07-10-2022

Biondi-Santi: presente e futuro della cantina icona di Montalcino

La storia si fa eredità e conoscenza, per una realtà che guarda sempre al futuro con progettualità. Le anticipazioni sulla vendemmia 2022

Giampiero Bertolini, Amministratore Delegato di Bi

Giampiero Bertolini, Amministratore Delegato di Biondi-Santi, cantina simbolo di Montalcino

Biondi-Santi è la storia del Brunello di Montalcino narrata da secoli con dettagli importanti sull’eccellenza che rappresenta nel mondo. La Tenuta Il Greppo domina un’area incontaminata di natura che rapisce per i silenzi assordanti e colori pregni di storia e di altrettanta voglia di rinnovarsi perché come dice il Ceo Giampiero Bertolini: «Non possiamo accontentarci di quello che la storia ci ha attribuito, abbiamo il dovere di far vivere questa terra traendo il massimo dalla natura delle nostre viti». Un esercizio in vigna che svela un protocollo agricolo poco interventista e riporta al ricordo assoluto del principio di permacoltura con aree sperimentali di barbatelle con una vera “nursery” che deve evolvere attraverso un approccio che preservi la resilienza e ricchezza delle piante con estremo equilibrio, si progettano filari con un sistema atto ad indurre una crescita vegetativa ideale per autoregolare calore e combattere l’inevitabile problema del riscaldamento del pianeta. 

Non aspettatevi una cantina creata da archistar con effetto wow: qui si respira la storia, un angolo singolare con alcuni effetti personali usati dal dottor Franco Biondi Santi non simboleggia nostalgia ma autenticità proprio come il singolare caveau library che custodisce ogni singola annata prodotta a Montalcino. Qui si condivide il lavoro quotidiano attraverso team giovane guidato da Federico Radi, direttore tecnico che ama sporcarsi le mani con la terra e tratta ogni grappolo come una creatura meravigliosa da trasformare in nettare di Bacco degna dell’etichetta che vestirà le bottiglie in cui sarà contenuto. Occorre immaginare di essere di fronte ad esempio monumentale di come è il Brunello di Montalcino e comprendere dove la nuova proprietà, attiva dal 2017, desidera proseguire per continuare a produrre 90 mila bottiglie con uno stile fatto di freschezza ed eleganza. Esercizio di stile che mostri, in qualsiasi millesimo, l’unicità di un terroir che si evidenzia con tannini setosi. Una scelta di creare un rosso più immediato pur identitario di un luogo per poi riscontrare un’interpretazione del Brunello austero e luminoso, un carattere che nei millesimi più recenti evidenzia una vena sapida che rapisce le papille gustative. Un discorso più approfondito è quello che riguarda la Riserva di Brunello.

Federico Radi, Direttore Tecnico di Biondi-Santi

Federico Radi, Direttore Tecnico di Biondi-Santi

Perfetta è la frase pronunciata da Franco Biondi Santi: «La natura riesce a creare cose belle, basta saperle aspettare». In effetti degustando i millesimi 1999, 2008 e qualche anteprima siamo catturati dalla freschezza e luminosità di un 1999 che svela ancora una croccantezza del frutto e porta in risalto la maestosità del clone Sangiovese Grosso BBS11 (Brunello Biondi Santi 11) individuato e selezionato dai fondatori a Tenuta Il Greppo negli anni settanta.

Biondi-Santi Brunello Riserva 1955

Biondi-Santi Brunello Riserva 1955

Il Brunello di Montalcino Riserva 2008 sempre prodotta con le stesse uve si distingue per una piacevole balsamicità in perfetto equilibrio al naso e all’ assaggio. Un sorso di macchia mediterranea che svela un vino in evoluzione. Sull’anteprima che arriverà a breve ci raccontano della creazione di un blend parcellare di uve provenienti dai vigneti di proprietà inclusi quelli più vecchi che vantano un’età media di oltre 25 anni. Una vinificazione in botti verticali di rovere di Slavonia con uso di lieviti indigeni e successivamente invecchiata per tre anni in botti di rovere di Slavonia.

La scrivania di Franco Biondi Santi

La scrivania di Franco Biondi Santi

Recentemente è stata introdotta una novità importante con la creazione dei grandi formati che potranno essere ritrovati nei 52 mercati di distribuzione con l’ Italia al primo posto. La bevibilità di queste interpretazione di un territorio consacrano Biondi-Santi una delle cantine più iconiche del panorama di Montalcino che, attenzione, guarda al futuro con progettualità.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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