02-04-2021
Joe Bastianich. L'imprenditore della ristorazione italo-americano ha pensato a un videocorso, chiamato Metodo Bastianich, in cui mette al servizio dei ristoratori (o aspiranti tali), degli addetti ai lavori o a chi sogna di perseguire una carriera imprenditoriale nel mondo del f&b la sua esperienza nel campo. E lo fa con l'ausilio di ospiti illustri: Oscar Farinetti, Massimo Bottura, Marco Reitano, Cristina Bowerman, Antonino Cannavacciuolo, Umberto Montano...
Qualche mese fa, a Identità on the road, Joe Bastianich sovvertiva ogni precedente considerazione sull'imprenditoria ristorativa italiana, tradizionalmente piccola, perlopiù di stampo famigliare: eppure in quel momento si stava dimostrando più in grado - ad esempio rispetto ai "colossi" anglosassoni - si adattarsi e resistere alla buriana della pandemia e dei conseguenti lockdown, in una specie di confronto tra Davide e Golia. Pochi mesi dopo, il quadro è già completamente mutato. Joe ci risponde al telefono da New York e ci descrive una situazione che appare ancora irrealistica, da noi: «Nella Grande Mela stiamo vivendo una fase fenomenale di ripartenza. La gente esce, ha voglia di vivere, i locali sono pieni, lo scontrino medio è cresciuto del 20-30%...». Nella Penisola, per ora, nulla di tutto questo: «C'è una variabile principale che dà una spiegazione a questa enorme differenza, si chiama vaccino, qui circa metà della popolazione è già stata vaccinata. Poi, c'è una seconda variabile: il Governo statunitense ha iniettato ingenti dosi di liquidità nel mercato, mentre in Italia nemmeno questo è avvenuto».
Insomma: ai blocchi di partenza la ristorazione statunitense è subito scattata al semaforo verde, mentre la nostra non ha praticamente ancora mosso un muscolo. Colpa, certamente, non del settore ma delle ragioni oggettive appena esposte. Eppure c'è un altro elemento che rende il futuro del comparto nel nostro Paese piuttosto nebuloso, spiega Bastianich: ossia una crisi del modello, una necessità di correzioni che sono utili da sempre, ma forse divengono del tutto indispensabili nella prossima fase di auspicabile ripresa. Per aiutare gli imprenditori italiani della ristorazione, vecchi e nuovi, a farsi trovare pronti ai nastri di partenza, Joe ha pensato a un corso online, l'ha chiamato Metodo Bastianich.
Bisogna quindi studiare un modello efficace (o più efficace), che tenga conto dell'evoluzione. Qui nasce Metodo Bastianich, rivolto non tanto agli iper-professionisti, «ma magari a chi vuole differenziare la propria proposta e aprire altri format. O a chi si approccia al mestiere da neofita, ad esempio a cuochi o camerieri che desiderino diventare imprenditori di loro stessi. Ancora, a chi possiede già un locale, ma comprende di dover rivedere alcune scelte. E persino ai curiosi che vogliono capire meglio questo mondo». Si tratta insomma di un videocorso, in dieci puntate, che riguarda tutti gli aspetti del settore, iniziando dalle basi, per studiare come poter aver successo in futuro.
Per l'occasione Bastianich si è fatto supportare da un nutrito pool di esperti (commercialisti, architetti e consulenti di finanza comportamentale) che mettono a disposizione consigli e strumenti pratici; nonché da un "dream team" di ospiti come Oscar Farinetti, Massimo Bottura, Marco Reitano, Cristina Bowerman, Antonino Cannavacciuolo, Silvio Campara, Umberto Montano, Alessandra Grillo e Tommaso Mazzanti.
Alcuni degli ospiti del Metodo Bastianich
Come detto, Bastianich in questa opera di "evangelizzazione imprenditoriale" si fa aiutare da esperti di vari campi e anche da nomi famosi, ospiti d'eccezione. Quali gli interventi che lo hanno colpito maggiormente? «Tutti hanno apportato la loro sensibilità. Penso ad esempio ad Antonino (Cannavacciuolo, ndr), un po' un simbolo in Italia della cucina imperniata sulla figura di uno chef. Spiega come occorra cautela nella gestione dei costi del personale; come li si debba sempre parametrare attentamente. La sua è una storia di successo, oggi. Ma vi è arrivato per gradi, all'inizio in cucina faceva praticamente tutto lui, poi si è potuto concedere un aiuto, poi un altro, e così via». Mentre troppo spesso vediamo imprese neonate con brigate poderose, senza che si abbia alcuna ragionevole previsione di poterle sostenere nel medio-lungo periodo. «Avere 12 cuochi per cucinare 12 piatti è una stupidaggine. È imbarazzante. Una schifezza. Il personale va implementato in modo sano, e funzionalmente al tipo di cucina che si vuol proporre». Interessante anche la lezione di Oscar Farinetti, «che ci insegna una cosa della quale lui è maestro: occorre sforzarsi di comprendere come si possano evolvere le dinamiche, per capire come si comporterà il cliente. Quali le tendenze? Il delivery continuerà a crescere? Lo scontrino medio si alzerà o si abbasserà? E come porsi nei confronti di temi come quello della sostenibilità? In qualche maniera doppiamo tentare di indovinare il futuro». Ogni ospite del Metodo apporta il proprio tassello, per ciascuna delle dieci puntate.
Un'ultima considerazione è necessaria. Joe la esprimeva anche nel suo ultimo libro. Diceva: "L'errore più grave è non avere un focus chiaro”. Ossia? «Serve un'identità. Bisogna essere capaci di spiegare il concetto del proprio ristorante in 12 parole, altrimenti meglio lasciar stare, non aprire proprio. Chi pensa di voler proporre tutto per tutti è destinato al fallimento. Con la digitalizzazione siamo bombardati da informazioni; l'attention span del consumatore è sempre più breve. Occorre riuscire a comunicare quello che si è in un secondo, perché altrimenti il consumatore passa ad altro, in un mercato così competitivo».
Questa prima "ondata" del Metodo Bastianich è disponibile ancora per pochi giorni, fino al 5 aprile, su www.metodobastianich.com. L'anteprima della puntata 1 è gratuita cliccando qui: La Vision.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Un incontro intenso, seppur a distanza, con spunti concreti per gli imprenditori del settore. Joe Bastianich e Sandro Feole hanno raccontato a Identità Milano 2021 il metodo che offre un salvagente a chi è in difficoltà e vuole ripartire
Da sinistra, i quattro nuovi protagonisti di Identità Milano 2021: Francesca Castignani della pasticceria Belle Hélène, Francesco Pompetti della pizzeria Impastatori Pompetti, Joe Bastinich del Bastianich Hospitality Group e Roberta Ceretto del ristorante Piazza Duomo e dell'azienda vitivinicola Ceretto
Joe Bastianich intervistato da Paolo Marchi nella masterclass di Identità on the road 2020. Per vedere tutte le lezioni della nostra piattaforma digitale, clicca qui (per informazioni: iscrizioni@identitagolose.it oppure +390248011841, interno 2215)
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.