Riccardo Forapani
Cacio e pepe in vescicadi Riccardo Camanini
Dal Mondo Viaggio a Marrakech, tra profumi, suoni e colori della città della luce
La Bassa Atesina, foto di Florian Andergassen
Il Consorzio Vini Alto Adige ha presentato con una serie di eventi digitali la nuova annata 2019. Eros Teboni, sommelier campione del mondo WSA nel 2018, ha condotto una singolare degustazione di 6 aziende altoatesine. Elena Walch con la sua interpretazione di Chardonnay, Terlaner di Cantina produttori di Terlano, Gewürztraminer di Pfitscher, Moscato Giallo di Manicor, un Lagrein Kretzer di Muri Gries per terminare con il Pinot Nero Malojer Gummerhof. Il direttore del consorzio, Eduard Bernhart, ha descritto il millesimo 2019 come una buona annata. Le 200 cantine del Consorzio hanno una produzione più spostata sui vini bianchi (38% lo spazio dedicato ai rossi). Teboni ha posto l’accento sulla freschezza dei primi, evidenziandone acidità spiccate e grande potenziale di invecchiamento: «I bianchi dalle alte quote hanno una spigolosità più marcata. Il frutto è netto, elegante e in continua evoluzione. Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio e Sylvaner si faranno notare per una spalla acida di struttura. Molto più rotondo il Gewürztraminer o lo stesso Sauvignon». La vera grande riconferma è la Schiava che si fa apprezzare per una complessità che non ti aspetti da un vino così giovane.
Eduard Bernhart, direttore del Consorzio
Vigne in Val Venosta (Florian Andergassen)
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Quattro Champagne, una cantina armena e sei italiane, per la precisione una piemontese, una laziale, una umbra, una lombarda, dell’Oltrepò, e due trentine, compreso quel Giulio Ferrari Riserva del Fondatore che Mauro Lunelli lanciò per la prima volta nel 1972, mezzo secolo fa. Buon tutto a tutti!
Ipsus, un nome così neutrale eppure con un’impronta tenace: esso, sé, stesso, in persona, proprio, da solo. Dietro una parola, scivolano una serie di irresistibili sfumature. Sei ettari e mezzo, oggi 18 vinificazioni: una moltiplicazione di personalità nel segno dell’eleganza
Appuntamento ad Asti a Palazzo Mazzetti (in corso Vittorio Alfieri 357), fino al 16 ottobre
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo