14-03-2024

Parole di cibo: a Identità Libri quattro testi da leggere... e gustare

La sezione di Identità Milano 2024 dedicata all'editoria gastronomica ha visto come protagoniste le opere di Roberta Schira, Fausto Arrighi, Luca Cesari e del combo composto da Marco Bolasco ed Enrico Vignoli

Identità Libri a Identità Milano 2024 ha raccontato quattro testi molto diversi tra di loro, ma interessantissimi: dalla narrativa - in tema gastronomico, ovviamente - alla saggistica, la cucina come filo condurrore, storia e storie sviluppate attorno alla tavola.

I FIORI HANNO SEMPRE RAGIONE, di Roberta Schira

Roberta Schira, a sinistra, con Cinzia Benzi, che ha moderato l'incontro

Roberta Schira, a sinistra, con Cinzia Benzi, che ha moderato l'incontro

Scrivere un libro può essere un atto di disobbedienza? La risposta è: assolutamente sì. In effetti tutto quello che va controcorrente può essere “disobbediente”, e la prima ospite di Identità Libri nello Spazio Arena, ne è un esempio. Si tratta di Roberta Schira, autrice di numerosi libri di cucina di successo, che ha deciso di affiancare alla via maestra anche un altro percorso, dedicato alla narrazione, raccontando sempre il mondo della cucina ma sotto altri punti di vista. Ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, I fiori hanno sempre ragione, che lei stessa – stimolata da Cinzia Benzi, che ha introdotto l’incontro - definisce «un manifesto al femminismo». Narra la storia di una giovane chef emergente che deve affrontare i cambiamenti che la vita le pone davanti, con pazienza e dedizione e grazie al supporto spirituale della nonna Ernesta. Un libro che segna sicuramente un cambiamento radicale per l’autrice. E, visto il successo ottenuto, anticipa l’arrivo di ulteriori racconti nel prossimo futuro. Acquistalo qui. (MO)

 

AL RISTORANTE COME A TEATRO, di Fausto Arrighi

Fausto Arrighi, a sinistra, con Carlo Passera, che ha dialogato con l'autore

Fausto Arrighi, a sinistra, con Carlo Passera, che ha dialogato con l'autore

Cambio di protagonisti sul palco, Carlo Passera presenta il secondo ospite della Sala Arena: si tratta di Fausto Arrighi, mito della critica gastronomica, con 36 anni di esperienza come ispettore Michelin, dei quali quasi dieci come direttore. Con il suo libro Al ristorante come a teatro distoglie volutamente l’attenzione dagli chef, andando assolutamente controcorrente, e spiega invece come la macchina della ristorazione sia assai più complessa. Il suo è un libro che si rivolge a tutti, dai ragazzi che hanno perso l’entusiasmo di lavorare in questo settore, allo stesso ospite, che la maggior parte delle volte è ignaro dei vari aspetti che si celano dietro un “semplice” pasto in un locale magari di alta cucina. Il testo presenta inoltre tanti spunti tecnici che possono essere di ispirazione per chi vuole intraprendere la strada della ristorazione: insomma, Al ristorante come a teatro è un must-have per gli addetti del settore, e non solo. Acquistalo qui. (MO)

 

STORIA DELLA PIZZA, di Luca Cesari

Luca Cesari, a sinistra, interrogato da Carlo Passera

Luca Cesari, a sinistra, interrogato da Carlo Passera

Storia della pizza è un racconto avvincente di come il cibo più famoso del mondo abbia preso forma, ne ha parlato a Identità Libri il suo autore Luca Cesari. La pizza, come risulta da alcuni documenti storici, è nata come un cibo plebeo, mangiato per strada. I viaggiatori che tornavano da Napoli nell’Ottocento portano notizie di questo strano alimento simile a «una schiacciata di pane malcotta, consumata condita con olio e un po’ di aglio e senza pomodoro». Spiega l’autore come dai vicoli di Napoli la pizza abbia raggiunto poi l’America, entrando stabilmente nelle abitudini alimentari degli italiani espatriati che cercavano di riprodurre la versione originale. Proprio qui, negli Stati Uniti, la pizza assume i connotati che la caratterizzano anche oggi, e sempre qui nasce la versione “classica” con condimento a base di pomodoro. È il viatico per diffondersi presso tutti gli strati sociali e in tutto il mondo. Un successo che spinse la regina Margherita a chiamare alcuni pizzaioli a corte, mentre si trovava a Napoli, per provare la loro schiacciata di pane, che venne condita per l’occasione con i colori della bandiera d’Italia, bianco (fiordilatte), rosso (pomodoro) e verde (basilico). Così nacque la pizza più famosa del mondo, che proprio alla regina fu dedicata. Acquistalo qui. (LM)

 

L'ATLANTE DEI CUOCHI, di Marco Bolasco ed Enrico Vignoli

Da sinistra: Carlo Passera con gli autori Enrico Vignoli e Marco Bolasco

Da sinistra: Carlo Passera con gli autori Enrico Vignoli e Marco Bolasco

A Identità Libri si è parlato, beh, di libri ovviamente. Ma il quarto e ultimo volume del quale si è parlato più che un libro è… una mappa! La mappa dei cuochi che hanno fatto la storia della cucina del mondo, e delle relazioni che li legano tra di loro, per vicinanza, amicizia o destini incrociati. Maestro e allievo, ispiratore e ispirato. L’atlante dei cuochi – di Marco Bolasco ed Enrico Vignoli – diventa così una sorta di legenda alla mappa, che contiene le informazioni sui protagonisti, i tanti “nodi” attraverso i quali si dipana la cartina. Gli autori rispondono alla domanda "da dove viene" e cercano di farlo non solo in senso geografico, ma anche descrivendo il network di relazioni che ognuno ha creato nella propria attività professionale. «Siamo arrivati a costruire il passato e il futuro della cucina mondiale partendo dal presente». Storia dopo storia, le schede sono 250, anche se il più difficile secondo gli autori «è stato scegliere chi escludere». Acquistalo qui. (LM)


IG2024: la disobbedienza

Tutti i contenuti di Identità Milano 2024, edizione numero 19 del nostro congresso internazionale.

a cura di

Luca Milanetto e Manolo Orgiana

sono collaboratori preziosi di Identità Golose. Luca, gastronomo per passione e assaggiatore seriale, è abitante della periferia montana del Regno Sabaudo, e nel tempo che resta prova a innovare il sistema di welfare italiano. Manolo è invece cagliaritano, ha sviluppato negli ultimi 15 anni una passione viscerale per la cucina, diventata quasi un'ossessione. La coltiva in giro per il mondo provando ogni tavola possibile

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