07-03-2024

Nuovi protagonisti a Identità Milano 2024, fermata Giappone

Lunedì 11 marzo si viaggia verso il Paese del Sol Levante al MiCo con Aya Yamamoto, Daisuke Seki, Satoshi Hazama, Shingo Gokan e Hirotoshi Ogawa, ospiti delle sezioni Identità di Pesce e Identità Cocktail

Aya Yamamoto e Daisuke Seki, rispettivamente patro

Aya Yamamoto e Daisuke Seki, rispettivamente patronne e chef di Gastronomia Yamamoto a Milano, con Satoshi Hazama, chef e patron del ristorante Hazama, sempre a Milano (saranno protagonisti sul palco di Identità di Pesce, lunedì 11 marzo alle ore 15.15 in Sala Blu 1), Shingo Gokan, imprenditore della mixology internazionale, alla guida di The SG Club di Tokyo - n.14 della Asia's 50 Best Bars - (lo incontreremo nello Spazio Arena lunedì 11 marzo alle ore 14.15) e Hirotoshi Ogawa, Goodwill Ambassador della cucina giapponese per il MAFF, il Ministero dell'Agricolura, Pesca e Forestale Giapponese (sul palco di Identità di Pesce, lunedì 11 marzo alle ore 11.30): insieme porteranno il Giappone a Identità Milano 2024.

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AYA YAMAMOTO E DAISUKE SEKI - Gastronomia Yamamoto, Milano

Aya Yamamoto e Daisuke Seki

Aya Yamamoto e Daisuke Seki

In una traversa di Corso Italia, a Milano, i vicoletti di Tokyo hanno trovato casa tra le pareti di Gastronomia Yamamoto, il piccolo grande mondo creato da Aya Yamamoto nel 2017, che non è solo un ristorante con gastronomia d’asporto, bensì un vero e proprio centro di cultura giapponese, di creazione e dialogo, ma soprattutto un modello di imprenditorialità inclusivo e trasversale. Merito di una donna vulcano, che ama tessere relazioni e farne nascere progetti straordinari, tutti diversi: a partire da libri, come per esempio ‘Onigiri Koro Koro’ - un ricettario dedicato alle iconiche polpette di riso, realizzato con Yoshiko Nodaun panettone, lavorato con ingredienti giapponesi prodotto insieme al maestro Davide Longoniripensarsi come azienda durante la pandemia e innescare dei circoli virtuosi nella gestione quotidiana del personale, cuore pulsante di Gastronomia.

Scelte, queste ultime, strettamente connesse al percorso di studi di Aya, a Londra, in Letteratura italiana, quindi Economia aziendale, fino a un master di specializzazione in Progetti di microfinanza nei Paesi in via di sviluppo. Poi, l’inizio di una carriera nel settore del marketing e, nello specifico, nello sviluppo di prodotti e servizi per brand internazionali come Google e Jaguard Land Rover. Fino al suo sbarco a Milano, a quell’amore smisurato per la pasta al forno e alla nascita della sua creatura, Gastronomia Yamamoto dove, a partire dall’autunno del 2023 arriva in cucina Daisuke Seki, oggi chef del locale. Giapponese, della prefettura di Gunma, ha sempre immaginato un futuro in cucina, ma approda ai fornelli solo dopo un trascorso sul ring (esatto, avete letto bene); prima, infatti, Daisuke era boxeur professionista.

Appesi i guantoni al chiodo, inizia un nuovo corso: cucina, sì, ma sempre in luoghi in cui il confine tra cliente e cuoco è sottile e, dunque, dove preparare del cibo diventa accoglienza allo stato puro. E ancora una volta, il ruolo di chef Seki da Gastronomia Yamamoto va ben oltre quello di preparare piatti che recupera dalla memoria della sua vita domestica e familiare in Giappone; Daisuke educa alla precisione e alla costanza i giovani cuochi in brigata, stimolando e rafforzando lo spirito di squadra, pietra miliare di un luogo magico come la Gastronomia.

 

 

SATOSHI HAZAMA - Hazama, Milano

Satoshi Hazama

Satoshi Hazama

Lo chef nasce a Gunma, in Giappone nel 1984. La sua passione per la cucina affonda le radici nelle sapienti mani delle nonne TeruTomi e della mamma Toshiko. Dopo 5 anni di formazione presso il Nadaman, ristorante di cucina tradizionale giapponese Kaiseki a Yokohama, decide di volgere lo sguardo a Occidente, col desiderio di ampliare il suo orizzonte e approda in un piccolo villaggio nel cuore delle Langhe piemontesi.

Il suo primo incontro con la cucina italiana è all'Osteria Profumo Divino a Treiso. Nei dieci anni seguenti Satoshi si immergerà completamente nella cultura enogastronomica italiana attraverso il contatto con molteplici realtà. In Lombardia, a Milano, lavora nei ristoranti YoshinobuJ’s Hiro, Al Pont de Ferr e, infine, Sol Levante. In Emilia Romagna, nel Polesine Zibello, fa esperienza al ristorante Antica Corte Pallavicina e a Firenze alla tristellata Enoteca Pinchiorri.

Nel 2020 apre a Milano il suo ristorante Hazama, espressione della cucina giapponese Kaiseki. Qui, attraverso la personalità e la professionalità di Satoshi, questa tradizione antica incontra la miriade di prelibate materie prime “Made in Italy”, che vengono selezionate minuziosamente e rispettate nel loro valore, grazie a una premurosa cura a ogni passaggio nel processo di lavorazione. Oriente e Occidente si uniscono nelle mani dello chef in un binomio armonico e originale.

 

 

SHINGO GOKAN - The SG Club, Tokyo

Shingo Gokan

Shingo Gokan

Ventidue anni di carriera alle spalle, prima barback, quindi bartender per diventare poi bar owner e infine bar producer, Shingo Gokan è fondatore di SG Group con otto cocktail bar e ristoranti a Tokyo, Okinawa e Shanghai. Detiene il record del maggior numero di premi vinti da un gruppo di bar in The World's/Asia's Best Bars con 49 premi cumulativi.

La sua vita professionale è un chiaro esempio di “buona” disobbedienza, ovvero scardinare le strette regole di miscelazione giapponese e, dopo anni di gavetta a New York, trovare nella Cina e in particolare in Shangai la location ideale per fondare il suo primo locale ovvero Speak Low e arrivando a SG Club di Tokyo attualmente al 14° posto della Asia’s 50 Best Bars. La soddisfazione di Gokan è proprio nello stimolo di sondare sempre nuovi territori, di sperimentare e toccare altri settori come la ristorazione, incarnando quello che è il trend della miscelazione internazionale. Non a caso la sua recente apertura a New York lo scorso gennaio, Sip and Guzzle rappresenta le due anime dell’imprenditore giapponese, ovvero due piani dove vivere menu ed esperienze diverse: il primo, un pub familiare in classico stile newyorkese con i grandi classici e un’offerta gastronomica più convenzionale, al piano inferiore spazio alla creatività di Gokan sia nella miscelazione, sia nella filosofia di ristorazione.

 

HIROTOSHI OGAWA - Sushi Association

Hirotoshi Ogawa

Hirotoshi Ogawa

Hirotoshi Ogawa è nato nella Prefettura di Chiba, diplomato presso la Osaka Abenotsuji Institute e ha lavorato in rinomati ristoranti di Tokyo. Dopo essersi trasferito in Australia come sushi chef presso l'ANA Hotel di Sydney ha conquistato una posizione di grande prestigio nella ristorazione locale grazie alla combinazione unica di tradizione e modernità nel suo eccezionale sushi, molto apprezzato dallo star system.

Dopo l'esperienza australiana, torna a Tokyo, apre il suo ristorante Ogawa Sushi, fonda la OZ Co, ma la sua vocazione è trasmettere la passione e la tecnica della preparazione del sushi alle nuovo generazioni ma anche a tutti gli chef nel mondo interessati a scoprire i segreti del piatto più emblematico del Giappone. Impegnato in lezioni, workshop, seminari, preparazione di DVD (Sushi and Sashimi Improvement Method) è sempre in giro per il mondo in qualità di Goodwill Ambassador della cucina giapponese per il MAFF il Ministero dell'Agricolura, Pesca e Forestale Giapponese. Selezionato in India tra i tre chef stranieri più popolari, ha trovato anche il tempo per pubblicare il libro "Sushi Samurai Goes! Top Sushi Chefs Go Around the World" (Keith Stage 21), "Knowledgeable and Fun Character" e "Everyone's Sushi World" (Practical Education Publishing). Ha vinto il quarantesimo Best Father Yellow Ribbon Award nella categoria cultura gastronomica.


IG2024: la disobbedienza

Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.

a cura di

Identità Golose