21-12-2022

Gin District: il gin artigianale che racconta i quartieri di Milano

La creatività di Brera, il lato elegante di Montenapoleone, l'anima giovane e allegra di Isola: il capoluogo lombardo raccontato in tre nuovi distillati. I nostri assaggi all'hotel Excelsior Gallia che ha presentato il brand in anteprima

Trai nuovi nati, il Gin district Brera con note in

Trai nuovi nati, il Gin district Brera con note iniziali di menta eucalipto, che lascia in seguito spazio alle note calde della vaniglia, della mirra e dell’incenso. In bocca asciutto e pulito, grazie alla presenza di pepe e cannella, lascia un finale leggermente piccante. Alla Terrazza Gallia è stato interpretato nel cocktail Timeless Charm, con liquore di cacao bianco, sciroppo di cocco e tonka, bitter all'arancia e al mandarino. Foto: Annalisa Cavaleri

Brera, con la sua creatività, Montenapoleone, icona della moda mondiale, Isola, giovane e cosmopolita. Quante anima ha Milano, tante quante i suoi quartieri. Guidati dall'amore per il nostro capoluogo, quattro imprenditori lombardi hanno decisio di unire le forze per creare - in questo freddissimo fine anno - tre gin artigianali che identificassero i "distretti" milanesi e le loro specificità. Marco e Luca Lantero, Cristian Vismara Mirko Sanchini l'idea è tutta loro: «Siamo appassionati da anni e il progetto è il punto di arrivo di lunghe ricerche e studi - dicono -. Per noi è come un figlio che nasce, anzi 3. Lo studio delle botaniche, la distillazione, la certificazione di ogni processo: ogni dettaglio è stato creato per un prodotto che potesse colpire e attirare l'attenzioneanche  in questo mondo, sempre più vasto e interessante, dei gin artigianali». Il lancio, nella splendida location della Terrazza dell'hotel Excelsior Gallia, sotto lo sguardo attento del sommelier Paolo Porfidio e del bar manager Andrea Griggio.

Paolo Porfidio, sommelier dell'Excelsior Gallia - Foto AC

Paolo Porfidio, sommelier dell'Excelsior Gallia - Foto AC

Il metodo utilizzato per la produzione del Gin District è quello del compound gin, ovvero della mescola di diversi alcolati fino ad ottenere un gusto ricercato e ricco. Il ginepro, alla base di tutte le ricette, è selezionato in base al grado di maturità delle coccole (il corpo fruttifero del ginepro) e al loro contenuto di oli essenziali. «Una corretta scelta di questo ingrediente è fondamentale per ottenere un aroma balsamico ed equilibrato, senza avere punte di intensità eccessiva che disequilibrano il prodotto e possono portare a intorbidamenti del distillato finale - spiega Marco Lantero -. Le coccole vengono distillate in corrente di vapore, un metodo di distillazione capace di estrarre gli oli essenziali senza alterarne le caratteristiche organolettiche e sensoriali. La scelta di distillare le bacche di ginepro separatamente è dettata dall’esigenza di lavorare al meglio l’ingrediente principale del gin, regolando opportunamente temperatura e pressione, senza essere condizionati dalle esigenze di altre materie prime».

Marco Lantero, uno dei founder

Marco Lantero, uno dei founder

Il resto della botaniche è distillato diviso per famiglie aromatiche, come per esempio viene fatto per gli agrumi: un’altra attenzione nei confronti della materia prima che in questo modo trova le migliori condizioni possibili di estrazione dei composti aromatici. Tutti i distillati sono perfettamente limpidi e trasparenti, particolarmente "oleosi" e setosi al palato.

Ma veniamo alle tre proposte. 

«Brera è la creatività milanese racchiusa in bottiglia - spiega Marco Lantero -.Un gin non filtrato, libero e puro come solo la vera arte sa essere, realizzato in cold compound e con un colore dorato che riflette tutto il suo pregio. Le sue 12 spezie, come tasselli di un mosaico, si combinano perfettamente per formare un carattere deciso e avvolgente». Questo gin è arricchito da vaniglia in baccelli interi che vengono fatti riposare in alcool, senza ricorrere a semi lavorati o aromi artificiali. Dopo un adeguato tempo di riposo e di decantazione, si ottiene un infuso dal colore dorato, perfettamente limpido che conferisce a Brera la sua tipica e riconoscibile cromia. 

All'Excelsior Gallia, il gin Brera è stato interpretato nel Timeless Charm, con liquore di cacao bianco, sciroppo di cocco e tonka, bitter all'arancia e al mandarino.

Il secondo gin è il Gin District Montenapoleone, arricchito dai fiori di sambuco. Le sommità fiorite di questo arbusto, dal caratteristico colore bianco-crema, vengono raccolte nel loro pieno sviluppo, momento in cui fisiologicamente c’è il maggior accumulo di sostanze aromatiche. Subiscono poi un processo di essiccazione e successivamente vengono lavorate per ottenere la parte floreale e delicata. Il riusultato è balsamico, con sentori di camomilla e rosa. Cannella, chiodi di garofano e pepe aggiungono corpo a questo gin, insieme ad una piacevole piccantezza data da zenzero e galanga. Il cocktail che lo interpreta si chiama, proprio per il legame con la moda, Il salotto di Milano e unisce Gin district Montenapoleone, calvados, Campari infuso al lampone,vermouth di Torino Stocchi.

Il team dell'Excelsior Gallia con il cocktail Timeless Charm

Il team dell'Excelsior Gallia con il cocktail Timeless Charm

L'anima più divertente e giovane di Milano è infusa nell'Isola, un gin dal profilo mediterraneo, ricco di sentori erbacei e agrumati, in cui il ginepro si unisce al rosmarino per aumentarne la carica balsamica. Note di limone e lime si mescolano alla freschezza della menta, per una distillato ricco di sfumature. All’assaggio è equilibrato, inteso e sfaccettato, con chiari richiami ad atmosfere di macchia mediterranea e agrumeti. L'idea dei bartender è Un'isola a Milano, che unisce il gin Isola a Lillet Blanc infuso all'osmanto, Aperol, albicocca Briottet,  purea di frutto della passione chiarificato.

Trilogin 

Trilogin 

Se volete provarli tutti, da veri intenditori, vi consigliamo il Trilogin, che li riunisce in tre mini gin-tonic. La base in legno dei tre bicchierini è stata, anche in questo caso, disegnata su misura per la degustazione. Divertente e originale per confrontarne il gusto.

Ultimo, ma non ultimo, il packaging è davvero essenziale ed elegante, perfetto per un regalo di Natale.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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