15-10-2022

Veuve Clicquot, 250 anni nel segno del sole

La Maison di Reims ha festeggiato l'importante traguardo col debutto dell’edizione limitata Vintage 2002, in formato Magnum. Degustazione e protagonisti

Francesca Terragni, direttore marketing e comunica

Francesca Terragni, direttore marketing e comunicazione Moët Hennessy Italia; Didier Mariotti, chef de caves Veuve Clicquot e Carola Braggio, senior brand manager Veuve Clicquot alla presentazione dell’edizione limitata Vintage 2002

«Sogna in grande, con positività e bellezza. We are solaire!». È l’inno della Vedova Clicquot che accompagna le celebrazioni dei 250 anni della Maison di Reims. Storia e avanguardia niassunto di una donna che - con audacia, creatività e puro spirito imprenditoriale - ha creato una delle più iconiche aziende in Champagne.

Madame Clicquot oggi ispira ancora le creazioni di Didier Mariotti, chef de cave arrivato a Milano per presentare in anteprima l’edizione limitata Vintage 2002 in esclusivo formato Magnum: «Questa cuvée è il 63° Millesimato dal 1810, anno in cui la vedova Clicquot creò il suo primo champagne Millesimato. Il suo amore per il Pinot Nero ha segnato l’evoluzione di tutti i nostri prodotti. Oggi il vitigno costituisce oltre il 60% di questa etichetta. Il Pinot Noir identifica una vera firma della Maison. Sono molto felice di seguire le orme dei miei predecessori e con il nostro team tecnico creare uno champagne che non teme il tempo».

Una donna solare dalla mentalità profondamente ottimista: non a caso scelse le sue etichette colorandole con tonalità che ricordano il sole e, ancora oggi, arricchite dal  design contemporaneo portano alla luce quattro oggetti da collezioni detti “The Icons”. Stiamo parlando di Ice Jacket, custodia isotermica lanciata nel 2004; Ice Box creata nel 2000 che svela un contenitore quasi nipponico attualissimo e riciclabile; il Fridge presentato in partnership con Smeg con uno stile anni ’50  e il mitico Arrow del 2016, quel segnale stradale che punta verso una destinazione evocativa del mondo.

Duecentocinquant’anni in cui l’innovazione non è mai mancata e il futuro proietta verso etichette di pinot nero, con complessità, ricchezza ed eleganza che si allineano in perfetto equilibrio. La cucina di Enrico Bartolini e Michele Cobuzzi, oltre al tocco femminile di Karime Lopez, hanno guidato una degustazione sorprendente per accostamenti e millesimi inediti proprio come il Vintage 2002, nato  con Premier e Grands Crus per 60% di Pinot Nero, 33% Chardonnay e 7% Meunier.

Sboccatura 2019, quindi un bel 15 anni sui lieviti. Note agrumate tra clementine e pepe bianco, note biscottate oltre al caramello salato e cera d’api. Un sorso generoso, fresco dalla rotondità equilibrata. Un prodotto disponibile solo nel grande formato presente in ristorazione e nelle migliori enoteche. Un salto nel tempo con l’assaggio de La Grande Dame 1990 Jéroboam abbinata al dolce di Karime Lopez, “Da Paestum a Carrara: mozzarella di bufala, pomodoro, basilico e fragola”. Un’esplosione di complessità e avvolgenza, adatta a celebrare questo importante compleanno.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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