In questi ultimi anni la cucina romana si è certamente affermata anche a Milano, con l'apertura di diverse insegne dedicate a interpretarne le ricette, principalmente con uno stile pop e legato ai grandi cavalli di battaglia della tradizione capitolina. L'ultimissima novità in questo senso all'ombra della Madonnina, se ha un legame a doppio filo con le carbonare e le cacio e pepe, mette in mostra anche un'anima più ricercata e contemporanea.
Siamo a Porta Venezia, precisamente in via Giuseppe Sirtori al 34, dove da poche settimane è stata inaugurata Cascina Romana, una bella e luminosa struttura su due livelli che rappresenta la prima incursione milanese dell'attore e ristoratore Claudio Amendola. Come suggerisce il nome, ma anche l'estetica dell'edificio, l'idea è quella di una specie di cascina urbana, che ospita due insegne distinte: una si chiama Frezza, ed è quella direttamente legata ad Amendola, che ha una sua prima sede nel centro di Roma.
Frezza occupa il piano terra del nuovo locale. La succursale lombarda mostra dettagli più moderni e vivaci rispetto all'originale romano, caratterizzandosi in particolare per un lungo e imponente bancone bar, dove si può anche mangiare, un'area cucina completamente a vista e uno spazio dedicato alla mixology. Un ambiente concepito per favorire la convivialità, dove i piatti tradizionali romani vengono accompagnati da una selezione di cocktail studiati per arricchire l'esperienza dei clienti milanesi.

La sala de Li Somari a Milano
Al primo piano si trova invece
Li Somari: salendo le scale l'atmosfera diventa più ricercata, le luci più soffuse, per una proposta gastronomica che ha il suo centro nella sfaccettata personalità di
Adriano Baldassarre, vecchia conoscenza dei gourmet laziali e non solo. Classe 1977, con Roma e l'Abruzzo nelle sue radici, si è fatto apprezzare in particolare con l'ambiziosa insegna
Tordomatto, prima a Zagarolo e successivamente a Roma, con cui aveva anche ottenuto una stella Michelin. Nelle sue recenti esperienze c'è anche la
Trattoria dell'Avvolgibile a Roma, con cui aveva affrontato con buon successo il canovaccio della trattoria tradizionale.
Poi, in collaborazione con un esperto manager della ristorazione come
Andrea La Caita (già socio e fondatore di ristoranti come
Acquolina a Roma e
Al Madrigale a Tivoli), nel 2023 si è lanciato nell'avventura
Li Somari, con una prima apertura a Tivoli: le radici, la tradizione, si trovano nella carta del ristorante, ma procedono proficuamente a braccetto con il talento gastronomico di
Baldassarre, che propone anche un menu degustazione, chiamato
Pillole di tributo al Lazio, in cui si trovano alcuni dei piatti che hanno costellato la sua carriera di chef.

Pane caldo, hummus di lupini, olive e olio locale

Baccalà mantecato con crema di patate e tartufo
Fin dai primi assaggi si coglie la golosità immediata di questo menu:
Pane caldo, hummus di lupini, olive e olio locale è un benvenuto che abbraccia i commensali con una semplicità saporita. Il primo vero piatto del degustazione, il
Baccalà mantecato con crema di patate e tartufo, servito in una tazza come un cappuccino, è un esempio notevole di una cucina carezzevole e rotonda. Consistenze setose, sapori perfettamente calibrati, nessuno spigolo.

Polpetta di coda alla vaccinara e sedano

Gnocchi ripieni di pollo alla cacciatora, cipollotto e intingolo
Il piatto della serata, nella nostra esperienza da
Li Somari a Milano, sono gli
Gnocchi ripieni di pollo alla cacciatora, cipollotto e intingolo. Un piatto intenso, ricco, che però risulta godibile dal primo all'ultimo boccone grazie all'acidità che
Baldassarre ha introdotto con generosità nella sua ricetta, mettendo in mostra la sua sapienza culinaria.

Variazioni di agnello, cicoria e friggitelli

Pane dolce, burro alla vaniglia, marmellata e crema gelato
Meritano una sottolineatura anche le
Variazioni di agnello, cicoria e friggitelli, in cui trova spazio anche il quinto quarto (il cuore) dell'agnello: per gli amanti dei tagli meno nobili, ma spesso più golosi, nella proposta à la carte si trova un'intera sezione dedicata alle frattaglie.
La voglia di raccontare appieno un territorio, obiettivo che perseguono coerentemente entrambe le anime di Cascina Romana, si ritrova anche nella carta dei vini de Li Somari, da cui i più curiosi potranno pescare diverse chicche laziali.