07-02-2020
Mexican coupette, cioè mole di tequila, purea di patata camote, pepe timut, mais choclo affumicato, anacardo oleo saccarum e pepe red bell. E' una delle ultime creazioni del Vivarium di Filippo Sisti in zona Navigli, Milano
Filippo Sisti non è nuovo nell’ambiente della miscelazione. Tuttavia sono ancora pochi coloro che conoscono le sue evoluzioni nel corso degli ultimi anni. Ricorderete l’armoniosa e fruttifera collaborazione con Carlo Cracco nella sua Segheria dove, per chi ha avuto occasione, la miscelazione sfruttava già tecniche e strumentazioni di cucina per la realizzazione dei drink. Erano presenti infusioni, estratti, cotture sous-vide per arrivare ad una proposta spesso descritta come liquid kitchen. In realtà Sisti non ha mai sposato davvero questa etichetta proprio perché troppo spesso mistificata come food&drink pairing o piatti frullati e pronti da bere. Nato nel 2018 all’interno dello sperimentale cocktail bar Talea - aperto insieme al gruppo Pinch–Belé nella primavera 2018 e ad oggi non più operativo -, Vivarium è un progetto concepito con l’intento di unire in una sola proposta il mondo della cucina e quello del cocktail. La figura del barman si è evoluta in qualcosa di più sperimentale e più vicino al mondo gastronomico senza trasformarsi in un vero e proprio chef: i due mondi si fondono in maniera perfettamente complementare creando un’esperienza gusto-olfattiva ancora inedita in Europa. Visionario, avanguardistico e soprattutto coraggioso, Vivarium è in assoluto il primo tentativo di superare il limite gustativo e tecnico della realizzazione di un piatto/drink per regalare un boccone che contiene sapori primordiali e spazia verso confini gustativi ancora non esplorati. In un ambiente di sperimentazioni come quello della cucina gourmet, dove più discorsi sul tema sono già stati scritti, qui si torna ad elementi naturali e a processi di pura chimica organica gettando le basi per una nuova storia del gusto contemporaneo.
Filippo Sisti, Stradella, classe 1983
Caviale di Amaro Braulio Riserva e nero di seppia marinate con sale, cittonette di mango e olio di mostarda, gel di vodka, uova di salmone e uovo di quaglia al vino
Banana rossa dello Sri Lanka, cotta al forno per un'ora circa a 200 gradi, poi svuotata e lavorata con rhum diplomatico, crema di cocco bruciata al curry e riduzione di lime
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
piemontese di ferro, classe 1986, laurea in Economia per i beni culturali, dopo anni di militanza nei locali milanesi, è co-titolare insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails - storico American bar di MIlano e del Rita’s Tiki Room, spin-off caraibico polinesiano aperto nel 2019. Viaggia per passione, lavora per passione, mangia con passione