07-11-2017
Solaika Marrocco, vincitrice della settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru
Quando è stata dichiarata vincitrice ed è salita sul palco, è scoppiata in lacrime, lei così tenera, timida e minuta: se il cuore della giuria non fosse già stato conquistato dal suo piatto (Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critmi – ossia finocchi di mare - in tempura e infuso di luppolo), l’amore sarebbe comunque scoppiato lì. E’ stata Solaika Marrocco, classe 1995 da Parabita, nel Salento, ad aggiudicarsi la settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, prima donna nella storia della competizione (leggi: Solaika Marrocco ha vinto il Premio Birra Moretti Grand Cru 2017).
La premiazione
Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo
Primo e terza da sinistra i titolari del Primo restaurant, Marco Borelli e Silvia Antonazzo, con la chef Solaika Marrocco e il suo assistente Gabriele Fattizzo
Lei è diventata una sorta di Wonder Woman con questi favolosi turcinieddhi, involtini di frattaglie di agnello, fegato, polmone e cuore, comuni a tutto il Meridione d’Italia ma pensati in chiave contemporanea. Ha detto il presidente della giuria del Premio Birra Moretti Grand Cru, Claudio Sadler: «Non amo il quinto quarto, ma so distinguere un piatto ben fatto e questo era davvero fatto bene».
Il viaggio d'andata verso Milano, prima della finalissima
Ha scritto Paolo Marchi: «Alla domanda sui rischi presi con i turcinieddhi ha risposto con tre parole, non una di più: “Il palato parla”. Eccome se ha parlato». E ancora, riferendosi a una sua recente capatina al Primo: «Mi ha impressionato per il rapporto qualità/età (e studi) e per una frase: “Mi sto impegnando qui perché tantissimi giovani senza lavoro perdono la speranza e lasciano il Salento. Li capisco, ma se tutti ce ne andiamo, come possiamo pensare che la nostra terra cresca e dia occupazione a tanti?”».
Di nuovo la Marrocco premiata coi titolari del Primo restaurant e il suo sous chef
Ma come ci si risveglia dopo una giornata come quella di ieri? «Io non ricordo nulla di quello che ho detto, stamattina ancora non avevo realizzato bene la cosa, poi ho visto il trofeo... Per me è una cosa incredibile». Allora, buon viaggio.
(Guarda qui il video con la ricetta vincente di Solaika Marrocco)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera