30-03-2024

Siamo stati nel locale di Nicolas Vaporidis che propone vera cucina romana a Milano

Taverna Trastevere raddoppia: dopo la sede di Londra (2019) ha aperto anche nel capoluogo lombardo. Lo chef Ivano Paolucci vi propone i piatti della tradizione capitolina, eseguiti davvero bene: carciofi alla giudia, supplì, carbonara, saltimbocca, coda

Spaghettoni alla carbonara, diventato già il best

Spaghettoni alla carbonara, diventato già il best seller della Taverna Trastevere aperta da poco dall'attore Nicolas Vaporidis, col suo socio, anche a Milano, dopo il primo locale a Londra

Taverna Trastevere, l’insegna creata nel 2019 a Londra dall’attore Nicolas Vaporidis e dal socio e amico Alessandro Grappelli, ha aperto lo scorso 22 dicembre una sua seconda sede ma in Italia, Milano, zona Brera-Moscova. Protagonisti sempre i piatti della tradizione romana. Si viene accolti da un ambiente bello, luminoso, rilassante, con un mix elegante-rustico-industriale e con accenni a Roma un po’ ovunque. Pavimento in parquet di legno scuro, travi a vista sul soffitto, tubi bordeaux, divani eleganti e tavoli con tovaglie bianche apparecchiati in maniera sobria. Il ristorante dispone anche di un dehors per la bella stagione; due invece le sale interne, quella al pianterreno ha l’affaccio sulla cucina; al piano di sotto, accanto agli altri tavoli ecco il forno della pizza a vista.

Nicolas Vaporidis, lo chef Ivano Paolucci, il restaurant manager Alessandro Farioli, l'altro patron Alessandro Grappelli

Nicolas Vaporidis, lo chef Ivano Paolucci, il restaurant manager Alessandro Farioli, l'altro patron Alessandro Grappelli

Per Vaporidis e Grappelli questa è una sorta di Taverna Trastevere 2.0, molto diversa dall’originale londinese: là si punta molto più sul concetto di semplice trattoria all’italiana (in questo caso, “alla romana”) per attirare sia una clientela del posto - inglesi, ma anche i tanti italiani che là abitano – sia i turisti che si spingono a Sud di Chelsea attraversando il Tamigi e arrivando fino ai quartieri di Battersea e di Clapham. A Milano invece l’idea è quella di proporre una Taverna più elegante e raffinata, con una sala di livello (il general manager è Alessandro Farioli che vanta diverse esperienze di livello tra le quali spicca quella al The Waterside Inn a Bray, nel Regno Unito, sotto la guida di Diego Masciaga) e mantenendo invariato invece lo stile della cucina: pura tradizione romana, firmata dallo chef Ivano Paolucci (lui segue anche l’indirizzo londinese) che si avvale dell’aiuto della pastry chef Valentina Tortorella. Paolucci è capitolino ma ha lavorato anche all’estero: sa quindi leggere i piatti della romanità con un occhio diverso, pur mantenendovi sempre l’essenza identitaria.

La sala

La sala

Abbiamo chiacchierato un po’ con Vaporidis e Grappelli. «Siamo convinti che la bellezza della cucina romana risieda nella sua semplicità e nella qualità degli ingredienti utilizzati – ci hanno spiegato - Il nostro servizio è pensato per rispecchiare questa filosofia, mettendo al centro l’esperienza gastronomica e il piacere di condividere i momenti a tavola. Ci impegniamo a offrire la vera cucina romana rispettando la tradizione, dalla pasta fresca fatta in casa, alle ricette originali delle pietanze, senza variazioni». I due si conoscono da 24 anni, ossia da quando l'attore, allora diciottenne, era partito da Roma per un’esperienza di lavoro a Londra presso il ristorante Il Miraggio, del quale era patron proprio Grappelli. Sono rimasti in contatto durante tutti questi anni; nel 2019, appunto, la decisione di diventare soci in questa nuova avventura.

Come accennato, Taverna Trastevere offre anche una proposta di pizze, in dieci varianti (tra i 10 e i 21 euro): impasto è a lunga lievitazione, rimane basso e scrocchiarello, come vuole la scuola dell’Urbe. La cantina, dai ricarichi onesti, è ben fornita ed incentrata sui vini della Penisola: troviamo 35 spumanti, 15 champagne, 30 bianchi (di cui 3 francesi), 40 rossi (3 francesi) e 5 vini dolci.

I nostri assaggi sono partiti con Carciofo alla giudia, tipico piatto della cucina ebraico-romanesca (il carciofo viene fritto e rimane quindi morbido al centro e croccante all’esterno creando un piacevole gioco di consistenze. Particolarmente bello e molto buono), Supplì alla romana (saporite crocchette fritte di riso con all’interno un ragù di carne e mozzarella. Ottimo) e Animelle fritte, molto gustose, frittura leggera e asciutta.

Spaghettoni alla carbonara

Spaghettoni alla carbonara

Poi Spaghettoni alla carbonara, best seller del ristorante. La pasta fresca fatta in casa è trafilata al bronzo, rimane al dente e si sposa perfettamente con ingredienti di alta qualità: guanciale croccante, pecorino romano Dop, pepe nero e salsa d’uovo sapientemente mantecata. La ricetta rispetta fedelmente quella originale. E vale da sola il viaggio.

Saltinbocca alla romana

Saltinbocca alla romana

Quindi abbiamo gustato i Saltimbocca alla romana, piatto semplice e goloso: fettine di vitello, che rimangono tenere e saporite, guarnite con prosciutto crudo, foglie di salvia e poi rosolate nel burro. La successiva Coda alla vaccinara ci ha particolarmente colpito, la coda del vitellone viene stufata e cotta per diverse ore in un tegame insieme a soffritto di aglio, cipolla, prezzemolo, carota, sedano e lardo, aggiungendovi poi pomodori pelati. Come contorno, Puntarelle alla romana, qui vengono servite con eccellenti acciughe del Cantabrico che aggiungono la giusta sapidità.

Chiusura dolce con una Meringata al limone flambata col cannello davanti ai commensali, porzionata e servita nel piatto.


Taverna Trastevere
via Statuto 16, Milano
tel. +39 02 38237473
tavernatrastevere.com/it/milano/
aperto tutti i giorni, a pranzo e cena 
prezzi: antipasti 8-26 euro, primi 18-25, secondi 21-34, dolci 8-14


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Alan Jones

Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione

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