10-06-2021
Dopo essersi conosciuti all'Alberghiero, e dopo alcuni anni in cui hanno lavorato separatamente, Michela Berto e Raffaele Ros hanno unito le forze e trasformato un'antica osteria e trattoria di paese in un ristorante di cucina d'autore
Raffaele Ros e Michela Berto, ospiti per due cene a Identità Golose Milano, mercoledì 9 e giovedì 10 giugno, sono due ristoratori animati da una passione evidente e molto intensa. Palpabile: la si percepisce nei gesti di Raffaele in cucina, nella concentrazione con cui lavora ai suoi piatti, la si coglie in ogni sguardo attento di Michela in sala, e nell'attenzione amichevole, sapientemente informale senza mai essere eccessiva, con cui affabula i clienti. Dopo il loro primo servizio in via Romagnosi 3 abbiamo chiacchierato con lo chef e la responsabile di sala del ristorante San Martino di Scorzè (Venezia), e anche nelle loro storie questa passione è emersa in modo netto.
I due, intanto, si sono conosciuti studiando cucina: «Il ristorante che ora gestiamo io e Raffaele - ci ha raccontato Michela, la più ciarliera dei due - è della mia famiglia da cinque generazioni. Io ho due fratelli e mentre loro due hanno studiato per lavorare in sala, io ho scelto di studiare cucina. E così ho conosciuto mio marito, all'Alberghiero. Diciamo che sono riuscita a portarmi a casa il più bravo della classe», ride affettuosamente, guardando il suo compagno nella vita e nel lavoro.
Un'antica immagine dell'edificio che accoglie il ristorante San Martino
Michela e la sua mamma
E qui entra in gioco la passione di cui dicevamo all'inizio: elemento irrinunciabile per affrontare il cambiamento e le sue conseguenze. Non è certo un'esperienza fatta solo da Raffaele Ros e Michela Berto: quando un locale con una lunga storia decide di cambiare identità, di spingere sulla raffinatezza della proposta, la prima reazione del pubblico abituale è di sospetto, quando non di rigetto. E così è stato anche per il San Martino di Scorzè.
Ce l'hanno fatta, e la celebrazione definitiva di questo impegno costante e coraggioso è arrivata nel 2014, con la conquista della stella Michelin. Un obiettivo raggiunto tenendo sempre fede ai principi che tuttora animano Raffaele e Michela, dimostrati perfettamente anche nel menu proposto a Identità Golose Milano.
E' quello che è successo anche a chi è stato per la prima delle due serate targate San Martino a Identità Golose Milano: se siete ancora in tempo, potete prenotare un tavolo per la seconda e ultima cena della coppia Ros&Berto in via Romagnosi 3, giovedì 10 giugno. Visitate il sito ufficiale dell'Hub per riservare il vostro posto. Di seguito, le foto e il racconto, da parte dello stesso Raffaele Ros, dei piatti proposti al pubblico milanese.
Il benvenuto di Raffaele Ros ai clienti di Identità Golose Milano, in cinque colorati assaggi
Cocktail di gamberetti «E' una nostra rivisitazione di un classico eseguita con quasi tutti i prodotti con cui lo proponevamo negli anni '80. Quindi i gamberetti di laguna, quelli un po' più piccoletti, bolliti, la lattuga...al tempo si usava la salsa rosa, noi invece abbiamo pensato di giocare con un caldo/freddo. Il cocktail è sempre servito in una coppa, un po' più grande di quella da Martini, sul cui fondo mettiamo un gelato molto fresco, a base di lattuga, basilico e altre erbe aromatiche, sopra c'è una spuma leggera di patata, su cui poi viene posato il gamberetto condito con solo olio e limone. E per finire una quenelle di mela verde allo zenzero, il tocco più moderno al palato»
Gnocchi Veneziani «E' una ricetta che abbiamo riscoperto, tra il 1996 e il 1997, in un vecchio libro della mamma di Michela. Nella storia della sua famiglia ci sono diversi commercianti di granaglie, quindi in casa c'era sempre della farina in più, mentre mancavano le patate. Così nacquero questi gnocchi fatti con un impasto di latte e farina, conditi con un sugo di erbe o un fondo di arrosto. Da qui siamo partiti, volendo alleggerire la ricetta, inserendo nell'impasto, proprio all'ultimo momento, del bianco d'uovo montato, per dare volume e sofficità. Per evitare intolleranze, l'impasto lo eseguiamo con latte senza lattosio e farina senza glutine. Questi gnocchi molto soffici vengono conditi con un fondo di acqua di vongole e prezzemolo, e un sugo ottenuto con vino bianco e le parti meno nobili del rombo, che tostiamo in padella, facendo prendere loro quell'aroma di forno che poi passa nel sugo, creando un mix avvolgente. Infine aggiungiamo un po' di finocchietto fresco a dare il profumo della primavera»
Calamaretti di Caorle tostati con castraure di Sant’Erasmo «Questo è un piatto molto classico, quando lavoravo a Venezia si serviva spesso la spadellata di calamari e carciofi. I carciofi in quel caso erano tagliati a julienne, spadellati con aglio e prezzemolo, poi infine si aggiungevano i calamari, prima bolliti e poi passati in padella, per una pietanza che era più un antipasto. Nella nostra preparazione prima facciamo tostare i calamaretti in olio extravergine, i carciofi vengono cotti a parte in forno, con solo sale, pepe e prezzemolo, e poi aggiunti nel piatto con una crema di cavolfiore e un ristretto di crema di carciofo. A concludere un fondo di verdura, fatto come un fondo di carne, per dare questo la sensazione di arrosto che completa il piatto»
Zuppetta di more, gelato allo yogurt, aria di latte e polvere di menta e liquirizia «Chiudiamo il percorso con un piatto più contemporaneo: è una passata di more cotta con la vaniglia a cui aggiungiamo un crumble di mandorle all'olio d'oliva. Il piatto viene concluso con una quenelle di gelato allo yogurt, molto fresco, a cui viene aggiunta una tegola di latte secco, e tutto viene spolverato con menta e liquirizia per dare maggiore rotondità a questo dessert»
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Edoardo Traverso, ligure classe 1996, è cresciuto nella brigata di Identità Golose Milano, in cui lavora dal giorno dell'inaugurazione, fino a diventare l'executive chef
Venerdì 27 settembre, alle ore 20:00, a Identità Golose Milano ci saranno i brand ambassador di Molino Casillo Giuseppe Errichiello della Pizzeria Peppe - Napoli sta’ ca' (Tokyo) e Tiziana Cappiello della pizzeria Il Balcone (Minervino Murge, Bari). Per prenotare il vostro tavolo, visitate la pagina dedicata sul sito ufficiale dell'Hub