24-08-2016
Prima avventura per Lionello Cera fuori dalls aua amata Antica Osteria Cera di campagna Lupia (Ve): destinazione Londra, per il Manitoba insieme ai fratelli Michele e Nicola Buono. Lo chef racconta il progetto a Identità Golose e svela di non aver rinunciato al'idea di arrivare anche a Venezia...
E' in vacanza Lionello Cera, per una settimana al Forte Village, ma chissà se riesce veramente a staccare o rimane incollato al telefono con Londra. Nella capitale inglese ha aperto Manitoba, quello che lui definisce “il suo bambino”. Prima esperienza all’estero per Lionello, anzi la prima in assoluto fuori dalle mura della sua Osteria con 2 stelle Michelin.
Spiega lo chef a Identità Golose: «È nato tutto per gioco, dovevo fare solo una consulenza al menu, poi mi sono ritrovato ad organizzare un po’ tutto. Ne sono felicissimo perché, lo ammetto, uscire dalla quotidianità permette di ampliare la propria visuale. Mi ero sempre detto, e ne ero proprio convinto, che io non ero adatto a progetti di questo tipo, che non era cosa per me, mi conosco. Poi però quando cominci a muoverti e lavorare, ti fai prendere la mano. È il mio lavoro, mi piace e mi diverte».
È un fiume in piena Lionello Cera, negli occhi un’energia che colpisce sempre, una serietà professionale assolutamente fuori dal comune. Manitoba è a New Oxford Street, via centralissima di Londra, un bistrot bar e tigelleria di concezione tutta italiana, prodotti in parte recuperati in loco, in parte importati dalla Penisola: «Sarà un bistrot con una marcia in più, ne sono sicuro - mi dice Cera – Sono stato in alcuni locali a Londra e posso dire che si mangia veramente molto bene. Per Manitoba, ho pensato a un menu che potesse essere subito riconoscibile e capito: poche complicazioni, solo alcuni accorgimenti gourmet, ad esempio una carbonara con l’olio al pecorino e la pancetta disidratata... E poi grande attenzione al design: tanto per capirsi, abbiamo pensato a una zuppa di pesce che verrà servita in un vaso».
E' l'altro asso nella manica di Manitoba. Roberta Pezzella, chef, fornaia e pasticciera tra le più brave, una che dopo Heinz Beck ha seguito il progetto ambizioso di Gabriele Bonci, e quindi numerosi altri. Ora quello londinese di Cera.
Londra, dunque, ma non solo. Nella mente di Lionello Cera c'è anche il capoluogo veneto.
«A febbraio mi ero illuso di poter aprire qualcosa a Venezia, con Simonetta (sua moglie, ndr) avevo lavorato molto a un progetto preso in carico da Enrico Bartolini, che avevo coinvolto per una consulenza. Siamo molto amici, lo stimo molto: poi io per varie ragioni mi sono tolto dall'impresa, e sono felice che a proseguire sia stato proprio lui, è bravissimo. Venezia rimane un sogno nel cassetto: sembrava dovesse finalmente realizzarsi, ma è andata diversamente. Pazienza, verrà il momento giusto. Ne sono certo, Venezia è casa mia!».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Veneziana d’adozione, materana per amore, è laureata in storia medievale e su tutto ama fare due cose: leggere e mangiare bene. Ha lavorato per anni in una casa editrice, ora lavora nell'ufficio stampa di Identità Golose e non potrebbe essere più felice