15-05-2023
Lo staff al gran completo dell'osmiza Al Barcollo di Trieste, aperta in via San Nicolò 8b dal giovane imprenditore Marco Braulin
Trieste è abbracciata dal mare e dal Carso, quest’ultimo costellato dalle osmize, delle quali abbiamo già parlato. Di recente ha aperto un’osmiza in città: si chiama Al Barcollo ed è ricavata in un angolo tranquillo, scanzonato, ricco di sorprese e di grande qualità, nel pieno centro città.
Un giovane imprenditore, Marco Braulin, classe 1994, da sempre coinvolto nei locali della vita notturna triestina, ha deciso, ad ottobre 2020, di aprire un suo locale rispondendo a una personale necessità: “Cosa manca in città? Dove mi piacerebbe andare? Come posso proporre qualcosa di caratteristico, ma fruibile a chi vive e scopre Trieste?”. Da qui l’idea di un locale in pieno centro, precisamente in via San Nicolò 8b, arredato con i materiali presenti sul territorio – ferro, legno e pietra carsica – e una proposta enogastronomica tipica, locale.
“È avvenuto tutto per step” racconta “abbiamo selezionato prima le birre, poi i vini, per poi arrivare ai prodotti gastronomici, affidandoci ai produttori della zona, come Bajta Salez, D’Osvaldo, Vidali, ma su ogni linea proposta l’obiettivo era, ed è ancora oggi, quello di essere accessibili a tutti. Volevo creare qualcosa di tranquillo, giovane e di qualità. Siamo partiti da un’idea più grezza, per poi evolvere, sviluppare e strutturare la nostra proposta. Abbiamo provato e sperimentato, ma come sempre è necessario il riscontro del cliente…e solo lo sciocco non cambia idea. E questo ci ha fatto crescere”.
Tartine miste
Cicchetti di pesce
Tra i diversi esprimenti di mixolgy merita un passaggio il Barcoil, che ha come suo protagonista l’olio ed è il cocktail nato e premiato in occasione della manifestazione Olio Capitale, che ha conquistato moltissimi ospiti ed entrato poi in lista (c’è chi torna solo per quello, ndr). “Si può imparare tutto, ma è l’atteggiamento a fare la differenza”, dice Marco, “ed è ciò sul quale punto per il servizio al Barcollo e per farlo al meglio m’impegno a far star bene i miei collaboratori, cercando di comprendere le loro necessità e cercando di agevolare il loro lavoro”. Continua: “C’è sicuramente bisogno di persone qualificate, e lo sono, ma devono anche avere l’approccio giusto ed essere in grado di creare sinergia”, palpabile una volta seduti ad uno dei loro tavolini. Circondati dai colorati palazzi neoclassici e inebriati dal vento che s’incanala nella via arrivando dal mare, nel dehors del Barcollo ci si sente sospesi nel tempo e liberi nell’azione; non c'è alcuna sovrastruttura, ma molta sostanza e il cliente è libero di godersi un momento di piena spensieratezza.
In ogni suo appunto Marco parla sempre al plurale perché la sua squadra – non gli piace parlare di staff o dipendenti – è fondamentale per la riuscita del suo progetto. Ognuno con i suoi compiti, le sue peculiarità e competenze, ma tutti accumunati, oltre cha dalla giovane età, da una grande energia, trasmessa agli ospiti attraverso sorrisi, accortezze e consigli.
My pop yourn corn: sciroppo di popcorn, Talisker Skye, Disaronno, angostura
Magic drink
L’energia travolgente di Marco e dei suoi locali dà modo a chi arriva da fuori città di assaporare un po' il vero spirito triestino. Per quelli che invece vivono la città quotidianamente, l'obiettivo è uno solo: offrire loro un rifugio tranquillo e spensierato ma, questa volta, a pochi passi dal centro.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
triestina di nascita, milanese di adozione, è appassionata di buon cibo e buon vino. Lavora a Identità Golose
Lo staff di cucina del ristorante Harry's Piccolo di Trieste. Da sinistra a destra: Davide De Pra (executive chef), Lorenzo Calvo (primi), Matteo Metullio (executive chef), Gazit Yotam (stagista), Daniele Fiumefreddo (antipasti), Domenico Scotto (secondi), Kevin Fejzullai (dolci) e, seminascosto, Ennio Addante (primi)
Davide De Pra e Matteo Metullio chef in "Condivisione" dell’Harry’s Piccolo, ristorante 2 stelle Michelin contenuto nell’hotel Gran Duchi d’Aosta, sul palco di Identità Milano 2022 (foto Brambilla/Serrani)
Davide De Pra e Matteo Metullio sul palco con Sara Biasi, responsabile marketing e comunicazione di Pasqua Vigneti e Cantine, che ha consegnato il premio al Miglior Chef 2022 per la Guida di Identità