Caterina Ceraudo
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Vittorio Fusari, indimenticato cuoco scomparso nel gennaio scorso. E' dedicata a lui la prima delle 4 cene dell’edizione 2020 di Terra Madre – Salone del Gusto, che si terrano dal 7 ottobre da Eataly Lingotto
Gli ecosistemi avrebbero dovuto essere il tema dell’edizione 2020 di Terra Madre – Salone del Gusto. Poi, come ben sappiamo, è arrivato il Covid-19 e ha cambiato i programmi un po’ di tutti. Per questo il più importante evento di Slow Food quest’anno avrà una forma nuova e si svolgerà per lo più con appuntamenti in streaming che permetteranno a chiunque lo vorrà di entrare in contatto (almeno virtualmente) con alcuni dei migliori produttori sparsi in giro per il mondo e partecipare a conferenze e degustazioni (tutte le informazioni su terramadresalonedelgusto.com). Il cibo è però innanzitutto condivisione e convivialità e così, all’interno del programma che animerà i primi giorni dell’evento, a Torino, si svolgeranno 4 cene che aiuteranno a riflettere proprio sui diversi ecosistemi del nostro Paese e sulle peculiarità che ogni territorio offre.
Peppino Tinari di Villa Maiella (Guardiagrele), co-autore con Greta Gemmi (Al Resù, Lozio) della cena dedicata a Fusari, mercoledì 7 ottobre
Beppe Rambaldi (Cucina Rambaldi, Villar Dora), protagonista giovedì 8 ottobre con Antonio Buono
Cesare Battisti del Ratanà, cena domenica 11 ottobre con i ragazzi di Trattoria di Via Serra (Bologna)
Lunedì 12 sarà il turno di Nicola Fossaceca, Al Metrò di San Salvo Marina (Abruzzo), con i ragazzi de La Pineta di Marina di Bibbona (Toscana)
Vittorio Fusari è venuto a mancare il primo gennaio 2020. Il giorno successivo in un articolo (leggi: Le Maschere e il Volto: Vittorio Fusari nelle pagine della cucina italiana) abbiamo raccontato la sua figura nell'ambito della cucina italiana
Il Piccione al Sampì di Stefano Cerveni, chef del ristorante Due Colombe di Borgonato di Corte Franca (Brescia), una stella Michelin. Ha una doppia dedica: il collega, scomparso da poco, Vittorio Fusari, e l'apicoltore bresciano Lodovico Valente
Bresciano di nascita, piemontese di adozione. Classe 1983. Per colpa di una nonna troppo brava a cucinare sogna di fare il cuoco e invece finisce all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Dal 2010 cura la Guida alle birre d’Italia e Osterie d’Italia di Slow Food Editore e, dal 2014, è responsabile di Slow Food Planet. E' autore di Cuocere (Slow Food editore, 2020)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose