20-06-2023

Central, Disfrutar o Diverxo? Il nuovo miglior ristorante del mondo parlerà spagnolo

E' tutto pronto per il gran galà World's 50Best di questa sera a Valencia. Favorito il peruviano Virgilio Martinez, grande attesa per le nuove posizioni dei 5 italiani

La cerimonia della World's 50Best Restaurants

La cerimonia della World's 50Best Restaurants 2023 avrà luogo questa sera alla Ciudad de las Artes y las Ciencias di Valencia, in Spagna. Diretta streaming a partire dalle ore 20.40 

Central, Disfrutar o Diverxo? È la domanda che soffia nel vento umido di Valencia, sede questa sera dell’edizione 2023 della World’s 50 Best. I bookmaker (cioè i presenti) danno favorito il primo dei 3, se non altro perché l’anno scorso occupava la seconda posizione in classifica, dietro ai danesi di Geranium, usciti di scena per il regolamento della classifica che confina nel Best of the Best, sorta di hall of fame, tutti i vincitori.

Sarebbe francamente una bella notizia se vincesse il Central di Lima, in mano dal 2008 al golden boy della cucina peruviana, Virgilio Martinez, presente in Spagna con una decina di ragazzi del team, inclusa la co-chef Pia Leon, che sarebbe a sua volta la prima donna in assoluto a sollevare l’ambito trofeo dalla prima edizione, anno 2002, seppur in compartecipazione col marito. Oltretutto la ragazza bisserà quasi certamente la sua presenza nei 50 con Kjolle, il ristorante più easy di Casa Tupac, la stessa sede di Central.

Se non sarà Central, il vincitore parlerà quasi certamente spagnolo, sia esso il catalano con cui si esprimono Oriol Castro, Eduard Xatruch e Mateu Casañas di Disfrutar (Barcellona, terzo l’anno scorso) o il castigliano di Dabiz Muñoz, Diverxo (Madrid, quarto nel 2022), il ragazzo che criticò la 50Best per poi ravvedersi. E parlano la lingua di Cervantes anche i cuochi che potrebbero staccare un più improbabile colpo di reni, come Enrique Olvera di Pujol (Città del Messico, quinto nel 2022), apparso in forma smagliante o il flaco basco Victor Arguinzoniz di Asador Etxebarri (Paesi Baschi, sesto un anno fa).

Virgilio Martinez e il team Central al ristorante tradizionale Rausell

Virgilio Martinez e il team Central al ristorante tradizionale Rausell

Se sulla lingua del vincitore di stasera non ci piove, è assai lampante che saranno diversi gli italiani ad applaudire in sala, e non da semplici comprimari: dopo il grande exploit dell’anno scorso, sono chiamati a nuovi possibili balzi in avanti 5 ristoranti sotto alle Alpi, curiosamente quasi tutti gestiti da coppie di fratelli e sorelle. Parliamo di Riccardo e Giancarlo Camanini di Lido 84 (Gardone Riviera, 8° nel 2022), Massimiliano e Raffaele Alajmo delle Calandre (Sarmeola, 10°), Mauro e Catia Uliassi di Uliassi (Senigallia, 12°) e Niko e Cristiana Romito di Casadonna Reale (Castel di Sangro, 15°). Al 19° posto 2022, l'unico "figlio unico", Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba.

Al party di ieri sera del ristorante La Salita c’erano anche Norbert Niederkofler, che però non potrà confermare la 29ma posizione 2022 perché il St Hubertus non c’è più (ma tra poche settimane aprirà l’Atelier Moessmer a Brunico), un pimpante Massimo Bottura, unico italiano capace di vincere il titolo (per ben due volte, 2016 e 2018) e questa sera nuovamente mattatore, microfono in mano, nella hall della cerimonia, che avrà luogo nel bel Museo Principe Felipe, contenuto nella Ciudad de las Artes y las Ciencias. Non abbiamo ancora visto Enrico Bartolini, chef patron della vera novità italiana di quest’anno, il Mudec all’85° posto, pronto a scalare la metà più prestigiosa della mela. Abbiamo avvistato però Davide Boglioli e Sebastian Ferrara, executive chef e maitre dell’unico ristorante con 3 stelle Michelin di Milano.

A sinistra, Massimo Bottura, Quique Dacosta e Jordi Roca. A destra, Ricard Camarena e il suo di stagionatura dei tonni, essiccati nelle carrube

A sinistra, Massimo Bottura, Quique Dacosta e Jordi Roca. A destra, Ricard Camarena e il suo di stagionatura dei tonni, essiccati nelle carrube

Intanto la vigilia si sviluppa tra i pasti nelle insegne simbolo di Valencia o delle vicinanze. Il totem Quique Dacosta a Denia, il discreto e riflessivo Ricard Camarena (ci torneremo presto), la verve di Begoña Rodrigo (La Salita) e Vicky Sevilla (Arrels) e tonnellate di paella e sorrisi in una miriade di tanti piccoli appuntamenti: “Meet the chefs”, “Chef’s feast”, “Chef’s talks”… Academy chair, voters e cuochi felici di ritrovarsi più sereni che all’edizione 2022 di Londra (non che oggi la situazione in Ucraina sia meglio di 12 mesi fa, ma c’è più assuefazione) o alla 2021 di Anversa, in Belgio, ancora depotenziata dalle restrizioni del Covid.

Una festa con epilogo e clou sul tappeto rosso, in diretta streaming per l’universo mondo, a partire dalle 20.40 sul sito della World’s 50 Best Restaurants.


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Gabriele Zanatta

classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. 
instagram @gabrielezanatt

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