31-03-2024

Benvenuto Lafa: la cucina mediorientale approda in Certosa District

È in espansione la piazza diffusa della ristorazione in Certosa District, quartiere in divenire a Milano: ultima arrivata, l'insegna di cucina araba e mediorientale, un progetto di Hippolyte Vautrin, tra i fondatori già di Kanpai e Røst

La grande squadra di Lafa, nuova insegna di cucina

La grande squadra di Lafa, nuova insegna di cucina araba e mediorientale nel cuore di Certosa District, in Via Varesina 204: da sinistra Sabir Rizuan, Luna Ferrari e Claudio Daviddi (in cucina), Hippolyte Vautrin (il patron) e Juliana Popov (in sala). Foto a cura di Manoela Moller

Marzo 2023: l’idea di rendere il cibo di qualità un tassello cruciale nel progetto di riqualificazione del quartiere Certosa, a Milano, acquisisce contorni sempre più netti. Eppure nulla di tutto quel che viviamo oggi era ancora realtà.

Aprile 2024, un anno dopo: cosa è cambiato? Ecco una piazza diffusa che si infittisce di mese in mese di nuove aperture, tutte incentrate su un modello di ristorazione dinamica, indipendente e di ricerca; quindi, dopo June Collective, Loste café, ApeCesare, Crosta, da diverse settimane c'è anche Lafa, ristorante di cucina araba e mediorientale, nonché la nuova creatura di Hippolyte Vautrin, consulente del progetto gastronomico di Certosa District e già fondatore di Røst e Kanpai, in via Melzo a Milano.

Ci troviamo in un quartiere che si sviluppa gradualmente, una periferia verso la quale a poco a poco i flussi convergono, spesso anche solo per provare quelle insegne che qui si stanno insediando, alcune già inserite nel tessuto urbano meneghino, altre del tutto inedite; di conseguenza, i locali non possono che adattarsi e, da proposte di solo pranzo settimanale, c’è chi inizia a proporre anche il brunch nel weekend: insomma, tutto è in divenire.

La sala di Lafa

La sala di Lafa

Pertanto, in questa fase iniziale Lafa sarà aperto dal lunedì al venerdì solo a pranzo, un momento della giornata del tutto nuovo da considerare per Vautrin, abituato a locali che funzionano soprattutto la sera. «Lavorare a pranzo ti aiuta a riflettere in maniera diversa sui tempi che hai a disposizione per presentare la tua proposta, dedicarti al cliente, far arrivare in tavola piatti che siano facilmente digeribili e ben assortiti in termini di nutrienti, ma anche piacevoli e con una forte personalità». Cucina araba e mediorientale, per l’esattezza, con un forte focus sul vegetale e sull’uso delle spezie, andando ben oltre i classici falafel e ciotole di humus (che per la gioia di tutti, comunque troveremo); una proposta studiata minuziosamente da Tommaso Sorgentone (scuola Niko Romito, lo abbiamo conosciuto a La Sala Bistrot), supervisore dell’offerta gastronomica, curata quotidianamente da Luna Ferrari, ex Fola e Claudio Daviddi, due giovani con tante esperienze nelle cucine del mondo.

Sarde in foglia di vite e pomodoro speziato

Sarde in foglia di vite e pomodoro speziato

Fuochi a vista che, al termine dei lavori, daranno sul parco di quartiere e, per la cucina, lo stimolo di poter seguire a distanza il servizio in sala, conoscere gli ospiti e di godere pienamente della luce naturale dall’esterno - per nulla scontato per i cuochi -, ma soprattutto la libertà di esprimersi attraverso una serie di ingredienti e preparazioni ancora poco conosciute, educando all’assimilazione delle spezie, amplificatori di sapori, senza dover necessariamente esagerare nelle dosi.

Giardiniera al curry e pane arabo

Giardiniera al curry e pane arabo

Il menu si apre con una serie di antipasti, ideali per la condivisione, tra cui la Giardiniera al curry, croccante, delicata e Sarde cotte in foglie di vite condite con pesto di pomodoro speziato; quindi, le portate principali – per esempio, lo Stinco d’agnello alle sette spezie, con la sua polpa dolce e succulenta, rilascia i suoi umori che condiscono il riso basmati alla base preparato con pomodoro secco, menta e coriandolo.

Stinco d’agnello alle sette spezie

Stinco d’agnello alle sette spezie

Poi naturalmente il Lafa, ma di cosa si tratta? Parliamo di un pane arabo povero, senza lievito, quindi facilmente digeribile, proposto solitamente in due versioni, una vegetariana – per esempio, Cavolfiore, tahina, melograno, yogurt all’aglio, mandorle, cumino ed erbe - e l’altra carnivora – come Souvlaki (uno spiedino) di pollo leggermente piccante alla paprika affumicata, insalata di spinaci e cavolo cappuccio marinato, yogurt alla curcuma, insomma, freschezza, consistenze e note accese di sapori che ci distaccano dal suolo meneghino. A tavola arriva la base, aperta e in cima il condimento, il tutto da sigillare e chiudere a mo’ di piadina.

Lafa, broccolo arrosto, crema di broccolo, labneh, harissa, limone sotto sale

Lafa, broccolo arrosto, crema di broccolo, labneh, harissa, limone sotto sale

Lafa al Souvlaki di pollo leggermente piccante, insalata di spinacino e cavolo cappuccio marinato, yogurt alla curcuma

Lafa al Souvlaki di pollo leggermente piccante, insalata di spinacino e cavolo cappuccio marinato, yogurt alla curcuma

Infine, dessert: cremose tentazioni o torte inusuali, sempre con un apporto zuccherino ben bilanciato; da provare, la torta al fieno greco: il fieno greco secco viene reidrato e aggiunto in un impasto di semola, noci, miele, cotto al forno e poi rivestito da uno sciroppo, una melassa che apporta una dolcezza particolare alla torta, acidula e succosa, servita con salsa tahina e melograno.

A sinistra, Crema di mascarpone e yogurt, pera coscia e crumble di frutta secca; a destra, Torta al fieno greco

A sinistra, Crema di mascarpone e yogurt, pera coscia e crumble di frutta secca; a destra, Torta al fieno greco

Benvenuto Lafa!

 

LAFA
Via Varesina 204, 20156 Milano
info@lafamilano.com
tel. 3513524160

Aperto a pranzo dal lunedì al venerdì dalle 12-14.30


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Marialuisa Iannuzzi

Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre.  Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.

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