L’incanto del Lago di Como si distende sulla struttura del Sereno Hotel, grazie all’architettura contemporanea, essenziale e perfettamente inserita nel paesaggio immaginato e progettato dalla designer e architetta Patricia Urquiola.
La terrazza che consente uno sguardo di 180 gradi sull’acqua è ideale per iniziare l’esperienza incontrando il talento di Don Vidura Nilaksha Calambage, nome e cognome del bar manager originario dello Sri Lanka che trae ispirazioni sia dall’oriente sia dalle erbe comasche che respirano il lago. L’orto è a due chilometri di distanza. Originale anche l’abbinamento di ciascun drink ad un “Haiku”, componimenti poetici nati in Giappone nel XVII secolo, o a versi scritti dallo stesso Vidura.
La carta è composta da quindici ricette. Nove sono i cocktail, ottimo utilizzo della frutta esotica, come dei distillati, per sapori che è possibile abbinare ai piatti del
Ristorante Al Lago. Sei, invece, sono analcolici, chiamati “i mocktail” che
Vidura propone, oltre che alla carta, anche in accompagnamento al menu
Vegetali, tuberi e radici dello chef
Raffaele Lenzi, l’artista per cui vale la pena venirsi a godere questo pezzetto di paradiso.

Raffaele Lenzi, a destra, con la sua brigata
Artista perché estremamente originale, capace di comporre i sapori con l’utilizzo di ingredienti molto diretti, identitari, a volte inaspettati, ma allo stesso tempo in grado di costruire una cucina concreta, senza inutili fronzoli, golosa e appagante.
Alcune ragioni sono alla base di questa capacità, una è culturale, l’uomo ha una solida base, tanto che tiene seminari e lezioni in diverse università tra l’Italia e la Spagna, una è caratteriale, Lenzi conosce il significato di termini come rispetto, cura, armonia e li mette in pratica.

Riso Riserva San Massimo, garum di polline e albicocche
Aggiungiamo l’esperienza in cucine di alto livello i diversi Paesi, anche se qui non c’è molto di originale ma è una parte della formazione di tanti ottimi professionisti, e si comprende la ragione di una sequenza di piatti che rende giustizia alla cucina gourmet contemporanea. E pensare che i primi sogni dello chef erano di diventare attore di teatro o calciatore, passioni, poi, messe definitivamente da parte in favore della cucina, e di questo gli siamo grati.

Spaghetti all’olio di olivE
Tre sono i percorsi degustazione:
Omaggio alla tradizione, con cinque piatti della cucina italiana reinterpretati in chiave moderna,
Contrasti e contraddizioni, un percorso di sette portate basato sulle contrapposizioni di sapori e di culture gastronomiche, e
Vegetali, tuberi e radici, un menu in sette atti senza proteine animali, che dimostra come i vegetali possano diventare indiscutibilmente i veri protagonisti di un’esperienza gastronomica.

Bigoli alla carbonara in due servizi
Riso riserva San Massimo, garum di polline e albicocche, intenso e insolito,
Spaghetti all’olio di olivE, cui viene aggiunto un bricco di salsa per fare scarpetta, da veri viziati del gusto. Da non perdere i
Bigoli alla carbonara in due servizi, con l’arrivo del guanciale a parte, cotto divinamente.
Indivia belga, ciliegie, sedano di Sperlonga e agnello, un must.

Indivia belga, ciliegie, sedano di Sperlonga e agnello
Non esiste un piatto identitario, perché nelle mani di
Raffaele Lenzi è tutto il menu ad esserlo, difficile individuare negli abbinamenti di ingredienti e nei sapori qualcosa di già visto, esiste invece una coerenza creativa molto personale.
A gestire con professionalità e competenza la carta dei vini troviamo il giovane Kevin Nicolato, che abbina con ottima declinazione e piacevole geografia enologica, calici di ottimo livello alla cucina dello chef. Brigata di sala che gira a pieno regime con grazia e attenzione.
Le arcate in pietra della struttura diventano cornici di veri e propri quadri lacustri, romantici e rasserenanti. Il
Sereno al Lago è un ristorante dove tornare per la semplice ragione che
Raffaele Lenzi, a fare il suo lavoro, si diverte moltissimo e la gioia è contagiosa.
Sereno al Lago
Il Sereno Hotel, Via Torrazza 10
Torno (Como)
+39.031.5477800