04-04-2024
AJI è il delivery e take-away indipendente fondato a Milano nel 2018 da Claudio Liu e Federico Zhu con una prima sede in Via Piero della Francesca 17 a Milano e ora si bissa in Via Lamarmora 36, sempre a Milano
Giornate frenetiche, voglia di qualcosa che appaghi un’esigenza di gusto, ma senza appesantire, con freschezza; voglia soprattutto di poterlo consumare a casa, che sia in solitaria o per una cena tra amici: per tutto questo il sushi è sempre una buona idea.
Specie quello di qualità e in questo senso Milano può ritenersi davvero fortunata perché da diversi anni ormai, ha preso forma AJI, delivery & take-away indipendente di cucina giapponese firmato IYO group e ideato dall’imprenditore Claudio Liu assieme a Federico Zhu.
A sinistra, in primo piano, Federico Zhu e, a destra, Claudio Liu, fondatori di AJI assieme a due collaboratori di cucina
Tutto ha inizio nel 2018 in via Piero della Francesca dove, sin dagli esordi, viene messo a punto un sistema di consegne e preparazione delle pietanze che non fa riferimento a terzi, ma conta esclusivamente su una grande squadra di lavoro, perché dopotutto sono le persone, il motore trainante dell’intero progetto; solo poi si sommano l’uso di cucine organizzate in maniera tale da ottimizzare la produzione, un packaging che preservi gli alimenti in fase di trasporto, un sistema di gestione degli ordini autonomo e un servizio clienti ad hoc. Oggi è stato compiuto un ulteriore passo avanti e, infatti, con il fine di presidiare in maniera più efficiente l’area urbana e soddisfarne le richieste in maniera più capillare, apre un secondo punto vendita AJI in via Lamarmora, posizione strategica che garantisce copertura in tutta l’area sud ed est di Milano, migliorando di conseguenza i tempi di servizio, con una distribuzione degli ordini più bilanciata.
Ma qual è il segreto di AJI per offrire un ottimo sushi in delivery?
LA CUCINA, LÌ DOVE NASCE LA QUALITÀ Iniziamo dalla cucina e dalla suddivisione in aree differenziate per temperatura e tipologia di preparazione con sette sezioni specifiche, quindi sushi e sashimi, chirashi/oshizushi, gunkan/tartare/antipasti, uramaki caldi e freddi, fritto/wok/ravioli, secondi; un'organizzazione tale da gestire meglio la concentrazione di fumi e vapori e avere la minor contaminazione possibile tra cibi diversi. Per ogni piatto da preparare sono stati calcolati, poi, i tempi necessari: ad esempio, il gindara prevede una preparazione di 20 minuti per via della cottura in forno, gli uramaki dai 3 ai 10 minuti, i ravioli 10 e il wok solo 3. Piccole accortezze, bensì fondamentali; inoltre, affinché i nigiri arrivino perfetti, è stata studiata una scatola su misura - come accade anche per tutte le altre portate - in modo che il cibo sia perfettamente allineato e non si rovesci, né si schiacci.
Anche la temperatura del riso viene accuratamente controllata e l’uso degli zaini coibentati assolve proprio alla funzione di controllo delle temperature, ma anche dei movimenti delle box in cui viene sistemato il cibo.
IL VALORE DELL'INDIPENDENZA D’altronde non ha molto senso impegnarsi a preparare deliziosi piatti di cucina giapponese e un sushi eccezionale per vederli giungere a destinazione in uno stato a dir poco "scomposto".
Ecco perché AJI ha scelto di essere totalmente indipendente, seguendo direttamente i singoli processi dell’attività, dalla gestione degli ordini fino al sistema di distribuzione; le consegne a domicilio, infatti, vengono effettuate da rider regolarmente assunti dall’azienda, tutelati e formati, oltre che dotati di una flotta di veicoli elettrici. Per garantire sia comfort che efficienza del servizio, i mezzi sono stati adattati al manto stradale milanese, per ridurre le vibrazioni, preservando la salute di chi guida e l’integrità dei prodotti trasportati.
LA SCELTA DELLE MATERIE PRIME: NON UN UNICO FORNITORE Il rispetto dell’ambiente, i tempi di riproduzione, le modalità di coltivazione/allevamento e di approvvigionamento, fino allo stretto controllo della catena di distribuzione: sono questi gli elementi su cui si basa la scelta dei fornitori che AJI compie affidandosi a professionisti diversi, in base al settore di eccellenza. Questo metodo, se da un lato richiede un’attenzione maggiore per il coordinamento e il controllo di ciascun aspetto, dall’altro fornisce al cliente finale le massime garanzie in fatto di qualità, freschezza e gusto di ciascuna materia prima.
LA TECNOLOGIA Per assicurare un processo d’ordine semplice ed efficiente, in grado di fornire tempistiche certe e realistiche ai clienti e, allo stesso tempo, coordinare produzione e logistica di distribuzione, AJI investe nel miglioramento continuo della sua infrastruttura tecnologica. Lo fa anche dotandosi di una tecnologia proprietaria per la raccolta e la gestione degli ordini, che è attualmente in fase di sviluppo e implementazione.
IL PACKAGING Oggetto di un restyling completo, anche il packaging viene costantemente migliorato, per aumentarne man mano l’efficacia. Dalle scatole per i caldi e i freddi, alla box porta oggetti, fino alla scelta del vetro per la salsa di soia, tutto il packaging è studiato con la massima cura affinché sia termicamente efficiente ed esteticamente coerente e gradevole.
Commenta infine Claudio Liu: «Rispetto al ristorante, il servizio di consegna a domicilio presenta una serie di sfide che mettono ogni giorno alla prova tutto lo staff di AJI, ma che sono stimolanti e ci permettono di cesellare il servizio sempre di più, spostando sempre un po’ più in alto gli standard di eccellenza che vogliamo raggiungere».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
Il cocktail bar di Iyo Restaurant prevede 12 posti al bancone, con la possibilità di cenare a partire dalle 21.30. I clienti del ristorante possono decidere di accompagnare la cena con i drink firmati da Alessandro Marrano oppure accomodarsi al bar per un dopocena. Un esempio di come ristorazione e miscelazione sono due settori che, sapientemente integrati, possono arricchire l'esperienza di un locale.
Claudio Liu, fondatore del gruppo Iyo: è nato in Cina nel 1982 ed è cresciuto in Emilia, a Correggio
Francesco Preite, patron, chef e sommelier del ristorante Moi Omakase a Prato
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.