29-02-2024
Vittorio Fusari, classe 1953, chef originario di Iseo, scomparso prematuramente il 1 gennaio 2020. Ha scritto pagine importanti nella storia della cucina italiana, con insegne come Il Volto, Le Maschere, Dispensa Pani e Vini, Al Pont de Ferr
«Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta» cantava Guccini in una sua celebre canzone, ma fortunatamente, a differenza dello spirito malinconico che si coglieva nei versi del cantautore bolognese, da alcuni anni a questa parte le osterie sono in grande spolvero. Tra i fautori di questa fase particolarmente viva e vitale c’è un’associazione importante come Slow Food, che trae linfa vitale dal settore e al contempo, in un rapporto di reciproco do ut des, con il suo operato dona lustro allo stesso comparto fatto di ristoranti ma anche di presìdi, di produttori e materie prime.
Proprio in virtù di questo periodo di grande rinascita e forte riscoperta, sorge spontaneo porsi alcune domande: verso che direzione stanno andando le osterie d’Italia? Ha ancora senso parlare di territorio? Come interpretano i concetti di tradizione e innovazione?
Un momento del dibattito
In piedi, a sinistra, Eugenio Signoroni
Patrizia Ucci
Dal confronto è emerso un quadro con sfaccettature diverse legate a correnti di pensiero differenti, alcune più avanguardiste, altre più classiche, ma che confluiscono in un unico pensiero: la tradizione è un concetto in continua evoluzione che non si può certo considerare un comparto stagno o un elemento cristallizzato, va piuttosto resa contemporanea, per non rischiare di renderla avulsa dal contesto e dai tempi in cui viviamo.
E del rischio che la cucina tradizionale diventi solo una moda, svuotata dalla sua essenza, soltanto perché in questa fase storica parlare di osterie "fa tendenza", ha parlato anche lo chef Gianmarco Casadei: «Lavorando nell’entroterra romagnolo purtroppo si fa presto a parlare di stereotipi e standardizzazioni, ma nelle osterie bisogna sapere anche osare e non offrire soltanto il comfort food: ci vuole coraggio nel proporre ai clienti degli ingredienti o dei piatti che non proverebbero».
Resi Martinotti
Michele Valotti
Gianmarco Casadei
Tagliatella reale con quinto quarto di galletto
Agone al forno con polenta di mais rosso
Cappelletti con trevisano, capulì e polvere di rosa
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Classe 1987, sognatrice dall’animo romantico, amante del bello e del buono, a tavola come per tutto ciò che ruota attorno alla sua vita. Siciliana felice di esserlo, prestata alla Franciacorta dove sta conoscendo meglio territorio, materie prime e ovviamente bollicine. Collabora con diverse testate e in ogni esperienza mette sempre tutta sé stessa, convinta che l’essere autentici ci renda unici, e per questo speciali
Sagre d'Italia - Viaggio nella tradizione popolare è pubblicato da Slow Food Editore: 386 pagine, 29,90 euro. Si può comprare qui
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.