05-07-2024
Grand Vintage 2016 Moët & Chandon - A Tale of Sublimation
Un viaggio da Epernay a Parigi ci ha fatto scoprire il pianeta MOËT & CHANDON che ospita all’interno della storica cantina una mostra imperdibile Memories of Tomorrow: A Moët & Chandon Exhibition. In collaborazione con i maestri ricamatori del moderno Atelier Baqué Molinié di Parigi, dopo otto mesi di lavoro, sono nate delle opere uniche al mondo custodite in Maison e visitabili fino al prossimo autunno.
Un percorso che scandisce la storia del marchio per temi, compresi i bozzetti preliminari che hanno permesso la realizzazione di questi undici capolavori d’arte. Tra i vari totem in esposizione ci soffermiamo su quelli che rappresentano il tempo, e precisamente quello atmosferico e quello cronologico. Il Tempo Atmosferico si ispira al progetto - attivo dal 1990 - che Moët & Chandon attua con un vero e proprio tour mondiale attraverso una mongolfiera a forma di tappo chiamata Spirit of 1743.
Memories of Tomorrow - Il Tempo Atmosferico. Crediti fotografici @J. Burton
Un percorso nel cielo che ha permesso di sorvolare oltre 21 Paesi. Ispirandosi a questo, gli artisti parigini dell’Atelier hanno ricreato una classica cupola, una mezza sfera al contrario, dipinta con le sfumature tridimensionali di un cielo azzurro striato da nuvole che hanno la stessa forma delle opere in mostra, viti e grappoli compresi.
Cosa ben diversa è il Tempo Cronologico che deriva dall’ispirazione alla speciale collezione della Maison, Grand Vintage, champagne creati solo in annate eccezionali con affinamenti più lunghi rispetto alle cuvée non vintage. In questo caso la creatività dei maestri ricamatori dell’Atelier Baqué Molinié crea degli anelli dorati ispirati alle querce secolari che riposano nel bosco dello Château de Saran. Una superficie dorata in un disco di vinile che trasferisce musica, la stessa che ha animato le feste memorabili allo Château. In effetti, quando si arriva in tenuta, l’atmosfera permette di viaggiare nel tempo attraverso locali, dettagli ed elementi storici perfettamente integrati a questo luogo mitico.
Moët & Chandon Memories of Tomorrow - Il Tempo cronologico. Crediti fotografici @J. Burton
Una visita che ci ha permesso di degustare in anteprima il millesimo 2016 del Grand Vintage (che verrà rilasciato sul mercato a settembre) e della versione Rosé. Champagne che nascono da un’annata considerata complessa e, a tratti, piuttosto turbolenta, tuttavia eterogenea.
Lo Chef de Cave Benoît Gouez. Crediti fotografici @Laurent Humbert
Bollicine che interpretano il millesimo con un esercizio di alto stile da parte dello Chef de Cave, Benoît Gouez premiato da noi di Bollicine del Mondo come Interprete dell’Innovazione. Grand Vintage 2016 esprime al naso e al palato note tostate, floreali, di cedro e lievi cenni di pasticceria. Un sorso cremoso e una nota finale di zenzero, pompelmo rosa a sostegno di una bella acidità.
Lo chef della Maison Jean-Michel Bardet
La versione Rosé esalta un Pinot Noir che cela grande complessità, specie al naso. Floreale, sentori di fico stemperati da note di fragolina di bosco. Al palato emerge potenza e convivialità che porta a individuare note di arancia sanguinella. Champagne che, accompagnati dai millesimi 2000 e 2009, hanno permesso allo chef della Maison, Jean-Michel Bardet d’interpretare l’arte culinaria in perfetta armonia con le bollicine. Il menu A tale of Sublimation è pura sublimazione enogastronomica.
Una rara prova di equilibrio ben riuscita, con quanto lo Champagne esprime nei calici, allineato al talento culinario dello chef nei piatti. Una delicatezza di ingredienti accostati ai Grand Vintage con l’obiettivo di esaltare cibo e bollicina con quell’apparente semplicità che solo i grandi protagonisti riescono a realizzare. Afferma lo chef: «Tradizionalmente, un abbinamento gastronomico inizia con un piatto e il vino viene poi scelto per completarlo. A me piace adottare l'approccio inverso: partire dall'emozione che mi suscita uno Champagne Moët & Chandon e creare ricette che lo esaltino, basandomi su sei principi fondamentali: dialogo, cromaticità, semplicità, salinità, dolcezza, consistenza».
Moët in Paris by Allénos. Crediti fotografici @Virgile Guinard
Il viaggio non finisce qui perché in occasione delle Olimpiadi a Parigi, la Maison Moët & Chandon, insieme allo chef Yannick Alléno, ha creato una meta imperdibile chiamata Moët in Paris by Allénos.
Da sinistra, Benoît Gouez, lo stilista-illustratore Charles de Vilmorin e lo chef Yannick Alléno. Crediti fotografici @Virgile Guinard
Ristorante, bar e spazio per eventi arricchito dall’arte dello stilista-illustratore Charles de Vilmorin, che ha espresso un mondo onirico e anticonformista in sinergia con l’immagine della Maison. Colori vibranti e fiori di chiara ispirazione alla natura e alla Champagne.
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