Si fa presto a dire mare e monti. Molti se la cavano facilmente: due spaghetti, qualche vongola, tre funghetti surgelati e il gioco è fatto. Ma il binomio ha bisogno di ben altro per restare nella memoria di un viaggiatore. Ci vuole quel qualcosa in più per squarciare la patina di antico che ricopre molti ristoranti di hotel, un po' dappertutto.
Per esempio, l'unione tra la colatura di alici, ingrediente tipicamente campano, e l'estratto di pino mugo, tesoro inestimabile del Trentino. Questi due componenti vanno a condire dei Tagliolini che conquistano già la vista con la loro cremosità, poi avvolgono le papille gustative con un fascino irresistibile.
È il tentativo che a Sardagna, pochissimi chilometri da Trento, sta facendo lo chef campano
Alfonso Daviducci, che dall'inizio dell'inverno ha preso possesso della cucina del
Ristorante Bistrot Trento Alta. Un locale che esiste da otto anni ma che di recente è stato aggregato all'hotel omonimo, inaugurato nel 2024, distante una ventina di metri dal ristorante.
Daviducci viene da lontano, ma prima di arrivare al nord quasi estremo ha attraversato una fase intermedia a Rho, nei pressi di Milano, dove ha lavorato a
La Cucina: non il solito ristorante.
Da quell'esperienza, lo chef ha sicuramente portato con sé l'ecletticità, la capacità di combinare varie filosofie di cucina. Dalla Campania e da Rho ha portato uno degli antipasti, la
Montanarina, alla quale ha aggiunto il grana locale. E poi l'idea di un
Tortello ripieno di genovese, quella che si mangia solitamente a Napoli, ma in questo caso preparata con il capriolo. Decisamente orientato sulla tradizione trentina invece un tenerissimo e succoso
Filetto di Cervo che si taglia con la forchetta.

Tortello ripieno di genovese di capriolo
Restando in tema di trentinità spinta, vale tantissimo la
Tartare di Carne Salada, un patrimonio gastronomico della zona che in genere si gusta sotto forma di carpaccio e che qui viene sminuzzato, condito e presentato con un impatto anche visivo che rimane fisso nel ricordo, così come tra l'entrée proposta il
Cannoncino Croccante ripieno di radicchio brasato e cipolla rossa caramellata.
Altra sorpresa positiva è il Cappuccino (attenzione, non quello che molti stranieri si concedono a fine pasto), in realtà una crema molto liquida preparata con il grana trentino e colorata di verde grazie al prezzemolo, che all'interno, nascoste, serba delle graditissime sorprese: funghi porcini e castagne morbidissime.
Non deve spaventare la collocazione geografica del locale. Sardagna è uno splendido "balcone" a mezza montagna affacciato su Trento. Si può raggiungere in un quarto d'ora d'auto dal centro della città, bisogna solo sopportare qualche tornante. Ma c'è anche una possibilità alternativa: una funivia panoramica porta dal centro di Trento a Sardagna in circa tre minuti. La stazione d'arrivo è a dieci metri dal ristorante. E se ci si trova a Trento per un qualunque motivo, ci si può avventurare in un'esperienza alternativa che può piacere.

Filetto di cervo con carpaccio di cetriolo

Crème brûlée con mandorle pralinate
Ristorante Bistro Trento Alta
Strada alla Funivia
Sardagna (Trento)
+39.375.6675420
Menu degustazione 35 - 55 euro
Prezzo medio 50 euro