Quella di Chang Liu al Mu Dim Sum è stata una toccata e fuga. Il giovane vincitore di S.Pellegrino Young Chef China nel 2016, a lungo nelle cucine di Serica, è tornato in patria alla ricerca della ambite stelle che qui faticavano ad arrivare.
Ma non è un terremoto per Mu Dim Sum, il ristorante cinese guidato da Suili Zhou, con il marito Liwei e il responsabile di sala Egidio Giovannini (cognome che ci riporta subito alla brava Jun, chef dell’altro ristorante della famiglia Zhou, Mu Fish a Nova Milanese).

La titolare di Mu Dim Sum, Suili Zhou e il marito Liwei Zhou, che trovate sempre al secondo ristorante di famiglia Mu Fish a Nova Milanese
Qui si è tornati a quella calda, accogliente, golosa, classica cucina cinese che ti porta a ordinare piattini su piattini, in particolare i dim sum, i “piccoli tocchi al cuore” di impronta asiatica, assaggini che fanno iniziare il pasto con gioia e che divertono senza stancare mai. Potrete scegliere tra la Dim sum combo (tra i vari pezzi, buoni i ravioli di pasta cristallo e gamberi interi e con funghi shiitake e tartufo), gli Xiao long bao, ravioli al vapore con ripieno di carne di maiale biologico e brodo, abbinati a una pipetta di salsa di aceto di soia e zenzero, i Guo-tie, ravioli brasati con ripieno di maiale bio, cipollotti e zenzero, e l’iconico Char siu bao, panino soffice alla griglia con ripieno di maiale bio caramellato.

E poi, tra i main course, ricciola tataki, ravioli al vapore, riso saltato, coppa di maiale caramellata, peking duck, cotta al rosa e con la pelle crispy, noodles, ciotole di tofu piccante, manzo arrosto in brodo e tanto altro. Non mancano, però, voli verso piatti di impronta più occidentale (ma sempre con un tocco oriental) come il Piccione e porro al carbone, riso e frattaglie, misticanza aromatica. Tra le novità da assaggiare, il Merluzzo atlantico al miso con pil-pil di Kokotxas (o gola di baccalà) e dashi, ottimo, sostanzioso e bilanciato, facile da “sfogliare”, con la salsa cremosa e non grassa legata dal collagene stesso del pesce. In accompagnamento, una ciotola di erbe fresche e menta, condite col succo di limone per dare freschezza e stemperare la naturale salinità del merluzzo.

Merluzzo atlantico al miso con pil-pil di Kokotxas (o gola di baccalà) e dashi
«La nostra missione resta quella di offrire la tradizionale cinese, interpretata con tecnica, eleganza, creatività e rispetto – spiegano i titolari Suili e Liwei Zhou-. Non cediamo mai sulla qualità delle materie prime e sulle tecniche di cottura, che difendono l’aspetto organolettico delle pietanze. Il nostro viaggio gastronomico guarda sempre più alla salute del cliente, con cotture delicate e una riduzione dei grassi non necessari. Tra le novità che vi presenteremo presto, c’è una nuova versione della peking duck, servita intera, con la pelle che diventa croccante senza l’aggiunta di troppo olio».

Dim sum combo con più assaggi di carne e pesce
Alla guida della cucina Andrea Rosselli, con esperienze francesi e al Lume di Luigi Taglienti, Alessandro Berlanda, secondo di Chang già da Serica e Yin Wei, con una brigata di 15 persone.
Carta dei vini con 270 etichette (Italia e chicche dal mondo) curata da Egidio Giovannini, ben pensata carta dei tè, fortemente voluta dalla titolare Suili, con verdi, bianchi, Oolong (fermentati), neri e Pu’er. Se amate il gusto delle preziose foglie da infusione, scegliete come dessert la Torta Opéra, strati con predominanza di cioccolato, con una punta di amarezza, e il finale deciso e affumicato del tè nero Lapsang Souchon. Finale fresco e interessante gelato al verde di Sezchuan.

Torta Opéra, cioccolato e tè nero Lapsang Souchon
Mu dim sum
Via Aminto Caretto, 3, Milano
338 358 2658
Ecco una carrellata di piatti che troverete nel menu del ristorante.

I ravioli alla piastra ripieni di maiale bio

Noodle saltati con polpa di granchio, carciofi, uovo

Gli iconici bao, soffici panini ripieni

Cheung Fun (cannelloni di riso al vapore) ai gamberi e al maiale

La titolare Suili Zhou, che cura anche un'ottima carta dei tè