caprese che nelle mani esperte di Stefano è molto di più di pomodoro e mozzarella. Lo chef - che ha fatto tanta sperimentazione e non solo in pasticceria - aggiunge sempre il suo tocco personale e innovativo ai piatti che preparano. Sara - sempre elegantissima - ha la stessa passione di Stefano nel descrivere ricette tradizionali del suo paese d’origine. Alcuni piatti sono conosciuti oltre i confini nazionali, infatti uno dei video più popolari risulta la ricetta delle falafel, deliziose polpette vegetariane a base di ceci. Sul canale sono abbinate alle panelle, cibo di strada siciliano preparato anch’esso con farina di ceci.
Il logo del canale youtube
I due youtubers hanno già programmato tutta la prima serie, pensando già alla seconda, dove prevedono di cucinare con altri chef per ampliare ulteriormente gli orizzonti geografici e soprattutto gastronomici del loro canale. Per il momento i video sono in inglese, ma è possibile seguirli con la funziona automatica di trascrizione che Youtube offre (in diverse lingue).
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di
Napoletana residente a Londra, vacanziera subacquea, è website manager di mestiere e foodie per passione
Il Bridgerton afternoon tea all'hotel The Lanesborough a Londra
Lo chef Rafael Cagali, brasiliano con bisnonno italiano. Ha ottenuto il successo (e due stelle Michelin) però a Londra, con il suo ristorante Da Terra. Foto Gaia Menchicchi
Matteo e Salvatore Aloe, titolari di 17 pizzerie a marchio Berberè tra Italia e Londra. Saranno docenti del Master in Restaurant Business Management, una partnership Iulm/Identità Golose che presentiamo lunedì 27 novembre, alle ore 9.30 (Aula Seminari, sesto piano di Iulm 1)