05-11-2023

Lago di Como tutto l'anno, tra grandi bottiglie e vecchie annate alle Wine Dinner di Villa D'Este

Come destagionalizzare il turismo di lago? Il ristorante Veranda dell'hotel 5 stelle, a Cernobbio, punta su un ciclo di cene (che proseguono fino a dicembre) e imperdibili degustazioni al calice: si parte dalle bolle raffinate Jacques Selosse

Per tutto il mese di novembre, Villa d'Este, h

Per tutto il mese di novembre, Villa d'Este, hotel 5 stelle sul Lago di Como a Cernobbio, ospiterà nel ristorante Veranda  le Wine Dinner, un ciclo di cene dedicato a grandi bottiglie e vecchie annate in abbinamento alla cucina dello chef Michele Zambanini

Nel cuore di uno dei luoghi più iconici e suggestivi d'Italia, sulle rive del Lago di Como, Villa d’Este ha ospitato e ospiterà fino a dicembre, delle cene speciali con esperienze d’eccellenza e appuntamenti imperdibili, dove icone della produzione vitivinicola incontreranno la raffinatezza della cucina del ristorante Veranda.

L’iconico hotel 5 stelle a Cernobbio resterà aperto fino all’Epifania con un progetto di destagionalizzazione per valorizzare tutto l’anno un territorio unico al mondo attarendo così clienti italiani, anche locali, e internazionali.

Nascono così le Wine Dinner con una selezione di grandi bottiglie e vecchie annate, studiata dal wine manager Alex Bartoli in armonia con lo chef Michele Zambanini: grande inizio lo scorso 11 Ottobre con Jacques Selosse, storica azienda in Champagne riconosciuta per la sua dedizione all'artigianalità e alla vinificazione tradizionale, con un'attenzione particolare ai dettagli e alla qualità in ogni fase del processo di produzione.

Solo 50.000 le bottiglie prodotte ogni anno provenienti dai 7,5 ettari distribuiti su terroir straordinari della Côte des blancs (mentre le parcelle di Pinot Nero provengono dalla Montagne de Reims: Aÿ, Ambonnay e Mareuil-sur-Aÿ). Gli Champagne Jacques Selosse sono apprezzati per la loro vinosità, la purezza e le note ossidative perfettamente controllate: inaugura la serata l’Initial, sboccatura ottobre 2022, abbinato a Capasanta, cavolfiore, nocciola e grue di cacao.

100% Chardonnay, è un vino composto da tre annate consecutive, con affinamento sui lieviti in bottiglia di almeno 2 anni e mezzo: zafferano, nocciola, burro chiarificato, mandorle tostate e leggere note agrumate raccontano un naso ampio. Bolla fine, persistenza non lunghissima, ma di grande eleganza e complessità: un vino caleidoscopio, caratterizzato all’assaggio da sapidità e pepe bianco sul finale.

La seconda portata, Tortello di burrata, cima di rapa e calamaretto spillo, è stata proposta in abbinamento all’iconico Substance, segnalato anche sull’App di Bollicine del Mondo (che è possibile scaricare gratuitamente), miele, spezie, pan di zenzero al naso anticipano il racconto di un vino straordinario, che nasce da una vecchia solera del 1985 prima di rimanere sui lieviti in bottiglia per sei anni. La vendemmia di riferimento è la 2016, la sboccatura quella di ottobre 2022: rotondità, forza e una straordinaria freschezza al gusto.

Rombo, foie gras e sedano rapa in abbinamento a La Côte Faron Jacques Selosse

Rombo, foie gras e sedano rapa in abbinamento a La Côte Faron Jacques Selosse

Côte Faron con Rombo, foie gras e sedano rapa, un accostamento vincente e uno Champagne sboccato a dicembre 2022, prodotto in sole 1200/1600 bottiglie: siamo ad Ay, singolo cru di Pinot Nero. Mela cotogna, frutta candita al naso. Inebriante, leggermente tannico, la sua elegante struttura e la fine effervescenza lo hanno reso un vero gioiello. Un tripudio di complessità, che travolge senza mai fermarsi.


Exquise, una vera chicca in sole 1000 bottiglie, proposta in pairing a una Sfera cremosa alla mandorla con cuore di datteri e caviale di ribes rosso: un vino pensato su esplicita richiesta di degli chef Bernard Loiseau e Pierre Gagnaire, per accompagnare alcuni loro dessert. 24 g/l di zucchero aggiunto ed uve raccolte surmature, la sboccatura è del novembre 2021: una vera sorpresa con note di incenso e fumè, che al naso invitano all’assaggio.

Una cena degustazione memorabile, grazie alle creazioni dello chef in grado di esaltare gusto e sapori, cimentandosi in abbinamenti non sempre facili, il tutto in un luogo che evoca eleganza, storia e lusso. Un evento che a Villa d’Este, con le sue 152 camere e suite, rimarrà nei ricordi di tutti gli appassionati di champagne e di buona cucina.

Prossimo appuntamento il 14 novembre con Gaja, 22 Novembre Krug, 6 dicembre Sassicaia e dulcis in fundo, il 18 dicembre un’esclusiva serata con i vini di Domaine de la Romanée-Conti.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Salvo Ognibene

nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri

Consulta tutti gli articoli dell'autore