01-12-2021

Cucina di casa e d’illusione: Pino Cuttaia inaugura a Milano il suo bistrot Uovodiseppia

All’interno dell’Ariosto Social Club, un’alchimia tra la Sicilia e il Nord Italia con una formula all day long per soddisfare una clientela dinamica e curiosa

L'Arancino di riso con ragù di triglia e fino

L'Arancino di riso con ragù di triglia e finocchietto selvatico di Pino Cuttaia è uno dei piatti di Uovodiseppia a Milano

Gli chef sono le nuove mamme, gli attuali custodi delle ricette del passato. Parola di Pino Cuttaia, chef bistellato de La Madia di Licata, che ha deciso di sbarcare a Milano con un format tutto nuovo, che parla di domeniche in famiglia e amore per la cucina contadina.

Il ristorante, all’interno dell'Ariosto Social Club, è un progetto ambizioso che porta il racconto della sua Sicilia nel capoluogo lombardo. Ma attenzione, non sarà la replica di Licata, con gli iconici piatti stellati, ma un luogo dove sarà possibile mangiare qualcosa di buono in qualunque momento della giornata. 

Valeria Benatti, Pino Cuttaia e Emanuele Vitrano Catania

Valeria Benatti, Pino Cuttaia e Emanuele Vitrano Catania

Aperto dal lunedì alla domenica con formula all day dining, per rispondere alle esigenze di una clientela locale e internazionale offre gusti concreti e intensi che arrivano in modo semplice al palato (anche se la tecnica c’è, eccome), proposte rigorosamente stagionali preparate con ingredienti di qualità. 

La sala del bistrot all'interno dell'Ariosto Social Club

La sala del bistrot all'interno dell'Ariosto Social Club

«Il nostro sarà un ristorante di quartiere, che non vuole ostentare ma nutrire. - spiega lo chef Pino Cuttaia-. Finalmente inizia la mia avventura a Milano, amo questa città, aspettavo solo il momento e il progetto giusto. Ariosto Social Club è uno spazio particolare, innovativo che racchiude in un unico luogo stile e comfort. E io farò la mia parte per consentire agli ospiti di vivere un’esperienza da ricordare. La mia Sicilia e il Nord Italia, dialogheranno per un inedito mix di gusto e creatività. I ricordi si trasformano in piatti che celebrano le stagioni, reinventando icone siciliane e non solo».

Macco di fave con gnocchetti di seppia

Macco di fave con gnocchetti di seppia

Nel menu si trova, ad esempio, un classico e gustoso Uovo al tegamino con la bottarga, un cremoso Macco di fave che ospita morbidi gnocchetti di seppia, un trancio Merluzzo dall’intenso sapore di affumicatura di pigna avvolto dall’abbraccio di una spuma di patate, legata dal collagene del pesce stesso.

Inzolia e Chardonnay per Vivo, vino selezionato dallo chef Cuttaia, non sboccato, che conserva il profumo dei lieviti

Inzolia e Chardonnay per Vivo, vino selezionato dallo chef Cuttaia, non sboccato, che conserva il profumo dei lieviti

Tra le specialità l’Arancina, presentata tagliato a metà nel piatto e ripieno di ragù di triglia, con il tono dolce dell’uvetta e dei pinoli, che sembra fritto ma non lo è. Non manca la carne, e anche qui, si conferma la linea di gusto e piacevolezza. Morbidissimo il Capocollo di maialino nero dei Nebrodi con sugo della domenica, avvolgente e con il finale acidulo dei chicchi di melagrana. Fil rouge il finocchietto selvatico, feticcio che impreziosisce più di un piatto. Imperdibile la Cornucopia di cialda di cannolo ripiena di ricotta di Cammarata che ripensa con eleganza il cannolo siciliano. Le dosi non sono risicate ma permettono di arrivare a fine pasto ben sazi.

Merluzzo all'affumicatura di Pigna alla pizzaiola

Merluzzo all'affumicatura di Pigna alla pizzaiola

Il nome del bistrot, Uovodiseppia, fa tornare immediatamente alla mente il piatto icona di Identità Golose 2014 e conferma il lavoro di Cuttaia su una “cucina di illusione”.

«Guardare al passato è indispensabile: la cucina contadina ha sempre fatto di necessità virtù, e quando un ingrediente non c’era nella dispensa veniva “imitato” e “mimato”, per dare l’illusione che fosse presente nel piatto – spiega Cuttaia -.  E così ecco la Minestra di finto pesce, con l’aglio che evoca il mare, e l’uovo e la mandorla che “diventano” crostacei. Oppure il Carciofo a baccalà, con l’ortaggio che ricorda una portata di pesce grazie al gesto di irrorarlo con olio, limone e prezzemolo. Un altro esempio sono le Polpette fritte, fatte solo con l’avanzo di uovo e pangrattato che rimaneva dalla panatura della carne. Ingredienti “poveri” ma risultato eccezionale: ogni bambino sognava un assaggio di quella polpetta della domenica. La mia cucina è ancora legata a quelle sensazioni».

Cornucopia di cialda di cannolo con ricotta di Cammarata

Cornucopia di cialda di cannolo con ricotta di Cammarata

«Sono di origini siciliane e lavoro nel settore alberghiero da anni, per me è un onore accogliere il bistrot di Pino Cuttaia all’interno dell’Ariosto Social Club – spiega l’imprenditore Emanuele Vitrano Catania -. Ci sono molti siciliani a Milano che hanno nostalgia dei sapori della propria terra e qui troveranno soddisfazione e ricordi. Ma non aspettiamo solo loro, ma chiunque abbia voglia di assaggiare un po’ di buona Siclia buona a Milano».

 

Uovodiseppia

all'interno dell'Ariosto Social Club 

Via Lodovico Ariosto, 22

Tel: 0248517507


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Annalisa Leopolda Cavaleri

giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore

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