01-06-2024
I tre giudici italiani della sesta edizione della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition: da sinistra Giancarlo Perbellini, Matteo Metullio, Karime Lopez, Davide Di Fabio e Isabella Potì. C'è tempo fino al 19 giugno per candidarsi
Sono aperte le candidature alla sesta edizione della S.Pellegrino Young Chef Academy Competition, porta di ingresso per il progetto internazionale ideato dal Gruppo Sanpellegrino per offrire ai giovani talenti di tutto il mondo l’opportunità di entrare a far parte di un network globale e di un programma di formazione permanente unico nel suo genere. La competizione è aperta a chef e sous chef under 30 che potranno candidarsi proponendo il proprio piatto signature entro il 19 giugno 2024. Tappa fondamentale del contest è la designazione delle giurie regionali a cui spetterà il compito di scegliere i giovani chef che si sfideranno per la conquista del primo posto a livello globale durante la finalissima internazionale nel 2025.
I protagonisti della giuria italiana della nuova edizione di S.Pellegrino Young Chef Academy Competition sono stati scelti da Sanpellegrino per la loro consolidata esperienza e per l'abilità dimostrata nel dare un'impronta distintiva ai ristoranti in cui operano, trasmettendo la propria visione della gastronomia. Scopriamo insieme i nomi dei grandi professionisti svelati durante la conferenza stampa dedicata presso Identità Golose Milano, l’hub internazionale della gastronomia di via Romagnosi 3 a Milano.
Davide Di Fabio
Karime Lopez
Matteo Metullio
Giancarlo Perbellini
Isabella Potì
I senior chef hanno accettato l'importante incarico di guidare e ispirare i giovani partecipanti lungo il percorso. La S.Pellegrino Young Chef Academy Competition è molto più che un semplice contest culinario: chi partecipa sceglie di prendere parte all'ambizioso progetto della S.Pellegrino Young Chef Academy che ha l'obiettivo di rendere il mondo un posto migliore grazie alla cucina.
«La S.Pellegrino Young Chef Academy è una community globale nata per portare avanti l'impegno di S.Pellegrino nel definire il futuro della gastronomia e la Competition rappresenta il punto di accesso principale a tutto ciò. Essere arrivati alla sesta edizione è per noi un momento di gioia e celebrazione, ma anche di profonda riflessione sul valore che questa competizione ha portato nel mondo della gastronomia. Per i giovani aspiranti chef di tutto il mondo questa è l'opportunità perfetta per dimostrare le proprie abilità, creare legami indelebili con altri talenti emergenti, imparare da coloro che hanno lasciato il segno in questo settore e condividere la propria identità, la propria idea di cucina, la propria storia. Per Sanpellegrino, SPYCA rappresenta molto più di una semplice competizione culinaria. Da sei anni, questo percorso biennale unisce nazioni e culture gastronomiche diverse, promuovendo la diversità, la creatività e l'innovazione nella cucina» ha commentato Michel Beneventi, amministratore delegato del Gruppo Sanpellegrino.
I vincitori regionali andranno a competere all'evento Grand Finale per vincere il S.Pellegrino Young Chef Academy Award per il 2024-25. Per vincere il titolo, gli chef dovranno impressionare la Grand Jury globale, un panel composto da chef rinomati e stimati in tutto il mondo, dimostrando le proprie abilità culinarie senza pari così come la loro creatività. Per vincere, si deve anche dimostrare la propria passione per la gastronomia, convincendo la giuria delle proprie abilità nel diventare una figura capace di stimolare un cambiamento positivo nel settore. L'ultima edizione ha visto lo chef Nelson Freitas trionfare, emergendo come il migliore chef under 30 al mondo.
Come ulteriore riconoscimento dell'incredibile talento di Freitas, l'Academy gli ha offerto un'esperienza educativa unica in Perù al fianco di una figura rinomata nella community globale degli chef, Virgilio Martínez, il cui ristorante Central, a Lima, si è posizionato al primo posto della classifica The World's 50 Best Restaurants per il 2023. Al suo fianco, Freitas avrà un'opportunità speciale per perfezionare la propria crescita professionale, imparando e prendendo ispirazione dal migliore della categoria.
Nelson Freitas in trionfo
Durante la competizione, i partecipanti si sfideranno per aggiudicarsi anche i tre premi aggiuntivi che riconosceranno e premieranno gli approcci e visioni dei giovani chef nel creare un cambiamento positivo tramite la cucina e il cibo:
S.Pellegrino Social Responsibility Award: votato dalla Sustainable Restaurant Association, che gestisce Food Made Good, il programma di sostenibilità del servizio alimentare e community globale del settore più grande al mondo (che si occupa di rendere più sostenibile il settore dell'ospitalità). Il piatto vincitore in questa categoria rappresenta il principio secondo cui il cibo è migliore quando è frutto di pratiche sociali responsabili, rispettando dei requisiti nel campo dell'ambiente, della società e della sua produzione.
Acqua Panna Connection in Gastronomy Award: votato dai Mentor, vince questo premio chi riesce a cucinare un piatto che rappresenta al meglio il patrimonio culinario del proprio paese di nascita. Il piatto dovrebbe mettere in risalto le pratiche e tradizioni culinarie, unite a una visione personale più moderna, collegando così passato e futuro in un unico piatto.
Fine Dining Lovers Food for Thought Award: votato dalla community di Fine Dining Lovers, questo premio viene assegnato al giovane chef che rappresenta al meglio la propria visione culinaria con il proprio piatto personale (signature dish).
Per saperne di più sull'iniziativa, si può visitare il seguente sito: www.sanpellegrinoyoungchefacademy.com.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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A cura della redazione di Identità Golose
Foto di gruppo dei premiati italiani alla S.Pellegrino Young Chef Academy Competition 2022-2023: da sinistra Katherine Rios, Michele Antonelli, Marco Apicella e Danilo Vella. Sono stati protagonisti di una cena speciale, a Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia. Foto Nicholas Vagliviello