28-07-2019

Fare cucina italiana all'estero? Tutta una questione di passione

Dario Abbate è chef al Mandarin Oriental a Bodrum in Turchia: occorre preservare le proprie radici, poi aprirsi al mondo

Dario Abbate, executive chef del Mandarin Oriental

Dario Abbate, executive chef del Mandarin Oriental di Bodrum. È quello seduto, circondato dal suo staff

Dario Abbate è uno di quegli chef italiani che tengono alta la bandiera della nostra cucina all'estero. È executive chef di tutti i sette ristoranti (più servizio catering, "chef on boat" e "private party in villa") all'interno del Mandarin Oriental di Bodrum, in Turchia; compreso L'Assaggio, indirizzo di cucina italiana premiato come "Best Italian Restaurant in Turkey", "Best seafood restaurant in Turkey " e "Best Mediterranean restaurant in Europe". Ci ha mandato queste sue riflessoni, sul ruolo di un professionista come lui, che lavora in un Paese straniero, e il rapporto con le sue origini

Quante volte mi sono state rivolte queste parole: "Sei andato all'estero perché in Italia non stavi più bene? Certo, all'estero le condizioni sono diverse, è tutto più facile, non come qui!». Ebbene no: in Italia stavo benissimo, la mia ultima esperienza era stata in un meraviglioso castello toscano trasformato in resort a 5 stelle nel cuore della Val d'Orcia, il Castello di Velona. Eppure sentivo che qualcosa ancora mancava, che la ricerca non era finita.

Il ristorante L'Assaggio del Mandarin Oriental di Bodrum

Il ristorante L'Assaggio del Mandarin Oriental di Bodrum

Questo penso: che uno chef debba essere in costante evoluzione. Occorre conoscere e amare le proprie radici, le proprie tradizioni, per potere però poi spiccare il volo e lasciarsi arricchire, oserei dire "contaminare", da tutto ciò che nuovi posti gli regalano: profumi, sapori, sensazioni.

Per questo motivo sono volato prima a Dubai, dove ho trascorso due anni in qualità di executive chef per il gruppo Rezidor; un luogo fantastico, dove è possibile ogni giorno provare un ristorante diverso; una città vibrante in continuo divenire, anche propriamente in senso culinario.

Dario Abbate

Dario Abbate

E poi una nuova avventura, che dura tuttora: la Turchia, con Mandarin Oriental. Ossia nuova cultura, nuova lingua, nuova cucina. Tutto così diverso eppure così simile alla mia amata Sicilia.

Cammino per le strade di Bodrum - una cittadina di pescatori con le case bianche e il mare di un blu così intenso da togliere il fiato. Sta diventando la nuova meta del turismo del lusso - e mi sento a casa: gli odori, le spezie, gli ulivi, i colori accesi degli agrumi.

Pranzo a L'Assaggio

Pranzo a L'Assaggio

Un piatto di Abbate: Polpo arrosto, marmellata di limone salato, olive e patate

Un piatto di Abbate: Polpo arrosto, marmellata di limone salato, olive e patate

Mi rendo conto di quanto sono fortunato, di quanto siamo fortunati noi chef italiani all'estero: rispettati per la nostra tradizione culinaria, ammirati per la naturalezza con cui, grazie agli ingredienti più semplici che la natura ci offre, sappiamo creare meraviglie; ancora, positivamente "invidiati" perché "gli chef francesi hanno la tecnica, gli chef spagnoli la creatività, gli chef italiani la passione".

È sempre facile? Decisamente no: le persone care sono lontane, la lingua è difficile, la mentalità è diversa, gli amici di sempre non ci sono e bisogna farsene di nuovi tra i colleghi. Però, in questo modo, si diventa famiglia gli uni degli altri.

Un altra foto del ristorante di Abbate

Un altra foto del ristorante di Abbate

La nostra Italia, così bistrattata e a volte rinnegata quando ne siamo lontani, rimane la meta finale dove tornare. Perché è lì che tutto ha avuto inizio, perché solo grazie al Belpaese siamo arrivati così lontano, e grazie ai maestri che ci hanno preceduto, grazie alla qualità dei prodotti che la sua terra ci offre, grazie alla tradizione tramandata dalle nostre mamme. Tutti elementi che ci hanno trasformato in chef, tanti anni fa, quando ancora gli chef si chiamavano cuochi.

Non lo dovremmo mai dimenticare.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Dario Abbate

palermitano, classe 1980, è executive chef al Mandarin Oriental di Bodrum, in Turchia. Prima, ha lavorato in altri indirizzi prestigiosi di hôtellerie, sia in Italia (Four Seasons a Milano, Radisson Blu a Milano e Roma, Castello di Velona in Toscana, L'Accanto del Grand Hotel Angiolieri in Costiera, con Vincenzo Guarino) che all'estero (a Chicago, Bergen, Amburgo, Basilea e Dubai sempre con Carlson Rezidor, che poi è il gruppo cui appartiene il marchio Radisson)

Consulta tutti gli articoli dell'autore