27-08-2024

O me o il mare: finalmente a Gragnano si fa sul serio, con la cucina di Luigi Tramontano

La città campana, famosa perché patria della pasta secca, accoglie una nuova e deliziosa insegna, regno dell'alta ospitalità di Nicoletta Gargiulo e del compagno di vita, nonché ideatore di sapori raffinati che si ispirano alla tradizione locale

Luigi Tramontano e Nicoletta Gargiulo, rispettivam

Luigi Tramontano e Nicoletta Gargiulo, rispettivamente chef e restaurant manager e sommelier della nuova insegna (che merita!) a Gragnano, in provincia di Napoli: benvenuti al ristorante O me o il mare

Gragnano è la città della pasta la cui fama, ormai, è nota in tutto il mondo, eppure mancava ancora un ristorante di alta cucina che la raccontasse e valorizzasse come merita. Ora, però qualcosa è cambiato perché finalmente è nato O me o il mare, un ristorante dal nome estroso che raccoglie una storia di famiglia legata proprio a Gragnano.

Vista sulla splendida cittadina di Gragnano

Vista sulla splendida cittadina di Gragnano

È il progetto di Luigi Tramontano e Nicoletta Gargiulo, coppia ben nota nel mondo della ristorazione per l’importante carriera condotta insieme, con grande professionalità. Originari di Gragnano, Luigi è lo chef che ha portato la stella Michelin in più indirizzi tra le costiere di Amalfi e di Sorrento - al Flauto di Pan di Villa Cimbrone a Ravello, al Terrazza Bosquet del Grand Hotel Vittoria di Sorrento, poi a La Serra dell’Hotel Le Agavi di Positano -; Nicoletta, invece, è sommelier e restaurant manager da moltissimi anni. Entrambi hanno iniziato a lavorare nei rispettivi ruoli da giovanissimi, con una determinazione e serietà encomiabili. L’intera famiglia, poi, è impegnata da sempre nel campo della ristorazione, legata profondamente al territorio e queste basi cruciali della loro crescita costituiscono, oggi, le fondamenta del primo ristorante pensato e gestito in proprio.

Ma che vuol dire quel O Me o il mare?

In origine è un out out dato al telefono da una fidanzata - spesso sola - al suo amore imbarcato come chef sulle navi da crociera. Nella realtà stiamo parlando di Antonio Tramontano, il padre di Luigi che, nel corso della vita, ha narrato più volte questo episodio divertente e la conseguente scelta di fermarsi a terra e sposare la sua amata.

Ritrovarsi insieme, raccolti, a raccontarsi, a condividere il bello e il brutto di ogni passaggio della vita, del lavoro, ha dato forma nel tempo al forte desiderio di realizzare a Gragnano il proprio ristorante. Si sono, così, uniti nel progetto i fratelli di Luigi, Angelo il pasticcere e Luigi l’avvocato, poi Nicoletta

La sala del ristorante O me o il mare

La sala del ristorante O me o il mare

Siamo nella centralissima via Roma, costellata di importanti pastifici: qui un tempo, lungo tutto il tratto di strada, si appendeva la pasta a essiccare, essendo una zona ben ventilata. Si respira la storia in ogni angolo, da ogni pietra, la stessa che ha rivoluzionato gli usi della cucina italiana fino a influenzare i gusti del mondo intero. Sappiamo, infatti, che la pasta essiccata, da mantenere in dispensa, è nata in questo piccolo paese sospeso sui Monti Lattari, poco distante dal mare, dal grande porto di Castellammare dal quale partivano gli scambi commerciali, e da quello di Torre Annunziata, dove sbarcavano le navi con i rifornimenti di grano. Un patrimonio di storie e costumi che Luigi e Nicoletta hanno grande smania di trasmettere.

Il ristorante è situato all’interno di un bellissimo palazzo del Settecento, si snoda in due sale dal design elegante e colorato, molto accogliente; cucina super tecnologica a vista, con tavolo dello chef. La sala è diretta da Nicoletta, l’energia dell’entusiasmo vibra nei gesti e nelle parole, esaltando l’esperienza dell’ospite, piatto dopo piatto, vino dopo vino. La bellezza delle persone accende l’empatia e anima l’idea di perfezione che arriva netta dai piatti, e dall’insieme delle cose.

«Non siamo più sul mare», dice Luigi, «ed è un grande stimolo per me utilizzare i prodotti della mia terra, ricercando piccoli artigiani che fanno parte della storia di casa mia». I riferimenti alla tradizione napoletana sono così una costante, divertentissima. C’è tanto altro, ovviamente, a ricordare il curriculum più che dinamico di chef Tramontano.

Sono tre i menu degustazione: da 5 portate a 105 euro, da 7 a 125, e l'ultimo da 9 portate scelte dallo chef a 150 euro, con la possibilità di essere guidati da Nicoletta nel percorso di abbinamento vini (tanta roba).  

Noi abbiamo scelto il menu a mano libera, che vi presentiamo nella nostra fotogallery.

Il benvenuto: Croccante di Kuzu come un'impepata di cozze, Bon bon di provolone in carrozza, Croccante di pasta al prezzemolo, aglio, olio e peperoncino

Il benvenuto: Croccante di Kuzu come un'impepata di cozze, Bon bon di provolone in carrozza, Croccante di pasta al prezzemolo, aglio, olio e peperoncino

Assoluto di melanzane: carpaccio di parmigiana, polpettina di melanzane, melanzana baby alla griglia, spuma di melanzane affumicate, salsa alla mozzarella, basilico e pomodoro

Assoluto di melanzane: carpaccio di parmigiana, polpettina di melanzane, melanzana baby alla griglia, spuma di melanzane affumicate, salsa alla mozzarella, basilico e pomodoro

Espresso di crostacei: royale di bisque di crostacei con gamberi al limone, scampi al burro di cacao e salsa thai

Espresso di crostacei: royale di bisque di crostacei con gamberi al limone, scampi al burro di cacao e salsa thai

Come nu puparuol mbuttunat (come un peperone ripieno): tartelletta di peperone con insalatina di peperoni, spaghetti in estratto di peperone, spuma di peperone ripieno, pesto di peperoncini di fiume

Come nu puparuol mbuttunat (come un peperone ripieno): tartelletta di peperone con insalatina di peperoni, spaghetti in estratto di peperone, spuma di peperone ripieno, pesto di peperoncini di fiume


Insalatina di musetto di vitello con trippa, carpaccio di gamberi, gel di limone, finocchio e limone salato

Bicchierino con granita di finocchio, cetriolo e ginger

Pasta come riso con clorofilla di prezzemolo, lupini, aglio bianco, aglio nero e micas di pane al peperoncino

Pasta come riso con clorofilla di prezzemolo, lupini, aglio bianco, aglio nero e micas di pane al peperoncino

Spaghettone alla barzanella, piatto della tradizione gragnanese

Spaghettone alla barzanella, piatto della tradizione gragnanese

Marmo di merluzzo con salsa alla marinara, sfere di colatura di alici e verdurine

Marmo di merluzzo con salsa alla marinara, sfere di colatura di alici e verdurine

Biscuit all’olio d’oliva con cremoso di limone e salvia

Biscuit all’olio d’oliva con cremoso di limone e salvia

O me o il mare dessert con Sfogliatella Santa Rosa, Bevanda al passion fruit e mango, Sponge cake al cioccolato con mirtillo e cocco rapè, Brownie al cioccolato con burro di arachidi e cioccolato bianco, Madleine all’olio di oliva, Mashmallow alla vaniglia

O me o il mare dessert con Sfogliatella Santa Rosa, Bevanda al passion fruit e mango, Sponge cake al cioccolato con mirtillo e cocco rapè, Brownie al cioccolato con burro di arachidi e cioccolato bianco, Madleine all’olio di oliva, Mashmallow alla vaniglia

Piccola Pasticceria: Gelée al lampone, Noce pralinata alla nocciola con cremino e cioccolato fondente, Tarte Citron

Piccola Pasticceria: Gelée al lampone, Noce pralinata alla nocciola con cremino e cioccolato fondente, Tarte Citron

O me o il mare è aperto a luglio e agosto solo a cena, dal martedì al sabato. Da settembre a giugno è aperto a pranzo e a cena dal mercoledì alla domenica.
Via Roma n. 45 Gragnano (NA)
Tel. 081 620 0550


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Marina Alaimo

a cura di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

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