24-03-2021
Nata a Gallipoli il 4 luglio 1995, Solaika Marrocco del ristorante Primo di Lecce è la chef dell’anno per la Guida ai ristoranti di Identità Golose 2021 (foto OnStage Studio)
«Pugliese di Gallipoli, classe 1995, nonostante la giovane età, è al timone di cucina del suo ristorante già da 4 anni. Ambiziosa e lucida, è autrice di pensieri che danno valore al patrimonio agricolo della sua terra, riflessi nel piatto attraverso una creatività mai forzata». È la motivazione con cui abbiamo premiato Solaika Marrocco chef dell’anno, pochi giorni fa, con la presentazione della Guida ai ristoranti di Identità Golose. Per introdurla meglio al grande pubblico, le abbiamo rivolto alcune domande. Quando nasce la tua vocazione per la cucina? Credo non ci sia mai stato un momento in cui io abbia pensato o immaginato un futuro diverso da quello di cuoca. Credo di avere la vocazione da sempre, è sempre stato naturale. Mia madre è il primo esempio: ha sempre preparato tutto con devozione e responsabilità per tutta la famiglia (siamo in 6), anche quando le giornate non erano delle migliori. Forse però l’illuminazione è arrivata a 10 anni: c’era un panificio dietro casa. Tornando da scuola, ogni volta pensavo che avrei voluto mettere le mani in pasta, assolutamente e ad ogni costo. La formazione? Ho un percorso un po’ atipico perché non ho avuto un maestro ‘che ha guidato la mia mano’, come si dice. Studio tanto e cerco di tenere sempre un occhio agli insegnamenti dei più bravi. Ho molta stima di Cristina Bowerman e del suo essere un passo avanti a tutte. Definirla chef è riduttivo. Come Antonia Klugmann, una professionista che abbatte ogni visione sessista: è una donna forte, decisa, pilastro della cucina italiana per capacità ed etica. Ancora, Niko Romito, per la sua dedizione alla ricerca continua. Massimo Bottura, per la sua capacità d’essere un trascinatore e di non porsi limiti.
PIATTO FIRMA. Parmigiana di melanzane, besciamella di grano arso, velo di pomodoro.
Turcinieddhi glassati alla birra, marmellata di cipolla all arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo (foto instagram)
Lingotti ripieni di cefalo, rape, ricotta forte (foto instagram)
Al rilascio dell'impronta, con Chiara Nicolini di Identità Golose
Solaika Marrocco con Silvia Antonazzo, responsabile di sala
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Crème brûlée ai fiori di zafferano di Donato Episcopo, chef del ristorante Gimmi al Chiostro dei Domenicani di Lecce
Lo chef Donato Episcopo - foto Annalisa Cavaleri
Dripping di polpo omaggio a Gualtiero Marchesi - Tutte le foto: Annalisa Cavaleri