15-12-2021

Zucchero: la nuova boutique di Fabrizio Fiorani al W Rome

Dolci creativi e originali, tra cui molti signature, come le Happy Pills. Possibilità di asporto per la gioia di turisti e non

La prima boutique di Fiorani prende vita nel lussu

La prima boutique di Fiorani prende vita nel lussuoso W Rome, hotel del Gruppo Marriot

All’interno del W Rome, parte del portfolio di 30 marchi alberghieri di Marriott Bonvoy, inaugurato lo scorso 6 dicembre non lontano da Piazza di Spagna, c’è una novità che piacerà a tutti i golosi, amanti di una pasticceria creativa e contemporanea. Si chiama Zucchero X Fabrizio Fiorani ed è la prima boutique dolce del pastry chef romano.

Classe ‘86, Fiorani ha una carriera che potrebbe portare ad attribuirgli il doppio dei suoi anni, visto che ha lavorato in alcune delle realtà più importanti del mondo (l’Enoteca Pinchiorri a Firenze e La Pergola a Roma, fino ai Bulgari di Tokyo e di Osaka) e che gli ha regalato importanti riconoscimenti come il premio come migliore pasticcere d’Asia nel 2019.

Lo chef Fabrizio Fiorani

Lo chef Fabrizio Fiorani

Dal 2020 responsabile della pasticceria del Duomo, al W Rome condivide proprio con Ciccio Sultano la gestione della parte dolce-salata di tutto l’hotel, ma con il plus di questa personalissima vetrina aperta anche al pubblico esterno.

Lo shop all'interno del W Rome

Lo shop all'interno del W Rome

«Per me è un traguardo importantissimo aprire nella mia città di origine – spiega Fabrizio Fiorani con entusiasmo -. È stata una scelta pensata e ponderata, poi ho capito che non ci sarebbe stato niente di meglio che tornare a casa. L’amicizia e la collaborazione con Ciccio Sultano è ormai un sodalizio inscindibile, sia personale che professionale. Ho iniziato a lavorare sul progetto 6 mesi fa e ora sono soddisfatto del risultato, anche se il mio motto è superarsi sempre, limando e perfezionando ogni più piccolo dettaglio».

Il banco della pasticceria

Il banco della pasticceria

Le proposte sono ispirate al motto “pasticceria italiana contemporanea”. «Non serve “farlo strano” per piacere ai clienti, spesso vogliamo complicarci la vita, ma se qualcosa è buono, la sensazione di piacere arriva in modo diretto al palato – continua Fiorani -. Ad esempio, agli ospiti dell’hotel proponiamo una colazione a base di croissant, pain au chocolat, maritozzi e cheesecake cotta ai lamponi di altissimo livello, molte cake, anche per intolleranti, come quella alle nocciole, senza burro e senza uova, con farina integrale. Il W è un brand molto inclusivo e noi non diciamo mai di no. Sul posto c’è lo sguardo attento dello chef Cesare Murzilli con una squadra di 7 persone che ci rappresentano appieno».

Le Happy Pills, felicità in 5 "pillole" al cioccolato

Le Happy Pills, felicità in 5 "pillole" al cioccolato

«I dolci per il ristorante Giano sono stati selezionati insieme a Ciccio, Cesare e a Nicola Zamperetti, executive chef dell’hotel – spiega Fiorani-. Si va dal Tiramisù con gli occhiali, un sablè al caffè ripieno di crema al mascarpone presentato su un supporto a forma di naso, per unire gusto e divertimento, strappando un sorriso. E poi c’è Olio, sale, grano, tre ingredienti arrivati dalla Mesopotamia che sono da sempre alla base della alimentazione del mondo. Si tratta di un crumble di grani antichi siciliani, crema leggera alla vaniglia, salsa e gelato al caramello salato e olio extravergine, che nasconde il logo del ristorante di Ragusa Ibla. Tra i dessert più amati, il cannolo siciliano più buono della vostra vita: cialda tradizionale stesa e fritta in olio di arachidi, che permette doratura e qualità costante, ripieno di ricotta vaccina in purezza senza alcun aroma, accompagnato una quenelle di sorbetto di mandorla di Avola e una zuppa calda di fichi d’India».

Lounge bar dell'hotel

Lounge bar dell'hotel

Dal ristorante gastronomico alla boutique, dove fa capolino una vetrina con mignon, monoporzione, torte, cake, tanto cioccolato, dragées e biscotteria.

«Al banco potrete trovare a praline di tutti i tipi, come, ad esempio, una mezza sfera con all’esterno cioccolato al latte ripieno di crema gianduia, cookies con scaglie di cioccolato fondente, un cake al limone morbidissimo e senza alcuna componente alcolica – chiosa Fiorani -. Non mancano le mie Happy pills, 5 “pillole” servite in un blister, pura felicità in meno di 10 grammi di cioccolato, ai gusti fondente, bianco alla vaniglia, al lampone, al pistacchio e al caramello. E, poi, barattolini con frollini montati da colazione e dragées, come le mandorle pralinate con cioccolato fondente o lo zenzero candito ricoperto con cioccolato bianco».

Il Tiramisù con gli occhiali, signature di Fiorani. Si puà assaggiare al ristorante Giano, gestito dallo chef bistellato Ciccio Sultano

Il Tiramisù con gli occhiali, signature di Fiorani. Si puà assaggiare al ristorante Giano, gestito dallo chef bistellato Ciccio Sultano

Disponibili anche varie monoporzioni, che cambieranno continuamente nei gusti e nei colori. «Ora al banco trovate una mono super classica, a base di Pan di Spagna, inzuppitura, crema al mascarpone e mousse, tutti aromatizzati alla vaniglia, il mio omaggio alla Tarte Infiniment Vanille di Pierre Hermé».

Cesare Murzilli, pastry chef del W Rome

Cesare Murzilli, pastry chef del W Rome

Sempre disponibili due gelati soft, di cui uno alcolico: ora è la volta di vaniglia e sorbetto al Gin Mare. Sarà possibile ordinare anche dolci più grandi - per 6 o più persone - come la Torta di mele contemporanea con crumble di grani antichi siciliani e cannella, mele tagliate sottilissime a strati che diventando cremose in cottura, oppure la Crostata con frangipane al pistacchio alla base, crema al pistacchio e pistacchi pralinati. Per le feste, spazio anche al panettone classico Milano profumato alla vaniglia bio Madagascar, sfornato sempre dalla pasticceria dell’hotel W Rome.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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