25-01-2022
Le "bandiere" di Identità Milano. Esattamente 17 fa anni era in pieno svolgimento la prima edizione del neonato congresso di cucina d'autore, fondato da Paolo Marchi e Claudio Ceroni. Da allora sono saliti sul palco, in 16 edizioni, ben 775 relatori, provenienti da 42 diversi Paesi
Da un gennaio all’altro diciott’anni fa, tra Madrid e Milano. Tanti ne sono passati da quando a Madrid Fusión 2004, dal 13 al 15 gennaio, mi ripromisi di dare vita a un congresso italiano di cucina d’autore che si aggiungesse a due grandi appuntamenti in Spagna, quello nella capitale, e nei Paesi Baschi, lo Mejor de la Gastronomia, ora Gastronomika. Sentivo il bisogno, e con me chi subito mi affiancò, Claudio Ceroni, di dare un palcoscenico ai nostri talenti e affiancare loro il meglio che il pianeta poteva offrire, uno su tutti: Ferran Adrià.
Oggi la galassia di internet e dei social ci permette di sapere di tutto e di tutti. Allora non era affatto così, ci si doveva spostare e i momenti dove incontrare gli chef non erano molti, tutt’altro. Salone del Gusto a Torino, la Città del Gusto a Roma, la Spagna e basta, nessun’altra nazione. Identità sarebbe stata il primo fuori dalla penisola iberica.
ANNO 2005 - La prima edizione del congresso Identità Milano ha inizio. Ospite d'onore, Ferran Adrià (sotto, con Paolo Marchi)
Carlo Cracco con Paolo Marchi sul palco di Identità Milano 2005
Domenica 23 la serata di benvenuto al Circolo della Stampa che allora si trovava ancora al piano nobile di Palazzo Serbelloni in corso Venezia, una struttura che ci accolse nel salone più prestigioso, pieno come non mai. Ricordo un bel discorso di Rafael García Santos, gran patron del congresso di San Sebastian, e ricordo anche mio padre Rolly che, seduto in prima fila, chiese la parola per raccomandarsi sul tipo di lezioni avremmo tenuto. Temeva infatti che ne uscisse una cucina troppo creativa, che non capiva. Lo rassicurai, poi tutti i relatori fecero naturalmente quello che ritenevano giusto.
ANNO 2006 - Una foto storica. Paolo Marchi sul palco di Identità Milano con, da sinistra, Moreno Cedroni, Davide Scabin, Massimo Bottura, Mauro Uliassi, Carlo Cracco e Pietro Leemann, ossia il meglio della cucina tricolore (Massimiliano Alajmo era dovuto scappar via prima dello scatto)
ANN0 2006 - La prima lezione di Massimo Bottura a Identità MIlano
ANNO 2008 - Heston Blumenthal
ANNO 2009 - René Redzepi con un giovane Christian Puglisi
ANNO 2021 - Massimiliano Alajmo e Corrado Assenza, ossia due dei relatori tra i più presenti in tutte le edizioni di Identità Milano (Assenza non se n'è persa neanche una)
Ma noi di Identità non siamo certo solo il congresso meneghino, ma anche quelli in altri angoli come Londra e alcune metropoli americane. Facile ricordare Dave Chang e Daniel Patterson a Identità Londra così come Michael Tusk e Sarah Grueneberg a Chicago, Daniel Boulud e Michael Anthony a New York. Ma i numeri sarebbe sterili, se non fossimo in grado di dare spessore alle nostre iniziative. La quantità starebbe a zero se non andasse a braccetto con la qualità e la varietà delle scelte fatte.
Paolo Marchi e Claudio Ceroni, fondatori di Identità Golose e del congresso Identità Milano, davanti alla porta di Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia
E se siamo diventati anche una guida e un sito poderosi, se il ristorante di Identità Expo, all’esposizione universale milanese del 2015, ha dato il là per realizzare nel 2018 l’hub di Identità Golose Milano, questo è per il rapporto di assoluto spessore tra il sottoscritto e Claudio Ceroni. Non si cresce nel tempo in maniera così tangibile se non crescono le singole persone e il rapporto tra loro.
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi
Antonio Pappalardo sarà uno dei protagonisti di Identità di Pizza (in collaborazione con Latteria Sorrentina): appuntamento in Sala Blu 2 sabato 9 alle 11.45 . Per scoprire il programma clicca qui