05-06-2024
Il katsusando di Fase, nuovo ristorante romano guidato da Federico Salvucci. Il sandwich alla giapponese è composto da pan brioche farcita con cotoletta di maiale di Norcia, cavolo marinato e salsa asian barbecue (con oyster sauce e fish sauce)
Una cucina libera che segue le leggi della natura: è quella di Fase, nuova, brillante, insegna romana che conquista con proposte silenziose frutto di conoscenza e manico.
Siamo in via Muggia, nel quartiere Prati, su una piccola vetrina da 28 coperti che diventa acquario permeabile ai movimenti dei ragazzi della cucina a vista. A guidare la brigata è Federico Salvucci, giovane romano che si approccia ai fornelli inizialmente per necessità, mettendo da parte la passione per il calcio. Il destino è curioso: il caso vuole che i primi passi ai fornelli li faccia negli spazi che ora occupano Fase e che un tempo lasciavano il via libera a una cucina romana tradizionale, fatta di carbonare, bistecche e pesci al forno.
In breve tempo il cibo per Federico diventa una passione e il motore della vita: lascia Via Muggia per intraprendere un percorso formativo all’Alma di Colorno, per poi lavorare a Vicenza al ristorante stellato di Lorenzo Cogo, El Coq. Torna a Roma da All’Oro per poi fermarsi con il Covid e riprendere a pieno ritmo l’attività ai fornelli da Faro - Caffè Specialty, in attesa di aprire il suo ristorante.
Lo chef Federico Salvucci. Le foto sono di Alberto Blasetti
La sala
Il resto lo si trova nel piatto, in morsi golosi, bilanciati nei gusti, dove nulla prevale su nulla: dolce, sapido, grasso, acido, morbido e croccante si fondono in una sinfonia perfetta che scalda corpo e anima. Ci sono Giappone e rispetto per la ricetta tradizionale, ma ci sono anche gioco, maturità, gusto e tecnica italiana. La cucina di Federico è questa: apparentemente innocua e semplice, eppure densa di informazioni e idee fulminanti.
Non è un'amatriciana, ossia amatriciana "diversa" con aceto balsamico e base di scalogno
Tortelli alla picchiapò
Sembra tanto ma non è ancora tutto: Fase è una cucina spontanea pronta a esaltare il mondo vegetale. Non mancano proposte vegetariane e vegane, dalla "Fase 1" con il piatto Radici a base di patate, funghi e una salsa cremosa di tuorlo d’uovo e Marsala, fino alla "Fase 3" con delle simil-fettuccine croccanti di asparagi crudi rinvigorite dall’acidità più lattica dello stracchino e dal verde brillante della misticanza.
100% Spontaneo, spazio al mondo veg
Ribs
Anche i dolci e il caffè (rigorosamente di Faro) sono una cosa seria, qui. La Caprese al limone con spuma di ricotta di pecora, loomi nero e mandorle salate e il Sorbetto al cioccolato fondente 85% con rabarbaro e melissa sono il saluto finale a un ristorante che, appena nato, pare avere un futuro luminoso davanti a sé.
Il prossimo obiettivo? Aprire all’esterno e proporre un aperitivo breve, dalle 17 alle 20 con bocconi semplici e vini, birre artigianali e alcuni cocktail.
Fase Restaurant Via Muggia 14, Roma Tel. +39 06 2415763 faserestaurant.it Aperto da martedì a sabato, pranzo e cena Prezzo medio: 50 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Romana di Trastevere, classe ’99, sin da piccola mangia fuori, ricercando tavole sempre più fuori dagli schemi. Si è laureata in Medicina al Policlinico Umberto I con l’obiettivo futuro di riuscire a coniugare le sue più grandi passioni: la cucina e la medicina.
Uno dei piatti che abbiamo gustato all'Enoteca La Torre di Roma, due stelle Michelin, chef Domenico Stile
Vincenzo Mancino, patron di Taste'accio e DOL - Di Origine Laziale a Roma - Ph. credits Andrea Di Lorenzo
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.