Tremezzo è uno dei borghi più famosi d’Italia, noto per i suoi giardini curati e per le innumerevoli dimore storiche che si affacciano sul lago di Como. Si trova praticamente a metà strada tra il valico svizzero del Canton Grigioni e la Pianura Padana.
Il nome significa quindi “terra di mezzo”. Proprio qui, a pochi minuti da Villa Carlotta, troviamo Zoi, un ponte tra l’Italia e la Grecia, aperto da pochissimi mesi all’interno di Villa Edy, hotel a conduzione familiare con piscina, campo da tennis e con una delle viste più suggestive del lago.
In questo angolo di paradiso
Federica Pigoli e
Francesco Cantù, detto
Pitto, hanno deciso di intraprendere questo grande viaggio di sola andata. Federica lavora da anni nel settore hospitality e hôtellerie, gestisce un hotel di famiglia e altre proprietà presenti sul lago, mentre Pitto è un giornalista che, dopo aver passato decenni a girare il mondo tra giornate in redazione a Milano, feste a Los Angeles e viaggi negli angoli più remoti del globo, ha deciso di seguire la sua più grande passione: la cucina, in modo particolare quella greca.
Un Paese che per lui è una vera e propria madre che l’ha accolto per ben due anni, senza contare tutte le estati della sua infanzia.
Zoi è stato concepito a Tel Aviv, precisamente l’anno scorso a Gordon Beach, durante un aperitivo al calar del sole.
Ed è proprio con l’aperitivo a base di hummus fresco, verdure crude tagliate a bastoncini, olive Kalamata e l’immancabile calice di vino bianco aromatico che Zoi riesce letteralmente a teletrasportarci su un’isola greca, seduti in una tipica taverna a goderci il tramonto e l’immensità del Mar Egeo che fa da cornice.

Tartare di gambero con zenzero e sommacco
Il menu propone autentici piatti della cucina greca e della tradizione mediterranea. Troviamo, infatti, la moussaka - un pasticcio a base di carne tritata, melanzane e patate arricchito con besciamella ed alcuni ingredienti top secret di Pitto, la papoutsakia – una melanzana farcita, il souvlaki – spiedino di carne e verdure, l’immancabile feta, l’insalata greca a base di pomodori, olive e cetrioli e il manouri - un formaggio greco che qui si cucina rigorosamente in padella, ovvero alla Saganaki. Sono anche presenti in menu proposte nostrane per cercare di accontentare qualsiasi palato.
Questo vale anche per la carta dei vini che propone alcune chicche direttamente dalla Grecia, come il
Robola Cefalonia (in greco “Ρομπόλα Κεφαλονιάς”), noto vino bianco tipico greco, simile alla Ribolla Gialla, vini nazionali come Prosecco o Franciacorta e vini extraeuropei come quelli argentini. Come non citare poi l’ouzo da bere rigorosamente alla greca con ghiaccio e bottiglia d’acqua portata separatamente.
Il signature dish di questa realtà è sicuramente
Zoi, ideato da Federica, che non è prettamente greco, ma una mezcla di culture enogastronomiche. Nel piatto che porta il medesimo nome dell'insegna ci sono degli spaghetti con acciughe, pomodori secchi, uvette dell’Epiro e di Creta e scorze di limone. Un primo che rispecchia perfettamente il concetto di vita di questi due imprenditori: libertà, creatività e ricerca continua e costante di nuovi stimoli.
Perché tutto è Zoi. Tutto è vita.