13-11-2024
La pagina del sito di VisitTrentino che promuove l'enogastronomia (anche di alta fascia) della provincia
Altro che meta ideale! Il Trentino gastronomico stenta davvero a essere... stellare. La recente presentazione della Guida Michelin ci ha fornito un riscontro eclatante: non c’è pià il macaron per Alfio Ghezzi a Rovereto, lo chef - già bistellato - al Mart subisce strambe dinamiche gestionali del museo e "paga", diciamo così, la sua straripante creatività. Il suo Senso, al Mart appunto, aveva deciso già l’estate scorsa di non aderire al progetto Michelin, scegliendo di cimentarsi in nuove sfide, ancora in divenire, anche se lo spazio food sotto la cupola dell’archistar Mario Botta rimane aperto per eventi. Senza più badare però alla stella.
La "gommosa" comunque premia otto ristoranti, d’accordo, stesso numero dello scorso anno, con l’esclusivo Grual di Pinzolo, inserito in un hotel 5 stelle lusso, che prende il posto di Ghezzi. Ma per il resto, calma piatta. Nessun cenno di dinamismo, nessuna progettualità gastronomica di larghe vedute. Inutile citare il confronto - assolutamente perdente per i trentini - con gli chef sudtirolesi. Che di locali stellati ne hanno 20, con diversi altri in pista di lancio.
Alessandro Gilmozzi, dal 2023 stella verde che si affianca alla rossa per il suo El Molin di Cavalese. Lui è anche presidente degli Ambasciatori del Gusto
Cucine stellari? Certamente, ma consolidate. Ossia: spulciando le guide gastronomiche, sfogliando pure le minuziose citazioni della Guida di Identità Golose, di vere insegne emergenti se ne vedono poche. Eppure la scuola di cucina di Tione e le altre alberghiere sono costantemente mobilitate nella formazione di schiere di giovani, che però trovano allori fuori provincia.
Ragazzi della scuola alberghiera di Tione
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Il Trentino degli "spadellatori" dovrebbe insomma interrogarsi sulle prospettive della cucina locale tra 10 anni. Come potrà svilupparsi, tra avanguardia, ricerca e coinvolgimento del comparto agroalimentare nostrano? Il cambiamento è in atto, ma bisogna spingere i giovani a "vedere per scegliere". Chiedendo forse alle istituzioni e alla politica del settore di attivare precisi percorsi esperenziali, senza mescolare la cucina sopraffina, senza confondere influenze nordiche con quelle della contaminazione nipponica, tra la normalità (vedasi banalità) di qualche agritur, aziende queste costantemente supportate anche se spesso di propria produzione hanno ben poco.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Nato a Stravino, micro-borgo rurale in Valle dei Laghi, tra Trento, le Dolomiti di Brenta e il Garda. Per 36 anni inviato speciale Rai in programmi e rubriche agroalimentari, filmmaker, da oltre 30 anni degusta vini per la guida del Gambero Rosso e ha pubblicato numerosi testi di cultura enogastronomica. È editorialista del quotidiano online ilDolomiti.it
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Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.