«Abbiamo aperto la valigia, abbiamo buttato dentro le esperienze di entrambi, e siamo partiti assieme» racconta Antonio Colombo. Gli fa eco Peppe Causarano: «Non avevamo un soldo né più un lavoro. Partimmo con 500 euro d'investimento, in un luogo dove non c'era nulla, con il mio terzo figlio in arrivo...». Le sfide a volte appaiono impossibili, e in effetti si dimostrano tali; altre, invece, incontrano solo i limiti della nostra determinazione. Se quest'ultima è grande, gli ostacoli si superano, in qualche modo. Persino brillantemente, come ci dice la storia che stiamo raccontando.

Il VotaVota di Sampieri...

...e quello di Marina di Ragusa
È quella del
VotaVota (anzi:
dei VotaVota): figlia in effetti della tenacia, oltre che dell'estro. Due date: 4 giugno 2016,
Causarano e
Colombo aprono il loro primo
VotaVota a Sampieri, il "luogo dove non c'era nulla" citato prima (via Miramare, Sampieri. Tel. +39 391 4989518); è un
temporary restaurant prettamente estivo, affacciato spiaggia, ma che ha segnato il ritorno della giovane coppia barbuta della cucina siciliana, qualche mese prima aveva detto addio alla
Locanda Gulfi dopo tre stagioni intense in cui si era parecchio fatta notare. L'altra data è il 24 giugno 2017, praticamente un anno dopo: quel giorno le serrande (metaforiche) si alzano sul secondo
VotaVota, che poi è divenuto la casa madre, la base operativa aperta tutto l'anno, a Marina di Ragusa, poco più di 20 chilometri a Ovest di Sampieri, dove si chiude a fine ottobre.

La sala a Marina di Ragusa
Il viaggio tra i due locali è insomma poca roba. Quello che lo ha preceduto, più lungo: e ci riferiamo non al nostro di commensali, ma a quello esperienziale degli chef.
Causarano, sciclitano classe 1985, è uno che dice: «Mi sono dedicato fin da ragazzino alla cucina, e non ho fatto altro se non apprendere, sperimentare, crescere e gioire». Citiamo alcune tappe del suo percorso: dopo gli esordi nei ristorantini del Ragusano e alcuni passaggi all'estero - il più significativo, a Colonia - è approdato al
Casa Grugno di Taormina, chef
Andreas Zangerl, seguendo quindi quest'ultimo anche al
Metropole, sempre nel borgo incastonato tra Etna e Ionio. Poi ha bussato alla porta del maestro
Peppe Barone alla
Fattoria delle Torri, Modica, «tre anni intensi, nel corso dei quali addirittura ho avuto la possibilità di proporre un menu a firma mia».

Colombo e Causarano in azione
Colombo, modicano classe 1990, ha cominciato a muovere i primi passi nella macelleria del padre. Innamorato della pasticceria, è approdato a sua volta alla
Fattoria delle Torri, quattro stagioni che gli hanno permesso di spiccare il volo prima a Roma da
Filippo La Mantia, poi a Londra da
Giorgio Locatelli. Il ritorno in Sicilia nel settembre 2012: a Modica con
Accursio Craparo alla
Locanda del Colonnello, quindi appunto a Chiaramonte Gulfi, alla
Locanda Gulfi, dove ha conosciuto
Causarano creando quel sodalizio professionale che rimane tuttora granitico.

Qui invece sono tutti schierati
Ma c'è un altro tipo di viaggio che vogliamo narrare, oltre a quello nel tempo. È sensoriale: innerva il menu
Il Viaggio del
VotaVota di Marina di Ragusa; una sorta di
summa di odori, suggestioni e ricordi di 61 anni di vita (in due), a grandi linee metà dei quali passati a trasmettere felicità attraverso il sapore. Un percorso di assaggi ambizioso e per alcuni versi prematuro, dunque imperfetto. Ma che rende l'idea di come, al di là di barba e sorrisi, di un
savoir faire in cucina messo oggi al servizio anche di una coraggiosa avventura imprenditoriale, brillino due gemme sincere e di grande talento. Le foto dei piatti sono di
Tanio Liotta.

Crocchetta di gambero bianco, maionese al wasabi

Cozza gratinata e marinata al Vecchio Samperi De Bartoli

Carta musica, crema all'olio e acciughe

Kanazawa: ostrica Gillardeau al naturale, lime e peperoncino, sorbetto alla menta e finta perla di marzapane. Il sorbetto alla menta riproduce le nevi di Kanazawa, in Giappone

Leonforte: ricciola di lenza leggermente marinata con germogli freschi, servita con Bellini di pesca gialla di leonforte e zenzero. Il pesce del VotaVota viene da tre importanti mercati siciliani, quelli di Donnalucata, Aci Trezza e Scoglitti

Un piatto fuori dal menu de Il Viaggio. Si tratta di Sud: totanetti scottati, spremuta di datterini di Scicli, bufala ragusana e pangrattato

Taiwan: pancia di maiale a cottura lenta servita nel suo brodo e sentori di niputedda. Piatto eccellente. Il maiale è allevato dal papà di Colombo. La niputedda è la nepitella

Casa: uovo Aia Gaia cotto a bassa temperatura, zucchina sciclitana in diverse consistenze. Aia Gaia è l'allevamento "felice" di Ciccio Sultano

Altro fuori carta: Spaghettone ai ricci mantecati a freddo

Scicli: minestra di pasta con crostacei in zuppa di canocchie e spuma di passion fruit. Ci sono anche gamberi rossi e gamberi gobbetti. Prevale una nota dolce

Marzamemi, ossia "tonno come se fosse carne": ventresca di tonno alla brace con spuma di patate e scorzone di Palazzolo Acreide

Palermo: sfincione dolce con mousse al limone, coulis di fragole, cioccolato bianco e cannella. Molto raffinato nonostante l'aspetto pop: è come mangiare pane, burro e marmellata

Kyoto: savoiardo alla vaniglia, crema al mascarpone, zafferano di Corleone e caffè bio