26-08-2025

Terrazza Fiorella a Massa Lubrense: il 'buen retiro' in Penisola Sorrentina

Villa Fiorella Art Hotel celebra il fascino sorrentino attraverso un salvifico silenzio e una proposta enogastronomica, guidata da Carmine Mazza, gustosa e rassicurante

Carmine Mazza, lo chef di Terrazza Fiorella a Mass

Carmine Mazza, lo chef di Terrazza Fiorella a Massa Lubrense

Massa Lubrense si trova esattamente a metà, tra il Golfo di Napoli e quello di Salerno. Ma più che una terra di mezzo, è una terra a sé. Suoli ed orti rigogliosi, abitati da forte orgoglio identitario e tanta voglia di crescere. In altre parole, non c'è interesse a raccontarsi come meteora di altro, per esempio come la gita di un giorno da Napoli o dalla stessa Sorrento. L'obiettivo, e lo s'intuisce da come si sta lavorando negli ultimi anni, è quello di costruire per splendere di luce propria e, così, bastare. Per quanto riguarda il turismo, i nuovi viaggiatori intercettati sono di quelli avventurieri, in cerca di località meno sdoganate, bramosi di esperienze rigeneranti e più intime. Insomma, a Massa Lubrense si sta costruendo il nuovo lusso.

Un territorio posto all'estremità della Penisola Sorrentina, che va indagato a fondo perché consegna qualcosa d'irreale: la verità. Svariati percorsi naturalistici, gente che sa sorridere e sapori genuini che non occorre reinterpretare perché sono, già di per sé, la novità. Certamente il tutto si può vivere da prospettive e stelle diverse, ma è impossibile non cogliere un comune denominatore: l'identità massese, una narrazione strettamente connessa al senso del luogo.

Gli interni di Villa Fiorella

Gli interni di Villa Fiorella

Un dettaglio della Junior suite

Un dettaglio della Junior suite

Siamo reduci dal Villa Fiorella Art Hotel, dunque una prospettiva di eleganza che però ha saputo rinforzare il concetto: per la proprietà sarebbe fin troppo facile stordire gli ospiti con gli usuali fuochi d'artificio. Invece, complice la visione del giovane general manager Alberto Colonna, si è scelto di essere casa, certamente una dimora curatissima, ricca d'arte e di servizi a 5 stelle, ma pur sempre casa. E sbaglia chi imputa ai giovani la fretta nel rincorrere riconoscimenti: Alberto Colonna rappresenta "la meglio gioventù", quella che viaggia ed è piena di buone idee e maniere verso l'ospite che, non dimentichiamolo, è sacro. E nessun servizio a 5 stelle potrà essere più gratificante di una sincera attenzione sartoriale.
La piscina a sfioro

La piscina a sfioro


Terrazza Fiorella, il ristorante interno

Nulla stride e tutto s'incastra: al manierismo della proprietà fa eco il comparto ristorativo affidato allo chef Carmine Mazza, classe '84, originario di Torre del Greco, che dalla sua ha anche un direttore di sala esperto e accogliente, Pasquale Cacace, ed una pasticceria di altissimo livello firmata da Emilia Maresca. Una bella squadra in un luogo pieno di bellezza dove tutto, compresa l'assenza d'inutili ingessature, aiuta a distendersi.
 

I nostri assaggi

Nella bellezza di una sala illuminata dai suoi toni chiari e naturali, messi lì apposta per esaltare il rosso del sole che lentamente va a dormire, iniziamo a saltellare tra amuse-bouche ben concepiti e che vanno dritti al punto, anzi, punti diversi: è una passeggiata in Campania tra materie prime e preparazioni di una volta. Tartelletta Salata con fonduta di Provolone del Monaco e limone, grande classico come il Tarallo Napoletano 'sugna E Pepe', ma anche i grandi classici hanno il diritto di essere notevoli.

Uno scorcio della sala

Uno scorcio della sala

Accanto a loro, una golosa Zeppola Di Pasta Cresciuta (realizzata friggendo l'impasto della pizza) completata da perlage di acciughe, e a seguire c'è il pezzo forte che è forte in tutti i sensi: Cannoncino Ripieno Di Soffritto E Gelée Di Peperone. Il soffritto — 'o suffritto — è un piatto tipico della cucina napoletana, un sugo saporito realizzato con interiora di maiale, pomodoro e peperoncino, spesso servito con pasta o bruschette. Bella l'esecuzione che restituisce tutto il gusto della memoria. Infine il Vesuviotto Con Pomodoro E Baccalà, per omaggiare due produzioni molto rappresentative dell'area vesuviana.

I primi assaggi

I primi assaggi

A tavola ci sono anche Babà Rustico, pomodoro e ricotta locale per assaggiare l'olio extravergine di oliva che arriva dagli ulivi del giardino dell'hotel, cultivar Minucciola (tipica della Penisola) ed un nome caro alla proprietà: Antonino, come il nonno di Alberto Colonna.

Gamberi

Gamberi

Due i menu proposti: Partenope da cinque portate ed un costo di 140 euro, e Filii Vesuvii da sette portate ed un costo di 170 euro. In entrambi i casi, i vini sono esclusi, mentre è inclusa qualche coccola da parte del direttore di sala e quindi dello chef per giocare un po' con le proposte, chiedendo piccole variazioni sul tema.

Seppia

Seppia

Abbiamo assaggiato Gamberi, con pomodoro di Sorrento, maionese all'arancia e olio al basilico, fresco e piacevole, e poi Seppia, realizzato con un singolo ingrediente sfruttato per involucro e contenuto: sulla falsa riga del calamaro ripieno alla napoletana, ma senza ricorrere ad ulteriori accessori. Due antipasti ed uno annuncia l'altro, essenzialità prima, rotondità dopo.

Risotto con scampi, mandorle e tarassaco

Risotto con scampi, mandorle e tarassaco

Il Risotto Con Scampi, mandorle e tarassaco pone un accento amaro che non riesce ad oscurare gli scampi e tutto si riunisce, ad ogni boccone, in un'esecuzione originale anche per il coraggio di glissare quell'acidità che ci hanno fatto credere indispensabile. Infine, Triglia. Netta e saporita, a proprio agio nel territorio che qui l'accompagna, ovvero melanzana, pomodoro e ricotta di pecora.

Triglia

Triglia

È il momento della pasticciera Emilia Maresca e di una proposta dedicata al santo protettore della sua città natale, Sorrento: il dolce si chiama Sant'Antonino ed è un classico della tradizione, la torta di crema, rivista con gli occhi e le mani di chi ha fatto dell'accademia francese la propria cifra stilistica. Nella sua estetica precisa ed essenziale, si rivela un ineccepibile Flan Parisien (o pâtissier) con pasta brisée ultra friabile ed una crema che voleva essere seta.

Sant'Antonino

Sant'Antonino

Più che soddisfacente la carta dei vini con oltre 700 referenze che raccontano regione, Italia e resto del mondo, anche con interessanti annate accuratamente conservate.

In conclusione, Terrazza Fiorella, come l'hotel che lo ospita, è un ristorante dove c'è ricercatezza, l'intento di trasferire intatto l'autentico sentire massese e, soprattutto, una peculiarità che possiedono in pochi: essere alla mano e di grande eleganza al tempo stesso.

Terrazza Fiorella all'interno di Villa Fiorella Art Hotel
Via Vincenzo Maggio, 5
Massa Lubrense
+39.081.8789832
Aperto tutti i giorni a cena


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Nadia Taglialatela

di

Nadia Taglialatela

classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare

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