08-08-2022
Tramonto "gustoso" in spiaggia, alla festa di Periferia Iodata
Vivere per anni in un territorio, arrivare a conoscerlo via mare e via terra, annusarlo nelle sue differenti stagioni, goderselo all’alba e al tramonto, scoprire chi vi abita e chi lo coltiva. L’area del comune di Fiumicino è una zona sconosciuta alla maggior parte degli italiani, nuova ancora per molti turisti, e che sembra vivere in una dimensione a sé, vicina alla capitale romana ma in qualche modo sospesa nei suoi ritmi e nelle sue abitudini. La via principale è una sola, dove si susseguono pressoché solo ristoranti più o meno nuovi, pizzerie, chioschi, una pescheria con somministrazione e fritti, una pasticceria e una gelateria. Il canale che risale verso l’interno è colmo di pescherecci, i gabbiani non smettono mai di volare e l’odore della pesca accompagna chi cammina in ogni momento della giornata.
Per una strana corrispondenza di fattori, scelte di vita e, perché no, fortuna, il territorio di Fiumicino si è arricchito nel tempo di ristoratori e artigiani del mondo del cibo il cui lavoro costante e continuo negli anni sta finalmente (ri)portando attenzione sul posto. Aranova, Casale del Castellaccio, Focene, Fregene, Isola Sacra, Le Vignole, Maccarese, Palidoro, Passoscuro, Testa di Lepre, Torrimpietra, Tragliata, Tragliatella, Castel Campanile, Porto (città antica), Parco Leonardo sono tutte le frazioni del comune di Fiumicino, ognuna con una storia differente e una natura e una geografia molto diverse.
Nel corso del tempo, alcuni tra gli abitanti più intraprendenti hanno avviato attività legate al mondo dell’ospitalità, vuoi balneare vuoi di classica ristorazione, alcuni più legati al commercio ma tutti uniti da un unico fil rouge: la qualità. Ed è grazie a questa condivisione di valori – e di territorio – che nel tempo Fiumicino è arrivata a farsi conoscere per le sue trattorie di mare, il suo pesce freschissimo, per le attività di famiglia tramandate in generazione in generazione, per i ristoranti stellati, i maritozzi spumosi, i frutti di mare e una delle pizze alla pala più buone del centro Italia.
Foto di gruppo dei ristoratori di Periferia Iodata
Immagini della festa
La pizza di Sancho
La gambarina fritta di Fabio Di Vilio
Qui e sotto, i supplì con la vaccinara di tonno di Luca Pezzetta
Qui e sotto, i Fusilli con genovese di sconciglio di Lele Usai
Mezzi paccheri pecorino e cozze, sempre di Usai
Qui e sotto, la zuppa di pesce di Marco Claroni
Qui e sotto, la tataki di tonno di Gianfranco Pascucci
Il maritozzo farcito con gelato alla ricotta della Pasticceria Patrizi
La presentazione di Periferia Iodata alla comunità locale – e al mondo della ristorazione italiana – non poteva essere più golosa e più autentica. L’auspicio è che sempre più persone scelgano di spingersi anche fuori Roma, al di là della capitale e verso il mare, per dedicare uno o più giorni alla scoperta di queste realtà. Appena a venti minuti di treno dal Colosseo, c’è una terra florida, ospitale e piena di energia: una periferia (iodata) dove i fuochi sono sempre accesi e il pesce è sempre fresco.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
piemontese di ferro, classe 1986, laurea in Economia per i beni culturali, dopo anni di militanza nei locali milanesi, è co-titolare insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails - storico American bar di MIlano e del Rita’s Tiki Room, spin-off caraibico polinesiano aperto nel 2019. Viaggia per passione, lavora per passione, mangia con passione
Luca Pezzetta
I protagonisti della magnifica cena svoltasi all'Hub lo scorso 30 gennaio in chiusura della tre giorni di Identità Milano 2023: in cucina Gianfranco Pascucci a sinistra, Gabriele Bonci a destra e i loro assistenti
Tutte le foto sono a cura di Brambilla / Serrani e, solo dove inficato, del team social di Identità Golose