Gli ecosistemi avrebbero dovuto essere il tema dell’edizione 2020 di Terra Madre – Salone del Gusto. Poi, come ben sappiamo, è arrivato il Covid-19 e ha cambiato i programmi un po’ di tutti.
Per questo il più importante evento di Slow Food quest’anno avrà una forma nuova e si svolgerà per lo più con appuntamenti in streaming che permetteranno a chiunque lo vorrà di entrare in contatto (almeno virtualmente) con alcuni dei migliori produttori sparsi in giro per il mondo e partecipare a conferenze e degustazioni (tutte le informazioni su terramadresalonedelgusto.com).
Il cibo è però innanzitutto condivisione e convivialità e così, all’interno del programma che animerà i primi giorni dell’evento, a Torino, si svolgeranno 4 cene che aiuteranno a riflettere proprio sui diversi ecosistemi del nostro Paese e sulle peculiarità che ogni territorio offre.

Peppino Tinari di Villa Maiella (Guardiagrele), co-autore con Greta Gemmi (Al Resù, Lozio) della cena dedicata a Fusari, mercoledì 7 ottobre

Beppe Rambaldi (Cucina Rambaldi, Villar Dora), protagonista giovedì 8 ottobre con Antonio Buono
Si comincia mercoledì 7 ottobre con una cena dedicata a
Vittorio Fusari, cuoco franciacortino vicino a Slow Food che ci ha lasciato
all’inizio di quest’anno. A ricordarlo saranno alcuni dei cuochi che hanno lavorato con lui nei suoi oltre 40 anni di carriera affiancati da un grande amico come
Peppino Tinari di
Villa Maiella (Guardiagrele) e da una giovane promessa della cucina lombarda,
Greta Gemmi (
Al Resù, Lozio), ultima tra le allieve di
Vittorio. Il menu ripercorrerà alcuni dei più grandi piatti di
Fusari – Sfogliatina di patate e caviale, crema di castagne e olio di alloro, l’Anguilla tra orto e vigna – affiancati da creazioni di
Tinari e
Gemmi, preparate proprio insieme allo chef iseano.
La sera successiva sarà la volta di
Beppe Rambaldi (
Cucina Rambaldi, Villar Dora) e di
Antonio Buono (
Casa Buono, Ventimiglia) che, in una cena a quattro mani, racconteranno le loro valli (Susa e Roja) in una cena che farà dialogare Piemonte e Liguria.
Domenica 11 ottobre, invece, si affronteranno i temi dell’osteria e della città. A confrontarsi saranno le cucine della bolognese
Trattoria di Via Serra e del milanese
Ratanà. Si assaggeranno i classici di ognuna delle due tradizioni, ma si rifletterà, divertendosi a tavola, anche di materie prime e di rapporto con la campagna. A chiudere questo ricco programma, lunedì 12, un quattro mani dedicato al mare: Tirreno e Adriatico saranno i protagonisti della cena di chiusura. A interpretarne il pescato due grandi firme della cucina marina nostrana:
Al Metrò di San Salvo Marina (Abruzzo) e
La Pineta di Marina di Bibbona (Toscana).

Lunedì 12 sarà il turno di Nicola Fossaceca, Al Metrò di San Salvo Marina (Abruzzo), con i ragazzi de La Pineta di Marina di Bibbona (Toscana)
Tutte le cene si svolgeranno negli spazi di Eataly Lingotto a Torino. Informazioni su prezzi, disponibilità, prenotazioni
www.terramadresalonedelgusto.com.