Antonio Guida

©OnStageStudio

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Pugliese del Salento, classe 1972, terminati gli studi alla scuola alberghiera, dal 1998 inizia come commis di cucina ad accumulare esperienze importanti in Italia, Francia e Asia. Per brevità citiamo qui solo Pierre Gagnaire a Parigi, Enoteca Pinchiorri a Firenze e Don Alfonso a Sant’Agata sui due Golfi (Salerno). Il talento si perfeziona ancora per due anni, quando lavora come sous-chef della Terrazza dell’hotel Eden di Roma.

Nel 2004 la grande occasione: approda da executive chef al Pellicano di Porto Ercole al Monte Argentario, ottenendo presto la stella Michelin, che diventeranno due nel 2010. Il blasone aumenterà ancora nel 2011, quando l’insegna otterrà le tre forchette nella guida del Gambero Rosso. Questo perché la cucina di Guida esibisce alla perfezione tutti i fondamentali e li mette al servizio di piatti di raro equilibrio. Soluzioni dai sapori netti, limpidi e mai velleitari.

Un mestiere che dall'estate del 2015 riproduce nell'ambizioso progetto del ristorante Seta, incluso nel Mandarin Oriental Hotel di Milano. La stella Michelin è arrivata subito, il 10 dicembre dello stesso anno. L'anno successivo, la seconda. Piovono premi da ogni direzione: è Cuoco dell'anno al congresso di Identità Milano 2016 e lo stesso anno Seta ottiene il riconoscimento di Miglior carta dei vini e distillati della Guida di Identità Golose. E l'ascesa pare destinata a non arrestarsi.

di

Identità Golose

A cura della redazione di Identità Golose