22-08-2025

Il menu Lab 2025 di Uliassi, con occhi e palato di Irina Steccanella

È stato proprio il ristorante di Mauro Uliassi, il primo stellato visitato più di 10 anni fa dalla cuoca-pizzaiola patronne del suo locale a Savigno (Bologna), che torna a Senigallia e ci racconta le ultime creazioni dello chef marchigiano

L'iconica insegna del ristorante Uliassi, tre

L'iconica insegna del ristorante Uliassi, tre stelle Michelin a Senigallia (Ancona)

A Senigallia, dove la sabbia incontra l’Adriatico, sorge Uliassi, il ristorante tre stelle Michelin fondato nel 1990 da Mauro Uliassi e da sua sorella Catia. Mauro è l’architetto instancabile; è tecnica, creatività. Catia, invece, è la cornice, l’anima che accoglie con eleganza e sensibilità radicata nei gesti.

Mauo Uliassi fotografato da Brambilla / Serrani sul bagnasciuga della sua Senigallia

Mauo Uliassi fotografato da Brambilla / Serrani sul bagnasciuga della sua Senigallia

Nel 2014, per via di una scommessa che vinsi, andai per la prima volta in un ristorante stellato. Era proprio l'Uliassi di Senigallia. L’altro giorno a pranzo Mauro mi ha chiesto se mi ricordavo l’episodio. Ma certo! La verità è che ricordo ogni dettaglio, soprattutto quando lo chef arrivò al tavolo chiedendomi se “fossi io l’Irina che lo seguiva sui social”. Mi invitò a seguirlo e mi mostrò la sua cucina. Passarono 4 mesi, e una mattina mi trovai un suo messaggio che diceva esattamente così: «Ciao Irina sono Mauro, oggi vengo a pranzo da te».

Mauro Uliassi e Irina Steccanella

Mauro Uliassi e Irina Steccanella

Panico totale! Il dolore di stomaco che mi attanagliò per tutta la durata del pranzo fu talmente intenso da renderlo indimenticabile, e quando Uliassi se ne accorse, entrò in cucina e, mettendomi una mano sulla spalla, mi disse: «Irina io ho iniziato proprio come te, con un locale semplice, e con pesce fritto. Stai tranquilla»

Da quel momento in poi abbiamo sempre mantenuto un rapporto semplice, ma solido, ricco di consigli che ancora oggi mi porto dietro, uno su tutti, «ricordati che sia nei momenti di successo, sia nei momenti di insuccesso quello stato d’animo devi viverlo solo per 48 ore; passato questo arco di tempo ricomincia a lavorare su di te e sui tuoi obiettivi».

Ogni inverno, Mauro, Catia e la loro squadra si rinchiudono in cucina per forgiare il nuovo Lab, un percorso di scoperta sensoriale e tecnica che si rinnova puntualmente.

Il Lab 2025 si rivela una tavolozza di sapori e colori intensi.

In apertura, il Wafer di fegato di coniglio con shot di Kir Royal, che prepara con delicatezza al percorso. Si prosegue con un Milkshake di aringa, alici, noci e luppolo e i Cannolicchi con fiori di pesco, sedano e pepe di Siltimur, che evocano la freschezza marina.

Milkshake di aringa, alici, noci e luppolo

Milkshake di aringa, alici, noci e luppolo

Cannolicchi con fiori di pesco, sedano e pepe di Siltimur

Cannolicchi con fiori di pesco, sedano e pepe di Siltimur

Poi le Lumache con muschio svelano sentori terrosi e ancestrali; segue la Pasta Massi ai ricci, mandarino, ginepro e shiso dalle note agrumate e marine.

Pasta Massi ai ricci, mandarino, ginepro e shiso

Pasta Massi ai ricci, mandarino, ginepro e shiso

Un intermezzo arriva con Cipolle e frutti rossi freddi.

Cipolle e frutti rossi freddi

Cipolle e frutti rossi freddi

Poi, la forza del Rognone di pecora con arancia e parfait di barbabietola unisce dolcezza e intensità rustica.

Rognone di pecora con arancia e parfait di barbabietola

Rognone di pecora con arancia e parfait di barbabietola

Gli Spaghetti “Mario Giacomelli”, neri e intensi, con limone bruciato e pepe Timut, sono l’omaggio a un artista marchigiano e suscitano un senso quasi meditativo.

Spaghetti “Mario Giacomelli”

Spaghetti “Mario Giacomelli”

Infine, l’Agnello alla brace con cardamomo, eucalipto e chutney di mirtilli chiude con potenza territoriale.

Il dessert

Il dessert

Dolci finali: una Granita di albicocche e zafferano, seguita da un gelato al caffè con rosmarino e zenzero, e poi la piccola pasticceria per una chiusura raffinata.

Dalla terrazza bianca affacciata sul mare, calore e luce introducono l’esperienza nella sala, dove Catia dirige ogni gesto con discrezione e grazia. L’esperienza è un crescendo emotivo, esplosioni cromatiche, contrasti decisi, eleganza e profondità.

Mauro e Catia Uliassi confermano che la perfezione non risiede nell’immobilità, ma nella continua reinvenzione. Il cibo diventa qui attimo di attesa, estasi e condivisione, un’esperienza che parla al cuore prima che al palato.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

Irina Steccanella

di

Irina Steccanella

nata a Sassuolo (Modena), classe 1979, nel curriculum esperienze con Massimo Bottura e Niko Romito. Da febbraio 2019 è chef e patron del ristorante Irina di Savigno (Bologna), che dopo il Covid ha trasformato in pizzeria

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