21-04-2023

Ineo: il ritorno a Roma di Heros De Agostinis (con un bagaglio ricco di contaminazioni)

Il solido professionista capitolino è da poco executive chef del ristorante fine dining contenuto nel Palazzo Naiadi. Nei piatti, una sintesi tra le radici e le esperienze

Heros De Agostinis, da poco executive chef del ris

Heros De Agostinis, da poco executive chef del ristorante Ineo, nell'hotel Palazzo Naiadi e il suo Raviolo aperto di spinaci funghi erbe aromatiche e tartufo

Roma ha un nuovo indirizzo gourmet. Si chima Ineo, il fine-dining di Palazzo Naiadi del gruppo Anantara, che di recente ha inaugurato il suo primo hotel cinque stelle lusso nella Capitale, sotto gli archi di piazza della Repubblica. Un edificio maestoso, che sorge su quelle che un tempo erano le antiche terme di Diocleziano, ancora visibili dal piano inferiore dell’albergo.

A guidare la brigata c'è l’executive chef Heros De Agostinis, che non ha resistito al richiamo della sua citta natale. Dopo oltre 25 anni di esperienze internazionali, torna così in Italia un professionista che ha fatto le fortune di Heinz Beck in giro per il mondo: nel 2017 col suo mentore al Brown’s Hotel di Londra (gruppo Rocco Forte), all’Hotel Metropole di Montecarlo, sotto la guida di Joël Robuchon e prima ancora (2012-14) all'Apsleys del Lanesborough Hotel, ancora a Londra, dove ottiene la stella Michelin in tempi record. 

La sua cucina è un melting-pot dei luoghi in cui ha vissuto e lavorato: contaminazioni, aromi, spezie e ricordi di una Roma che non ha mai dimenticato. Questo sentimento di appartenenza si ritrova nel suo Fagottello ripieno di sugo di coda alla vaccinara. Amore, tecnica e tanta tradizione. Ricordi di infanzia e idee dal suo girovagare. Una cucina forbita, intensa, emozionante.

Crudo di gamberi rossi di Sicilia con ceviche al mandarino, olio al dragoncello e crema di peperone crusco

Crudo di gamberi rossi di Sicilia con ceviche al mandarino, olio al dragoncello e crema di peperone crusco

«Sono molto orgoglioso di poter comunicare, attraverso la mia cucina, l’autenticità e l’unicità di ogni singolo ingrediente. Un momento di condivisione con piatti che uniscono e parlano al mondo. Tornare a Roma significa tornare a casa e riscoprire con occhi nuovi le mie tradizioni».

I signature di Heros De Agostinis per il menu degustazione “Il viaggio di Ineo” sono 6 tappe emozionanti, in cui si ammira la cura dei dettagli per ogni portata e per ogni singolo ingrediente. Per citarne un paio, il Cremoso di fegato grasso d’anatra con frutti rossi e spezie è la sintesi dei suoi viaggi ed esprime una certa raffinatezza. Il Crudo di gamberi rossi di Sicilia con ceviche al mandarino, olio al dragoncello e crema di peperone crusco lucano al palato sprigiona un’intensità di gusto appagante.

La sala, dal design elegante e contemporaneo con i suoi 28 coperti, è pensata per offrire ai suoi ospiti un’esperienza di alta classe. La tavola è curata nei minimi dettagli con una mise en place di porcellana e posaterie in argento e viene completata da un cestino del pane incantevole, fortemente voluto da Heros che panifica riscoprendo vecchie e nuove tradizioni dell’arte bianca. Olio umbro e burro francese completano il quadro.

La carta dei vini che vanta 520 referenze è curata dal sommelier Federico Spagnolo che tra grandi classici francesi e italiani pone l’attenzione su bottiglie dallo stile biodinamico e naturale.

Sella di capriolo arrotolato in couscous di cavolfiore viola, uva passa e capperi

Sella di capriolo arrotolato in couscous di cavolfiore viola, uva passa e capperi

Cremoso di fegato grasso d'anatra, con frutti rossi e spezie

Cremoso di fegato grasso d'anatra, con frutti rossi e spezie


Ineo
Anantara Palazzo Naiadi
piazza della Repubblica, 48
Roma
+390648938
Menu degustazione: 130 euro (70 euro il pairing dei vini)
Aperto 7 giorni su 7 solo a cena


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Leonardo Samarelli

giornalista pubblicista, classe 1992, una laurea in Scienze Politiche, sin da piccolo ammirava la nonna tra i fornelli. Da lì è nata la scintilla e la passione per il panorama enogastronomico

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