22-02-2014

Sicilia d'inverno/2

Da Scicli al Caffè Sicilia di Corrado Assenza a Noto. Bontà e persone impareggiabili

Il Macco di fave con quenelle di ricotta, fiori di

Il Macco di fave con quenelle di ricotta, fiori di zucca, finocchietto selvatico e fritturina di calamari del ristorante Satra di Scicli (Ragusa), chef Rita Russotto, telefono +39.0932.842148

segue dalla prima parte

Il Venerdì è stato il giorno di Satra. Una viuzza seminascosta eppure centralissima e un luogo delizioso, nel centro storico di Scicli, a due passi dalla chiesa di San Giovanni e dal Municipio (e dalla sua scalinata montalbaniana). Anche qui, i soliti ingredienti tipicamente siciiani: gentilezza, disponibilità, accoglienza, materia prima, passione. Cucina moderna ma rispettosa della tradizione, carta dei vini contenuta ma bastevole. Ed eccoci, allora, a ricordare il profumato Macco di fave con quenelle di ricotta, fiori di zucca, finocchietto selvatico e fritturina di calamari, l’Uovo croccante con caciocavallo, guanciale di maiale nero dei Nebrodi, salsa alla menta, purea di pomodoro, patate e basilico (un po' meno convincente), i Ravioli di ricotta ammaccata e calamaretti fritti, il Calamaro ripieno con mollicata ricca, carciofi e spinaci, la Lampuga panata con zucca spinosa “a stimpirata” con lippia polystachya e “caturro” fritto.

L’insalata assoluta del Caffè Sicilia di Noto (Siracusa) di Corrado Assenza: sorbetto al pomodoro con cuore di gelato al cipollotto (foto Passione Gourmet)

L’insalata assoluta del Caffè Sicilia di Noto (Siracusa) di Corrado Assenza: sorbetto al pomodoro con cuore di gelato al cipollotto (foto Passione Gourmet)

Il sabato è stato poi il giorno della magica Noto, di Corrado Assenza e di un aperitivo al Caffè Sicilia, aperitivo premeditato, lungo e rinforzato (chiesto una settimana prima, però, perchè questa è una – grandissima! - pasticceria), al punto da trasformarsi in un vero e proprio pranzo. Dopo aver fatto la spesa appositamente per noi (8), Corrado ha preparato una serie di assaggi dentro ai quali abbiamo trovato le lenticchie, le fave e la borraggine, la ricotta ovina e quella vaccina, il cavolfiore e la pasta, il gambero e lo zafferano e la mandorla, le alici, le arance e il finocchietto, le cozze, le patate, la frittata, i carciofi e il pecorino, in un delicato festival del gusto, dei profumi, dei sapori, della terra e del mare, fatto di semplicità, amore, leggerezza. Il tutto accompagnato da un brut siciliano dell’azienda Mozo e chiuso dalla cassatina siciliana, autentico, inarrivabile capolavoro di bontà, leggerezza ed eleganza.

L’ultima colazione sciclitana, all’Hotel Novecento (il miele di carrubo e i formaggi siciliani, la spremuta fresca e le scorze di arancia candite, le torte fatte in casa e il buon pane) è stata come sempre un pieno di energia e amicizia, di cortesia e disponibilità da parte della proprietaria (Donatella, una signora padovana che da 35 anni – anche qui, questioni di cuore – vive in questa deliziosa cittadina) come del personale. Quello che ci voleva per render meno doloroso l’addio (arrivederci, a Dio piacendo) a questa terra fantastica.

L'hotel Novecento a Scicli (Ragusa)

L'hotel Novecento a Scicli (Ragusa)

Siamo tornati a casa pieni di facce e sapori, un cerchio magico che ci ha portato a scoprire che Rita Russotto (la chef del Satra) è l’ex moglie di Ciccio Sultano; che l’attuale compagna del grande chef bistellato di Ragusa (Gabriella, bravissima coordinatrice dell’accoglienza in sala) è la sorella dell’Antonio di cui sopra (quello del Consiglio di Sicilia). Il quale Antonio è compagno di scorribande motociclistiche del simpaticissimo ragazzo che troverete a coccolarvi al mattino nella sala colazioni del Novecento; e che, infine, la spettacolare pianta grassa che ti colpisce all’uscita del Consiglio di Sicilia era stata piantata dieci anni fa dalla signora padovana di cui sopra che, appena sposata, abitava proprio in quel palazzo. Poi uno dice le coincidenze.

2. fine


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Claudio De Min

Giornalista, una vita dedicata allo sport da inviato, cura la pagina di enogastronomia e viaggi del Gazzettino di Venezia

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