01-07-2024
Giulia Vicini e Giulia Zanni, pizzaiole del Giuly Pizza di Castelli Calepio (Bergamo). Due esempi di giovani talenti nel mondo della pizza al femminile
Cresce in Italia, e cresce bene, il mondo delle donne pizzaiole. In un settore tradizionalmente appannaggio dei maschi, si fa largo un numero ancora minoritario ma crescente di professioniste femmine, sia che siano titolari o contitolari di pizzerie, ma - ancor più importante - che lavorino al forno. Si stima che le quote rosa rappresentino già oggi circa il 10% circa del settore, ne abbiamo scritto qui. E donne sono le ultime vincitrici assolute del Campionato Mondiale della Pizza 2024: si tratta di Giulia Vicini e Giulia Zanni, giovani e promettenti pizzaiole del Giuly Pizza di Castelli Calepio (Bergamo). Prima di loro, 16 anni fa, ad aggiudicarsi l'oro era stata invece Rosa Casulli della pizzeria McRose a Putignano (Bari): una generazione diversa, territori agli antipodi e pure visioni differenti (ma neanche troppo) della pizza. Le abbiamo messe a confronto.
Esempio di gioventù e bravura sono le due Giulia, ossia Giulia Vicini e Giulia Zanni, giovani e promettenti pizzaiole del Giuly Pizza di Castelli Calepio (Bergamo), proprio per questo vogliamo iniziare dalla loro storia e dal loro progetto che mette insieme pizza, sostenibilità, territorio, agricoltura e futuro: «Straordinario non è il fatto di fare la pizza, ma per noi è avere la possibilità di dare vita alle nostre idee ogni giorno, usufruendo della pizza come linguaggio universale. La nostra vittoria al Campionato Mondiale della Pizza è la conferma che la vita ci vuole su questa strada e noi l'asseconderemo. Ma ciò che conta davvero non è arrivare in alto, ma connetterci al mondo. Abbiamo molti progetti per il futuro e ogni giorno nascono nuove idee. Il nostro metodo di lavoro però è stare nel presente seminando bene. Per usare una metafora agricola, che è il nostro linguaggio: lavorare ogni giorno nutrendo il terreno con un fertilizzante davvero speciale, il nostro amore».
Rosa Casulli
Qualità che oggi possiamo tradurre tranquillamente anche come sostenibilità, un mantra per Giulia Vicini e Giulia Zanni: «La pizza sostenibile è una pizza curata nei minimi dettagli. È tenere conto di ogni elemento che compone il risultato. Una delle nostre parole d'ordine è "sinergia": crediamo racchiuda un po' il nostro senso, ciò che siamo e che vogliamo trasmettere, ossia emozione, purezza, condivisione, valorizzazione, equità, ricerca», sottolineano all'unisono, per due anni consecutivi hanno vinto il premio Pizza del Cambiamento. Quindi, una visione nuova e futuristica della pizza che si combina a due mani femminili, un cambiamento che va oltre ogni aspettativa.
Giulia Vicini e Giulia Zanni vincitrici al Campionato Mondiale della Pizza
Prima di chiudere questo confronto chiediamo a Rosa cosa consiglia a una ragazza che si vuole avvicinare al mondo della pizza. Risponde così: «Vedo un futuro della pizza luminoso e sempre più in crescita, con professionisti e professioniste alla pala sempre più consapevoli e attenti. Spero anche che aumenti il numero di donne: mi offrirei volontaria per trasmettere loro tutto quello che so! Il mio consiglio è quello di non arrendersi alle prime difficoltà e di coltivare sempre i propri sogni e le proprie passioni».
(2, continua)
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Calabrese di origine e romana di adozione. Laurea in Scienze della Comunicazione. Dopo alcuni anni passati nell’editoria, si avvicina al mondo dell’enogastronomia, muovendo i primi passi tra redazionali, ricette da editare, social network e fiere di settore. Giornalista pubblicista, collabora con La Madia e Pizza e Pasta Italiana, è autrice del podcast Misticanza per Radio Food, di cui dirige il magazine. La sua passione è raccontare le storie di aziende e produttori. Amante del buon cibo, della pizza abbinata con il vino e dei libri. Fanatica di sport
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