Nel cuore pulsante di Bologna, una piccola grande goccia della gastronomia giapponese prende vita sotto l’arcata di un antico portico, dando il via a un’esperienza culinaria che unisce cultura e convivialità.
Il nome dice tutto: Sentaku Izakaya, dove la filosofia giapponese dell’izakaya si incontra con le esigenze di un pubblico emiliano-romagnolo sempre più curioso di esplorare nuovi orizzonti gastronomici. E dietro questa nuova avventura, che risponde a una domanda finora inevasa nella città, ci sono due figure chiave: Claudio Alessandro Musiani, già proprietario di Sentaku Ramen Bar, e il co-owner Nicolò Ribuffo, che ha dato vita al primo rooftop bar nel capoluogo emiliano.
Claudio Alessandro, brasiliano di nascita, ha vissuto a Udine, Padova e infine a Bologna. Viaggia in continuazione tra il Nord Europa e il resto del mondo. A Bologna ha lanciato il Sentaku Concept, prima con Sentaku Ramen Bar e ora con Sentaku Izakaya, mettendo in pratica esattamente le origini della parola sentaku, che in giapponese significa scelta, come la scelta delle materie prime e degli abbinamenti da poter fare da sé a tavola. Un’imprenditore vulcanico, un lucido visionario, che ascolta i maestri e ha la pazienza di bilanciare ambizioni e realismo, il passo mai più lungo della gamba, la creazione di un team coeso e solido. Ogni volta che raggiunge un obiettivo ha già in mente l’idea dopo.

Sentaku Izakaya, l'esterno
La missione di
Sentaku? Portare un angolo di Giappone in città, senza filtri, ma con la giusta dose di italianità che rende l’esperienza ancora più unica. Il progetto, pur rifacendosi alla tradizione, è infatti un’interpretazione personale che esplora la condivisione, il gioco e il piacere del mangiare insieme.
Il locale, piccolo ma funzionale, si sviluppa tra l’esterno e l’interno: fuori un ampio numero di sedute, mentre dentro si trova il bancone bar e una serie di tavoli, anche sociali.

Sentaku Izakaya, dettaglio interno
Semplicità, ordine e pulizia caratterizzano il menu, racchiuso in una sola pagina, divisa in colonne per separare le pietanze di carne, pesce e vegetariane. Tutto chiaro, diretto e spiegato nei dettagli. Il menu presenta due percorsi degustazione:
Shefu no sentaku a 45 euro per due persone e
Shefu gensen bejitarian a 40 euro, interamente vegetariano, sempre per due persone, con piatti selezionati dallo Chef, oltre alla proposta
à la carte.
Fra le diverse ricette spiccano
Karifurawā, ossia
pezzettoni di cavolfiore marinato e al forno, con salsa homemade;
Egg sando, un
panino al latte con insalata di uova, kewpie mayo, ajitama, negi teriyaki; l’ormai famoso e amato
Katsu sando, un
panino al latte con cotoletta di maiale, cavolo bianco, negi, salsa tonkatsu; e ancora le eccezionali
Yuzo-kosho tebasaki,
succose alette di pollo marinate e glassate con pepe allo yuzu e shiso che creano dipendenza. Tutti piatti divertenti e contemporanei, cazzotti dritti e ruspanti che sanno di Giappone e di mondo. Piccola chicca: per quelle proposte in cui è previsto l’uso delle mani, il cameriere vi porta anche dei guanti usa e getta, per potervi godere il tutto senza pensieri.
Ma l’elemento distintivo di Sentaku Izakaya non è solo la cucina: è anche la drink list - curata dal bar manager Giuseppe Vitiello - raccontata su una originale carta a ventaglio, che richiama i separé giapponesi, con una descrizione completa e puntuale. La carta dei cocktail è un vero e proprio viaggio tra ingredienti giapponesi e interpretazioni innovative che non temono di osare, come il Nippo’s Champagne, una combinazione di vodka, acqua di rose, Italicus, champagne e kombucha ai lamponi, che si abbina perfettamente a un Cha Siu Bao, un panino al vapore con pancia di maiale e senape giapponese. La proposta liquida spazia dal frizzante e affumicato Fizzy Miami al più delicato Asian Gimlet, a base di gin Sichuan e yuzu, Ramune e plum bitter, che si ispira alla vibrante cucina e alle bevande dell’Asia, con l’uso di ingredienti come il gin con pepe di Sichuan e yuzu.

Enoki sando: panino al latte, funghi enoki fritti, crema di tofu, cavolo, negi, tenkasu, salsa tonkatsu, mayo yuzu
Da provare a fine cena è l’
Old Japanese Butter, a base di
Bourbon, Cynar, burro e noci. Ispirato alla fusione tra la tradizione del whiskey americano e l’eleganza della cultura giapponese, con un tocco di dolcezza aggiunto dal burro che crea un’armonia unica di sapori, questo cocktail è l’ideale da sorseggiare accanto alle
Pokuribu,
costine di maiale glassate in salsa homemade, tenere, golose e sfacciatamente buone. Probabilmente il piatto migliore della carta.

Sentaku Izakaya, la sala interna
Più delicato e dolce, il
Japanese Secret, un cocktail a base di
gin lemongrass e shiso, sake, Indian Secret e spuma di litchi, svela il mistero dei sapori nascosti del Giappone. Questo drink si abbina alla perfezione alle proposte di mare dell’insegna, come l'
Hamachi usu uzukuri, un
carpaccio di ricciola in alga kombu con salsa ponzu, furikake e wasabi fresco, e l’
Hamachi hand roll, un
battuto di ricciola marinata e glassata servita con riso, furikake e foglie di nori da comporre in autonomia.
«È un’idea che nasce dal temaki, che può variare a seconda di come viene servito il pesce in tavola, già tagliato tipo tartare, o magari in pezzi più grandi. In ogni caso, riesce sempre a stimolare la convivialità, il gioco, la condivisione, anche se l’ospite al tavolo lo fa da sé», racconta Claudio.

Sentaku Izakaya, il bancone bar
Dietro a
Sentaku c'è una filosofia chiara: portare la tradizione giapponese nella sua autenticità, ma con un twist che la rende perfetta per il pubblico bolognese. Gli ingredienti, provenienti direttamente dal Giappone, sono alla base di piatti che non si limitano a imitare, ma che raccontano la vera essenza della cucina nipponica. Un menu semplice, ma non banale, che intrattiene, diverte e stimola la curiosità. A fare la differenza, poi, è il team: giovani, sorridenti, attenti e preparati, sempre pronti a guidare l’esperienza dei commensali e a farli sentire come a casa. Un’atmosfera che si riflette nell’affetto e nel calore che il locale riesce a trasmettere, diventando il luogo perfetto per una serata all’insegna della convivialità e del buon cibo.

Hiyayakko: tofu, shiso, umeboshi, tsukemono, sesamo, ponzu homemade
E così, nonostante la sua natura semplice e diretta,
Sentaku Izakaya riesce a farsi notare per la sua capacità di reinventare la tradizione senza mai snaturarla, non seguendo le regole convenzionali, ma creando una propria dimensione di libertà e piacere. Perché alla fine, ciò che conta è divertirsi, ed è proprio quello che
Sentaku Izakaya sa regalare.
Sentaku Izakaya
Via Marchesana 6, Bologna
Tel. 051 485 6974
Aperto dalle 18:00 (sabato e domenica anche a pranzo). Chiuso il lunedì
www.sentakuizakaya.it