21-08-2020
La Maison Ruinart di Reims è da sempre un’azienda innovativa e pionieristica nel mondo Champagne e come tale, già da tempo, percorre la via della sostenibilità. Un mantra perfetto per il futuro della storica maison di produzione di champagne, che fin dal 1764 mise in commercio il suo rosé e, cinque anni più tardi, decise di utilizzare le casse di legno per trasportare le bottiglie.
È impossibile scordare i meravigliosi cofanetti che custodiscono i preziosi Champagne Ruinart. Ebbene i tempi cambiano. Ruinart primeggia, ancora una volta, con un packaging che è simbolo di avanguardismo. Una “seconda pelle” al 100% ecologica.
Nove volte più leggero dei precedenti coffret, per un peso di appena 40 grammi. Una texture che esalta la bottiglia e fonde dettagli importanti, visto che l’involucro è in un solo pezzo, si fregia di un originale bottone di chiusura dove spicca la R di Ruinart.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Gennaro Schiano, titolare di Cantine del Mare a Monte di Procida (Napoli)
Il nuovo Ruinart Blanc Singulier: chardonnay in purezza, la convincente risposta della maison al cambiamento climatico
Lo chef de cave di Ruinart Frédéric Panaïotis e il sommelier Cristian Brancaleoni (Del Cambio, Torino), vincitore del Ruinart Sommelier Challenge Italian Edition 2024