05-09-2019
La linea di vini 12eMezzo
Una realtà familiare arrivata alla sua quarta generazione, quella di Varvaglione 1921 è davvero una bella storia da raccontare e da vivere. Tra due anni festeggeranno i loro cento anni di vita, senza dubbio un bel traguardo per chi è partito da una manciata di ettari e ha sempre creduto nella viticoltura e nell’agricoltura in generale.
Una passione trasmessa e condivisa, come raccontano Marzia e Angelo, due dei tre figli di Cosimo Varvaglione, che con il sorriso sulle labbra e la gioia negli occhi, confermano l’amore e il trasporto per questo mestiere.
Famiglia Varvaglione, al centro Cosimo Varvaglione con la moglie e i tre figli
È la più grande azienda pugliese a conduzione familiare, una cantina che raggiunge numeri ragguardevoli di produzione, ben 4,2 milioni di bottiglie vendute in tutto il mondo, esclusivamente nel mercato dell’alta ristorazione.
Il vigneto della Masseria, varietà Primitivo e Negroamaro
Dal 2018 con l’acquisto della Masseria Pizzariello si è aggiunto un ulteriore tassello a questa impresa familiare, questa era infatti la vecchia cantina dove il papà Cosimo con il nonno Angelo venivano a vinificare, come testimoniato da un documento del 1953 che attestava il contratto di fitto tra il nonno Angelo e la stessa Masseria.
Masseria Passariello
Pertanto innovazione, sensibilità e tutela dell’ambiente sono senza dubbio i punti di forza di questa realtà; già da anni a conduzione biologica, a seguito di un progetto pilota del 2010, coinvolti dall’Università di Roma (Tor Vergata), l’azienda è sistematicamente monitorata e dal 2018 è stata inserita una nuova stazione meteo che valuta tutta una gamma di parametri.
Non si effettua alcuna irrigazione, se non in casi di emergenza e i trattamenti sono mirati e vengono effettuati solo al bisogno della vigna. Ma la loro attenzione per l’ambiente va ben oltre la vigna, infatti in questo 2019, è stato portato a termine il progetto di restyling della collezione 12eMezzo, che rende oggi l’azienda sempre più etica.
Marta Varvaglione, sempre sorridente
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino